Salve a tutti compagni di viaggio!
Come potete capire dal titolo ho bisogno di sfogarmi un po'..
Sono figlia unica di 26 anni e mi occupo di mia madre malata a tempo pieno, e i miei genitori sono separati.
Abbiamo cominciato la battaglia nel 2011 ma dal 2014 la situazione è diventata più critica e la famiglia di mia madre è diventata sempre più incattivita. Mia nonna materna non capisce proprio la gravità della situazione e l'unica cosa che fa è dire a mia madre "oh quanto sei magra" oppure "oh quanto sei grassa", e ovviamente ad una donna che ha affrontato 2 radioterapie, 2 chemioterapie e 4 interventi non penso proprio sia una cosa da dire, e poi ogni volta che mia madre sta male dice che è colpa mia, che io sono contenta che mia madre sta male così posso suscitare la compassione della gente.
Mia zia, l'unica sorella di mia madre, vive in un'altra città, quando mia madre è stata operata ad ottobre (ricoverata un mese) ci eravamo messe d'accordo, in modo tale che lei e mia nonna andassero la mattina in ospedale, mentre io andavo alle 14 dopo pranzo. Loro arrivavano all'ospedale alle 11 e già alle 13 mi chiamavano dicendo che c'erano tante cose da fare a mia madre ma che loro non le avrebbero fatte perché gli faceva SCHIFO (esatto! Proprio la parola SCHIFO hanno usato) e così mi dovevo scapicollare per arrivare e lavare e cambiare il pigiama di mia madre e ovviamente loro andavano via.
Dopo l'intervento hanno incominciato a dire che era meglio che mia madre fosse morta, che questa non è vita.
Hanno chiamato un avvocato chiedendomi di rinunciare all'eredità di mia madre perché secondo loro non siamo una famiglia, nel momento in cui i miei si sono separati, secondo loro, lei è tornata alla famiglia di origine (discorso senza capo né coda).
E ora invece vogliono che mia madre vada in centro perché secondo loro in casa con me non è al sicuro. Mia madre gli ha detto che lei da casa sua non si muove!
In tutto questo invece c'è la famiglia paterna, che non non ci fanno mancare nulla, mia nonna paterna ci prepara da mangiare più volte a settimana, le mie zie (le sorelle di mio padre) vengono 2 volte a settimana per aiutarmi a pulire e per portarmi la spesa, i miei cugini mi aiutano con mia madre, i maschi rimangono in casa e la fanno distrarre mentre io esco 2 orette con le femmine, e infine mio padre che la porta a fare la chemioterapia e la riporta a casa.
Io so benissimo che non siamo una famiglia convenzionale, i miei genitori sono stati insieme 35 anni, ma ora hanno altri compagni e vanno a cena fuori anche tutti e 4 insieme, ma com'è possibile che la famiglia diciamo "di origine" mi fa penare così tanto mentre la famiglia "acquisita" si fa in quattro per noi? Possibile che sia solo invidia? Possibile che mi odino così tanto? Io non capisco proprio, oltre al danno (la malattia) pure la beffa ( discussioni a mio parere INUTILI!).

sono senza parole dal comportamento della tua famiglia materna. posso solo dirti che sei una ragazza molto forte e coraggiosa. brava.

Sono veramente allibita dal comportamento della tua famiglia materna, ma ammiro molto quello del lato paterno. La tua non sarà una famiglia convenzionale, ma è una famiglia che conosce bene il significato del termine e che nel momento di difficoltà si stringe intorno a chi ne ha bisogno, e questa è una cosa preziosa! Tieni duro cara, sei una ragazza davvero forte!

