Chemio per prostata
Re: Chemio per prostata
La mia storia è 53 anni (infermiere), sono di Trento, sposato con due figli di 8 e 9 anni (!!!!!!!!!). Diagnosi in marzo 2016 causa dolore inguine bacino ingravescente. Erano metastasi osee bacino di tumore prostata, gleason 9; PSA 175. Già diffuso ad altre ossa fuori bacino, linfonodi e, forse, parete vescicale e vescichette seminali. Iniziata subito terapia ormonale (Triptorelyna mensile) e 6 cicli di chemio con Taxotere (studio Charteed). Dolore scomparso con l'inizio della terapia. Purtroppo già a febbraio 2017 riprende a salire il PSA per cui, stadiazione (rivele modesta progressione ossea) e chemioterapia di secondo livello (Cabazitaxel). Nel frattempo, ogni tanto, qualche dolorino. Dopo 3 cicli di Docetaxel viene interrotto causa continua risalita del PSA. La ristadiazione rivela infatti nuova modesta progressione ossea: resistenza al Cabazitaxel. Mi viene proposto, appunto, il Radium 223 (che, fra l'altro, chiedevo da tempo)visto che non resta molto e che l'attività sembra soprattutto nelle ossa. Dopo due somministrazioni torna il dolore, sempre più forte fino agli oppioidi maggiori. Siccome c'è anche una parestesia a un piede, RNM colonna lombo sacrale che rivela frattura patologica S1 e progressione generale ossea. Continuiamo col Radium sperando che comunque i 3 cicli rimanente agiscano, ma nel frattempo ho iniziato (questa settimana) anche radioterapia esterna mirata al sacro, a scopo antalgico. Mi sono informato molto, su tutto, anche terapie alternative. Per questo parlavo del Lu 177 che ancora la mia oncologa ha bocciato. Grazie al vostro link ho visto che lo fanno in Geramania, dai 140000 ai 20000 Euro per il trattamento completo. Mi riservo di informarmi ancora )sperimentazioni in Italia? Sopratutttto: è efficace, sulla sopravvivenza?). Scusate la lunghezza, ma come saprete, le cose in ballo sono tante.
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Re: Chemio per prostata
Non hai fatto nessuno ciclo di albiraterone e enzalutamide e blocco androgentico e di exgeva/zometa ?
Re: Chemio per prostata
Abiraterone o enzalutamide sono l'ultima chance terapeutiche. Essendo l'ultima, credo giustamente, la risparmiano il più possibile. Si, fin dall'inizio, mi somministrano anche Zmmeta/mensile.
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Re: Chemio per prostata
Abiraterone ha avuto ottimi riscontri nell esperienza clinica quindi hai da giocarti una carta potente ancora
Quale centro ti sta seguendo ?
Gli studi dicono che almeno teoricamente che L exgeva sia un pochino migliore dello zometa ne avete parlato tu e il dottore ?
Quale centro ti sta seguendo ?
Gli studi dicono che almeno teoricamente che L exgeva sia un pochino migliore dello zometa ne avete parlato tu e il dottore ?
Re: Chemio per prostata
Sono seguito a Trento (essendo trentino), dove ho verificato che sono in linea con il meglio al livello nazionale (linee guida).
E' vero, anche la mia oncologa ha riconosciuto che il Denusumab, potrebbe essere leggermente migliore, e probabilmente potrei ottenerlo; ma parliamo di "terapia adiuvante", anche se gli eventi ossei poi possono incidere sulla soprevvivenza, al punto in cui sono, spero in nuovi farmaci a breve (purtroppo dovrebbero arrivare rapidamente) e in sperimentazioni. Anche se qui diventa dura: cosa e dove?
Abiraterone e/o enzalutamide sono buone armi, ma più per situazioni meno aggressive; per come ho risposto io alle terapie finora, penso possano essere già inefficaci o darmi al massimo 3 - 4 mesi in più. Lo so che risulto piuttosto negativo e pessimista; per contro credo di essere per natura molto razionale e critico. Mi baso molto sul percorso dalla diagnosi ad adesso.
E' vero, anche la mia oncologa ha riconosciuto che il Denusumab, potrebbe essere leggermente migliore, e probabilmente potrei ottenerlo; ma parliamo di "terapia adiuvante", anche se gli eventi ossei poi possono incidere sulla soprevvivenza, al punto in cui sono, spero in nuovi farmaci a breve (purtroppo dovrebbero arrivare rapidamente) e in sperimentazioni. Anche se qui diventa dura: cosa e dove?
