Dolore e Rabbia

In questa stanza è possibile dare parola a ciò che si vive come paziente, familiare, amico, condividendo la propria esperienza ed esprimendo le proprie emozioni in un clima di accoglienza, fiducia e rispetto.
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Franco953
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Dolore e Rabbia

Messaggio da Franco953 »

Dolore e Rabbia

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Dolore e rabbia non vanno negati o rimossi ma vissuti ed elaborati insieme a persone che siano disponibili ad accogliere e condividere. In alcuni casi un supporto professionale da parte di psico-oncologi può essere importante.

estratto dalla pagina facebook di Alberto Luini Chirurgo senologo - IEO Istituto Europeo di Oncologia (Milano).


Franco
“Non è tanto quello che facciamo, ma quanto amore mettiamo nel farlo. Non è tanto quello che diamo, ma quanto amore mettiamo nel dare.”
barbara79
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Re: Dolore e Rabbia

Messaggio da barbara79 »

Caro Franco,
è giusto quello che dici, io non ho rabbia, solo dolore, un immenso dolore. Conosci la mia storia. Ho dentro un macigno e una solitudine immensa che mi portano una sofferenza a volte insopportabile.
Ci ho provato con uno psico oncologo ma non è andata bene, ora sono seguita da una psicoteraputa e da uno psichiatra. L'oretta che passo con loro mi è di aiuto, ma poi quando esco di nuovo la disperazione mi assale. Mi sento persa,totalmente e completamente persa.
Un abbraccio grande
Barbara
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Franco953
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Re: Dolore e Rabbia

Messaggio da Franco953 »

Barbara ciao
non ha importanza lo psico oncologo o lo psicoterapeuta, l'importante è che tu ti faccia aiutare
Certe ferite se non si riesco a rimarginare al meglio, lasciano il loro segno per anni ed è poi difficilissimo uscirne
Lo so, la vita ti ha messo alla prova "regalandoti" questo forte dolore che ti sta consumando.
Ma alcune volte, quando sono in forte difficoltà dico a me stesso : "Accetta questa croce e cerca di andare avanti al meglio".
Naturalmente ci vuole molto impegno anche da parte tua.
Lo psicoterapeuta probabilmente durante le sedute , ti darà dei consigli . delle modalità di comportamento dei suggerimenti su come affrontare il tuo dolore. Il tuo impegno deve essere quello di mettere in pratica tutto ciò che ti viene suggerito
E' importante perchè altrimenti rischi di perdere tempo inutilmente restando sempre nella situazione in cui ti trovi attualmente.
L'oretta che passi con lo psicoterapeuta deve avere un seguito anche nel resto della giornata.
Vedrai, Barbara, che i macigni piano, piano con il passare del tempo e se affrontati con gli attrezzi giusti (consigli psicoterapeuta) si sgetolano
Ci vuole tempo e pazienza, e così come ogni mattino sorge il sole, anche la tua anima troverà la sua strada trasformando il dolore in grande nostalgia
Un abbraccio

Franco
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barbara79
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Re: Dolore e Rabbia

Messaggio da barbara79 »

Grazie Franco per le tue gentili parole.

Mi fai sempre riflettere su quello che scrivi, ed è molto importante per me, per non perdere anche io lucidità

Sto provando a mettercela tutta, davvero. Se mi vedessi dal di fuori non penseresti mai a quello che ho dentro.

Anche i miei psicoterapeuti non si capacitano quando mi vedono. Perchè alla fine non mi sono lasciata andare, continuo a lavorare, mi vesto bene, mi trucco, non sono disfatta, ma lo faccio sopratuttto per mia mamma, perchè non voglio che si preoccupi e voglio che abbia un ricordo di me serena e bella come piace a lei. Per questo lo faccio. Solo per lei.