Martina ciao
mi spiace per la situazione che stai vivendo
Voglio esprimerti la mia solidarietà.
Non voglio fare alcun commento in merito ai fatti che hai descritto
Sono fatti terribili ma sappi che conosco situazione ancora peggiori e ancora più complesse.
A volte la compattezza, e la vera solidarietà di una famiglia la si vede quando nascono i veri problemi e le vere difficoltà.
Quando tutto va bene è facile andare d'accordo e non litigare.
Quando nascono le difficoltà , gli eventuali contrasti dormenti e che "covano sotto la cenere" vengono a galla e scoppiano con tutta la loro forza.
Si arriva così agli insulti alle offese e ....al peggio.
Purtroppo in questi casi trova piena conferma il proverbio: " i parenti non si scelgono, per fortuna gli amici si"

Un abbraccio

Franco

I miei parenti pensano solamente ai fatti loro. Durante la malattia di mio padre ero sola ad assisterlo insieme al mio compagno e a qualche amica. Sono riuscita lo stesso ad andare avanti. Ora che è passato più di un anno dalla morte di papà ricevo a volte telefonate da qualche parente ma sinceramente non ho bisogno di loro. Se dovessero aver bisogno di qualcosa io non ci sono per nessuno.

veronica
l'importante è che tu ci sia sempre per tutti noi
Un abbraccio

Franco

Martina, avere dei geni in comune con delle persone non fa di esse una famiglia. Ma questo credo tu l'abbia capito benissimo da sola. Evito di commentare il loro comportamento perché credo tu abbia già dedicato troppo del tuo tempo a questi simpatici soggetti. Come sempre in questo forum mi piace dire cosa penso sperando che sia spunto per una tua riflessione e niente più. Credo che in questo momento tu stia facendo la cosa più giusta cioè stare vicino a tua.mamma e dedicarle con enormi sforzi tutta te stessa. Del resto non c'è cosa più naturale per un figlio restituire alla propria mamma nel momento del bisogno e della malattia parte di ciò che ci è stato dato con tanto amore . Perciò vai avanti e non ti curar di nessuno che ti porti via serenità e tempo prezioso. virtualmente ti abbraccio forte e pregherò per voi.

Martina, avere dei geni in comune con delle persone non fa di esse una famiglia. Ma questo credo tu l'abbia capito benissimo da sola. Evito di commentare il loro comportamento perché credo tu abbia già dedicato troppo del tuo tempo a questi simpatici soggetti. Come sempre in questo forum mi piace dire cosa penso sperando che sia spunto per una tua riflessione e niente più. Credo che in questo momento tu stia facendo la cosa più giusta cioè stare vicino a tua.mamma e dedicarle con enormi sforzi tutta te stessa. Del resto non c'è cosa più naturale per un figlio restituire alla propria mamma nel momento del bisogno e della malattia parte di ciò che ci è stato dato con tanto amore . Perciò vai avanti e non ti curar di nessuno che ti porti via serenità e tempo prezioso. virtualmente ti abbraccio forte e pregherò per voi.

Cara MartinaF,
ti dico che non sei la sola ,succede anche me e proprio dalla mia famiglia di origine.Si fanno sentire solo quando c'è da contribuire per le tasse ma su un locale adibito a negozio commerciale per coiffeur lasciato in uso gratuito, dai miei genitori, alla moglie di mio fratello ormai da più di 20 anni.
Mio padre scomparso il 6 Marzo alla bella età dei suoi 90 anni. La successione non è ancora stata aperta e io ho già pagato la mia quota su un locale che in parte è mio ma nemmeno ne usufruisco e altri ci guadagnano.
Ho il marito con questa malattia è stato operato da circa 5 anni poi recidiva e sentir dire da mia madre ,SI PERO' CE' ANCORA !!! Mi fa molto piacere che ci tiene tanto a noi. Ha sempre e solo privilegiato in tutto e per tutto il maschio , e ancora è così.
Potrei continuare ma sarebbe troppo lungo il racconto . Si capirebbe palesemente la mia ragione , il tradimento nei miei confronti da parte di tutti loro, anzi le mie ragioni che sono tante , tante che se le raccontassi verrei incoraggiata sicuramente a tagliare i ponti, gente così non merita la mia fiducia e la persona che sono e come mi comporto . Vorrei lasciarli perdere compresa mia madre che mente incredibilmente e così sempre ha fatto con me .
Aspetto la loro prossima mossa poi vedrò come agire.
Auguri cara , sei forte e anche sensibile , segui chi ti ama!!!
Maddalena