Ciao a tutti,

vi leggo da molto tempo, ma non ho mai scritto e condiviso la mia esperienza, perchè, in fondo in fondo, ho sempre sperato in un'evoluzione diversa.

Mamma era in cura da tre anni per un melanoma metastatico e sabato notte dopo due ore di agonia se ne è andata.
La mia roccia. Gridava che aveva paura e chiedeva aiuto. Io immobile, non sono stata in grado nemmeno di stringerle la mano. Ho avuto paura anche io. E sono sicura che, se adesso lei si trova da qualche parte, è arrabbiata per questo. Le sono stata vicino in tutto, Nei momenti belli <pochi> e in quelli <tanti> brutti, ma non in questo.
Sto male. Me la vedo davanti annaspare, cercando di respirare che mi guarda con gli occhi spalancati ed io immobile e impotente, incapace di dirle che le voglio bene e che ci sono io con lei.
Lo so che due ore di agonia sono "poche" a confronto di chi ne deve passare molte di più. Prendeva la morfina da due settimane e solo alla sera, perchè i dolori, in quel momento si presentavano.
Sabato notte, su consiglio del medico palliativo, le abbiamo fatto la prima, ed ultima, iniezione di morfina sottocute e lei se ne è andata per sempre.
Come si sopravvive?
Come si va avanti?
Non ho più la forza per fare nulla.

Sono solo contenta di essere riuscita, insieme al mio papà a portarla a casa e tenerla qui con noi.

Per tutto il resto, mi sento inutile e svuotata. Un dolore così forte non credevo/pensavo di poterlo provare.

In tutto ciò, l'unica cosa che conta è che la mia guerriera a 59 anni si è arresa a questa bestia che la stava consumando dentro.

Forza e ricki na un abbraccio

I tuoi sensi di colpa non hanno ragione di esistere, tu hai fatto tutto quanto in tuo potere perché anche se ce la raccontiamo questa bestia una volta che ce l'hai in corpo vince quasi sempre. Magari per alcuni rimanda il momento, ma arriva, implacabile.
Se anche le avessi tenuto la mano non sarebbe cambiato nulla, tua madre avrebbe avuto comunque paura perché aveva capito che se ne stava andando e non sapeva che cosa ne sarebbe stato di lei e di voi.
Io non ho una grande fede, purtroppo, ma spero davvero che lei e tutti quelli che hanno dovuto affrontare questo mostro ora siano davvero liberi.
Liberati anche tu, non potevi fare nulla di più, davvero.

Erikiki, hai avuto paura. Ebbene, chi non ne ha davanti alla morte? E la tua mamma lo ha capito, sicuramente, e forse quegli occhi spaventati che hai visto erano per te, più che per lei. Magari avrebbe voluto rassicurarti, ma non poteva. L'amore di una madre va al di là della sofferenza e della morte. Adesso lei è felice dove è, senza più dolore. E l'unica cosa che sicuramente desidera è che anche tu lo sia, senza sensi di colpa che a nulla possono servire. Ti abbraccio forte

Carla le tue parole commuovo sempre.....
Eriki le parole non bastano in questo momento, ti stringo forte!
Solidea non è sempre detto che la malattia vinca, ci sono casi in cui, pochi è vero, ma è stata vinta e poi se non si penasse cosi....io cosa dovrei fare allora??? mollare tutto??? è importante pensare positivo, tanto importante pensare positivo per chi sta combattendo e frasi del tipo la malattia vince sempre...non fanno bene!!!!!!!!!!!!!!

Sì, Moni, scusami: hai ragione. Ieri ero in un momento di grande sconforto e in più leggere tutte queste storie dall'epilogo negativo mi ha gettato ancor più nella tristezza. Scusami ancora, davvero.

Erikiki. Mi dispiace tanto. Come si fa ad essere pronti a lasciare i propri cari? Difficilissimo...Non avere rimorsi se non le hai tenuto la mano, è stato angosciante per entrambe, accetta di essere umana. Ricorda l'amore e non la sofferenza mediata dalla morfina. Un abbraccio

Cara Erikiki, negli ultimi giorni mio papà ha avuto momenti di paura e rabbia che non riuscivo ad affrontare in quanto era troppo per me. Non ero preparata alle sue reazioni perché realizzavano a pieno il fatto che si stava avvicinando il momento in cui se ne stava andando. Ho avuto momenti in cui mi sono colpevolizzata di non averlo rassicurato ed essergli stata di supporto.peró dopo qualche giorno ho capito che ho fatto tutto il possibile per lui assieme a mamma .non voglio fare paragoni, voglio solo dirti che è normale che ti sei sentita così. Se provo a immaginare a quei momenti che hai passato mi si stringe il cuore, la tua reazione è comprensibilissima. Sei una donna forte e la vita ti ha dato una batosta che credimi avrebbe paralizzato chiunque. Pensa a tutto l'amore che hai trasmesso a tua madre e lei a te nella vita, è la cosa più bella e importante al mondo. Un abbraccio