Un abbraccio

Barbara
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Franco953
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Re: Dolore e Rabbia

Messaggio da Franco953 »

Brava Barbara
vedrai mamma te ne sarà grata
Una gratitudine che nascerà dentro di te quando avrai acquisito la consapevolezza che la presenza fisica è solo uno "stato temporaneo"
La vita probabilmente continua come pura spiritualità
Allora ciò che conta non è più il contatto fisico ma gli stati d'animo, le sensazioni, e le emozioni.
Un abbraccio

Franco
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angeladi
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Re: Dolore e Rabbia

Messaggio da angeladi »

Dalla morte di mio padre più volte mi sono sentita dire che tutto sommato ho reagito bene ,quello che sento dentro però lo so solo io ....Se ripenso ai 43 giorni in cui papà è stato in ospedale mi sembra quasi di vivere un sogno,ancora oggi mi passano davanti le immagini di tutte le persone che giorno dopo giorno sono morte a causa di un tumore.Ti vedi passare davanti la vita nella frazione di un secondo...Cosa penso?Ho capito che purtroppo prima o poi tutti dobbiamo morire,questo è fuori discussione, quello che forse è difficile da affrontare è il senso di vuoto che la morte di una persona ci lascia.Quando vado a trovare il mio papà al cimitero,lo faccio tutti i giorni,mi capita di guardarmi intorno e ciò che vedo mi fa riflettere tanto.Non si muore solo a causa di tumore:c'è chi muore per vecchiaia, chi per infarto,chi è stata bruciata viva dal proprio fidanzato..c'è chi piange disperato perché ha perso il proprio figlio trovandolo morto in un burrone a soli 10 anni ...Provo a fare un bilancio e mi dico che forse forse sono stata fortunata perché il mio papà per 40 anni me lo sono goduta come volevo.Ci ha dato tanto amore anche sul punto di morire il suo unico pensiero è stato dirci quanto ci voleva bene. Non lo vedrò mai invecchiare,lo ricordero'per sempre giovane e attivo,sempre pronto a preoccuparsi per noi.La notte comunque mi sveglio nel panico più totale perché quello che più mi spaventa non è tanto la morte ma il sapere che può arrivare inaspettatamente per chiunque, questo sinceramente mi fa proprio paura.
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Franco953
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Re: Dolore e Rabbia

Messaggio da Franco953 »

Cara angela
mi spiace tanto per papà. E' stato tremenda la sua perdita così come lo è stata per tutti noi che abbiamo perso un genitore, un figlio , un famigliare.
Come hai detto tu a questo mondo tutti dobbiamo morire però , e forse e la nostra fortuna, non sappiamo come e non sappiamo quando.
Potremmo lasciare questa terra per una malattia, per un incidente oppure per chissà quale altra ragione.
Penso che la morte di papà ti abbia scosso parecchio. Per tutti quelli che ci sono passati , si tratta di lutto tremendo che ti segna soprattutto sul piano morale/psicologico
La maggior parte delle persone dallo stato di lutto riescono ad uscirne con il tempo anche se attraverso sofferenze , pianti ecc. La morte di un parente deve essere "elaborata" dalla nostra mente e piano piano, superare
Voglio precisare però che superare un lutto non significa dimenticare il papà, la mamma o il fratello. Soprattutto quando si tratta di un famigliare stretto la nostra anima resta segnata per sempre. Elaborare il lutto significa semplicemente prendere coscienza di ciò che è accaduto e , nel bene enl male, farsene una ragione. La scomparsa di papà o mamma non è più pianto e disperazione ma diventa una grande e intensa nostalgia.
Alcuni però non riescono ad uscire da soli dallo "stress" del lutto e corrono il rischio di non riuscire ad uscirne per il resto della loro vita con i riflessi psicologici che puoi immaginare.Da qui, infatti, può nascere la depressione, l'esaurimento nervoso, ed altri disturbi relativa alla sfera psicosomatica Molti, quindi si fanno aiutare da uno psicologo.
Ti ho detto tutto questo perchè la depressione che ho provato personalmente , anche se per altre ragioni, inizia proprio con la "paura di vivere" o meglio ancora con la "paura di morire", con l'insonnia, con il desiderio di isolarsi dagli altri perchè si pensa alla morte che può avvenire oggi, domani, tra un'ora. Poi inizia purtroppo l'ipocondria il così detto "malato immaginario. La tua psiche agisce sul corpo e nascono i disturbi tipici delle malattie più gravi. Inizia l'inferno; almeno per me è stato così.
Ora non dico assolutamente che tu stai percorrendo la strada che ti ho descritto. Però farei molta attenzione alla paura che ti assale di morire. Può essere semplicemente il riflesso indiretto e che poi sparirà, per la morte di tuo padre ma potrebbe anche essere qualcosa che richiede maggiore attenzione.
Un abbraccio