Abiraterone e/o enzalutamide sono buone armi, ma più per situazioni meno aggressive; per come ho risposto io alle terapie finora, penso possano essere già inefficaci o darmi al massimo 3 - 4 mesi in più. Lo so che risulto piuttosto negativo e pessimista; per contro credo di essere per natura molto razionale e critico. Mi baso molto sul percorso dalla diagnosi ad adesso.
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Re: Chemio per prostata
Una sperimentazione che stanno portando avanti in America è addirittura con alti dosi di testosterone per rendere Le cellule tumorali di nuovo ormonosensibili se ne parla sui forum americani
- Fabrizio55
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Re: Chemio per prostata
LydiaSalone...ennesimo parassita demente di turno.....
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Re: Chemio per prostata
CIAO, AGGIORNAMENTI.
MIO PADRE STA CONTINUANDO LA TERAPIA CON RADIUM (HUMANITAS DI MILANO).
AL MOMENTO MODESTI EFFETTI COLLATERALI, BUONA QUALITÀ' DI VITA.
QUELLO CHE E' SUBENTRATO, E CHE MI STA FACENDO PREOCCUPARE, E' CHE SPORADICAMENTE (OGNI 7-10 GIORNI) ALLA SERA HA UN'IMPENNATA DI FEBBRE (38-38.50) CHE CON TACHIPIRINA RIENTRA. VISTA LA SISTEMICITA' DELLA FEBBRE ... INIZIANO A SUONARMI VARI CAMPANELLI DI ALLARME .....
CHI E' IN TERAPIA CON RADIUM HA AVUTO EPISODI DI QUESTO GENERE ??
GRAZIE
MIO PADRE STA CONTINUANDO LA TERAPIA CON RADIUM (HUMANITAS DI MILANO).
AL MOMENTO MODESTI EFFETTI COLLATERALI, BUONA QUALITÀ' DI VITA.
QUELLO CHE E' SUBENTRATO, E CHE MI STA FACENDO PREOCCUPARE, E' CHE SPORADICAMENTE (OGNI 7-10 GIORNI) ALLA SERA HA UN'IMPENNATA DI FEBBRE (38-38.50) CHE CON TACHIPIRINA RIENTRA. VISTA LA SISTEMICITA' DELLA FEBBRE ... INIZIANO A SUONARMI VARI CAMPANELLI DI ALLARME .....
CHI E' IN TERAPIA CON RADIUM HA AVUTO EPISODI DI QUESTO GENERE ??
GRAZIE
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Re: Chemio per prostata
sicuramente i valori di tuo padre sono monitorati periodicamente
4. Possibili effetti indesiderati
Come tutti i medicinali, questo medicinale può causare effetti indesiderati sebbene non tutte le persone li manifestino.
Gli effetti indesiderati più gravi nei pazienti trattati con Xofigo sono
- riduzione del numero di piastrine nel sangue (trombocitopenia),
- riduzione del numero di neutrofili, un particolare tipo di globuli bianchi (neutropenia, che può far aumentare il rischio di infezioni)
Il medico effettuerà determinate analisi del sangue prima di iniziare il trattamento e prima di ogni iniezione per controllare il numero delle cellule e delle piastrine nel sangue (vedere anche paragrafo 2).
Contatti immediatamente il medico se nota i seguenti sintomi, perché possono essere segni di trombocitopenia o neutropenia (vedere sopra):
- qualsiasi livido inusuale,
- un sanguinamento più intenso del solito dopo una ferita,
- febbre,
- o se è soggetto più del solito a infezioni.
Gli effetti indesiderati più frequenti in pazienti trattati con Xofigo (molto comuni [possono interessare più di 1 persona su 10]) sono:
- diarrea, nausea (sensazione di malessere), vomito e trombocitopenia (riduzione del numero di piastrine nel sangue).
Rischio di disidratazione: informi il medico se ha uno dei seguenti sintomi: capogiri, aumento della sete, diminuzione dell’urina o pella secca, perché possono essere sintomi di disidratazione. E’ importante evitare la disidratazione bevendo liquidi in abbondanza.