Franco
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angeladi
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Re: Dolore e Rabbia

Messaggio da angeladi »

Grazie Franco,in realtà le mie paure nascono dal fatto che prima della morte di mio padre avevo una vita perfetta,senza problemi ,spensierata.Mio padre era la nostra ancora,si è sempre preso cura di noi anche dopo aver creato una famiglia nostra,non passava giorno senza sentirlo o vederlo e il pensiero di non poterlo ne vedere ne sentire mi fa tanto male...Vederlo morire mi ha fatto tanto male,ma anche in punto di morte è riuscito a darci una lezione di vita.Il mio papà è morto sereno e con tanta dignità.Dopo la sua morte mi sono buttata a capofitto nel lavoro,ho cercato di sbrigare tutte le pratiche legate alla morte di mio padre,ho cercato di essere sempre presente con mia madre,ho continuato a fare la mamma come prima per la mia bambina per non farle risentire troppo della perdita del suo nonno adorato,sono anche riuscita a mandarla al caposcuola con la sua classe per alcuni giorni ..Ora che le scuole sono chiuse mi sono ritrovata a casa e vuoi o non vuoi il pensiero torna sempre lì, sono sicura che tornare a lavoro u n po'mi aiuterà a pensare di meno.La mia ansia è legata a mia madre ora è sola e ,nonostante passi tanto tempo con lei cercando di compensare la mancanza di mio padre,mi sembra che a lei tutto ciò non basti.Ora che ho preso coscienza che la vita ti può riservare qualsiasi cosa all'improvviso mi preoccupo tanto per lei,la sera torno a casa e lei rimane sola,è giovane ha 65 anni e ciò che mi chiedo è se riuscirà a superare tutto questo dolore....Ha passato i 43 giorni in ospedale con mio padre la portavamo la mattina e tornava la sera a casa,dopo l'orario di visita si è ostinata per 43 giorni a rimanere in sala d'attesa fino all'orario successivo .IN REALTÀ HO AVUTO MODO DI PARLARE CON UNA MIA AMICA PSICOTERAPEUTA E LEI MI HA DETTO CHE TUTTO QUELLO CHE STO PASSANDO È NORMALE DOPO UNA PERDITA COSÌ IMPORTANTE.La mia amica mi ha detto che devo continuare a fare la vita che facevo prima,ha detto che è giusto che mia madre impari a vivere da sola e ad abituarsi a questa nuova situazione,io la vedo così fragile e indifesa come non l'ho mai vista e sono assalita dai sensi di colpa..
Silvia73
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Re: Dolore e Rabbia

Messaggio da Silvia73 »

Per me invece è il contrario: non riesco più ad avere una la vita di prima della morte di mia mamma. Io vivevo con lei e il mio mondo è andato in frantumi. Certo, avevo la mia indipendendenza, andavo e tornavo senza problemi, lei era li. Pensavo di essere autonoma, capace di affrontare tutto sa sola.. adesso sento solo u grande vuoto e una grande paura. Io da sola ho paura. Lo scorso week end ho deciso di andare da sola nella casetta in montagna, un posto che adoro dove mi sono sempre sentita a casa. Mia mamma ci passa l'estate, prima con mia nipote e poi verso ferragosto con me che l'andavo a prendere. Ho fatto quella strada da sola non so quante volte, non ho mai avuto problemi di nessun tipo. Ieri guidavo e mi tremavano le gambe..avevo paura a toprnare a casa mia. Lasciavo una casa vuota per tornare in un'altra vuota. Eppure in montagan sono stata coccolata dai no0stri vicini che sanno che sto male e sto facendo fatica a superare il lutto. Finisco di lavorare questa settimana e poi la prossima tornerò li.. da sola. Ho deciso che devo farlo, che non ho altra alternativa perchè sono sola e devo imparare ad accettarlo senza dipendere da nessuno. Avevo chiesro ad un'amica di non lasciarmi sola ad agosto, che per me è ilo mese delle paure ( ladri etc)- Avevamo prenotato un viaggio con al premessa di stare tranquilla, di riposare, prendere fiato. poi all'ultimo mi ha chiesto di poter portare un suo amico che conosco poco ma con cui non ho nessuna cosa in comune. Non sarebbe stata più la vacanza che mi aveva "promesso" e quindi ho deciso di rinunciare e stare sola perchè non mi posso permettere di andare in vacanza e stare male perche non mi sento a mio agio. Sento che lo devo fare, per impararea dipendere solo da me e non dagli altri che già nel momento della malattia non hanno saputo starmi vicino. Ma sono terrorizzata da questa scelta. Spero di non avere puntato troppo alto.
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Franco953
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Re: Dolore e Rabbia

Messaggio da Franco953 »

Silvia ciao
piano, calma, l'importante è non correre cercando di bruciare le tappe.
Ci vuole tempo. Metabolizzare un lutto così importante non lo si fa da un giorno con l'altro
Dobbiamo procedere a piccoli passi giorno dopo giorno.
Nel mezzo tra la disperazione del lutto e lo stato d'animo che io chiamo della nostalgia, cosa c'è ?
C'è la paura di stare soli, c'è la paure del futuro che ci sembra nero e difficile, c'è il desiderio di isolarsi perchè pensiamo, probabilmente a ragione, che il dolore di papà o della mamma , è soltanto nostro e di nessun altro.
Sono tutte fasi normali anche se ci sembrano strane e ci spaventano. L'importate però è non fermarsi ma andare avanti.
Se ci chiudiamo in noi stessi, se cerchiamo l'isolamento a tutti i costi anche, se poi ci stiamo male perchè la solitudine ci fa paura,non riusciremo mai a superare le nostre difficoltà
Riflettere sul nostro dolore ci fa bene ma deve anche portarci ad accettare la realtà e a capire che la vita, comunque continua. Certo non saremo mai più come prima, ci saranno periodi in cui la nostalgia ci assalirà in modo anche violento ma , anche in questi momenti, dovrà prevalere il desiderio di vivere fino in fondo questa vita accettando ciò che ci offre e ciò che , in alcune occasioni, ci toglie.
Ripeto, non sono momenti facili ed è una continua battaglia con se stessi per superare la disperazione, l'isolamento, la depressione. Per questo motivo molti capiscono di non riuscire a farcela da soli e , in modo molto intelligente, si fanno aiutare.
Cara Angela la tua psicoterapeuta ha ragione. Bisogna tornare a fare la vita come prima. Ma anche qui vale il famoso detto "Tra il dire e il fare c'è di mezzo il mare". In realtà come faccio a fare la vita che facevo prima se mi manca un pezzo e , per me , un pezzo importante ?. Ecco dove la psicoterapeuta dovrebbe intervenire facendoti capire che quel pezzo che ti manca non l'hai perso. Ora è dentro di te e il tuo rapporto non è più fisico ma può essere spirituale.
Ma queste sono mie convinzioni che non è detto che tutti condividano.
Un abbraccio

Franco
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