Altri effetti indesiderati possibili sono riportati di seguito in base alla frequenza:
Comune (può interessare fino a 1 persona su 10)
- riduzione del numero di globuli bianchi (leucopenia)
- riduzione del numero di neutrofili, un particolare tipo di globuli bianchi (neutropenia, che può far aumentare il rischio di infezioni)
- riduzione del numero di globuli rossi e bianchi e delle piastrine nel sangue (pancitopenia)
- reazioni al sito di iniezione (ad es. arrossamento della pelle [eritema], dolore e gonfiore)
Non comune (può interessare fino a 1 persona su 100)
- riduzione del numero di linfociti, un particolare tipo di globuli bianchi (linfopenia)
Xofigo contribuisce all’esposizione cumulativa globale a lungo termine alle radiazioni. L’esposizione cumulativa a lungo termine alle radiazioni può aumentare il rischio di sviluppare tumori maligni (in particolare tumori ossei e leucemia) e difetti ereditari. Non è stato segnalato alcun caso di tumore causato da Xofigo negli studi clinici in cui i pazienti sono stati controllati fino a tre anni dopo il termine dello studio.
Se prova dolore, gonfiore o intorpidimento della mandibola, una sensazione di mandibola pesante o l’allentamento di un dente, contatti il medico. Casi di osteonecrosi della mandibola (tessuto morto nell’osso mandibolare che si riscontra principalmente in pazienti trattati con bifosfonati) sono stati osservati in pazienti trattati con Xofigo. Tutti questi casi sono stati osservati in pazienti che hanno ricevuto bifosfonati precedentemente o contemporaneamente al trattamento con Xofigo e chemioterapia prima del trattamento con Xofigo.
https://ec.europa.eu/health/documents/c ... 527_it.pdf
4. Possibili effetti indesiderati
Come tutti i medicinali, questo medicinale può causare effetti indesiderati sebbene non tutte le persone li manifestino.
Gli effetti indesiderati più gravi nei pazienti trattati con Xofigo sono
- riduzione del numero di piastrine nel sangue (trombocitopenia),
- riduzione del numero di neutrofili, un particolare tipo di globuli bianchi (neutropenia, che può far aumentare il rischio di infezioni)
Il medico effettuerà determinate analisi del sangue prima di iniziare il trattamento e prima di ogni iniezione per controllare il numero delle cellule e delle piastrine nel sangue (vedere anche paragrafo 2).
Contatti immediatamente il medico se nota i seguenti sintomi, perché possono essere segni di trombocitopenia o neutropenia (vedere sopra):
- qualsiasi livido inusuale,
- un sanguinamento più intenso del solito dopo una ferita,
- febbre,
- o se è soggetto più del solito a infezioni.
Gli effetti indesiderati più frequenti in pazienti trattati con Xofigo (molto comuni [possono interessare più di 1 persona su 10]) sono:
- diarrea, nausea (sensazione di malessere), vomito e trombocitopenia (riduzione del numero di piastrine nel sangue).
Rischio di disidratazione: informi il medico se ha uno dei seguenti sintomi: capogiri, aumento della sete, diminuzione dell’urina o pella secca, perché possono essere sintomi di disidratazione. E’ importante evitare la disidratazione bevendo liquidi in abbondanza.
Altri effetti indesiderati possibili sono riportati di seguito in base alla frequenza:
Comune (può interessare fino a 1 persona su 10)
- riduzione del numero di globuli bianchi (leucopenia)
- riduzione del numero di neutrofili, un particolare tipo di globuli bianchi (neutropenia, che può far aumentare il rischio di infezioni)
- riduzione del numero di globuli rossi e bianchi e delle piastrine nel sangue (pancitopenia)
- reazioni al sito di iniezione (ad es. arrossamento della pelle [eritema], dolore e gonfiore)
Non comune (può interessare fino a 1 persona su 100)
- riduzione del numero di linfociti, un particolare tipo di globuli bianchi (linfopenia)
Xofigo contribuisce all’esposizione cumulativa globale a lungo termine alle radiazioni. L’esposizione cumulativa a lungo termine alle radiazioni può aumentare il rischio di sviluppare tumori maligni (in particolare tumori ossei e leucemia) e difetti ereditari. Non è stato segnalato alcun caso di tumore causato da Xofigo negli studi clinici in cui i pazienti sono stati controllati fino a tre anni dopo il termine dello studio.
Se prova dolore, gonfiore o intorpidimento della mandibola, una sensazione di mandibola pesante o l’allentamento di un dente, contatti il medico. Casi di osteonecrosi della mandibola (tessuto morto nell’osso mandibolare che si riscontra principalmente in pazienti trattati con bifosfonati) sono stati osservati in pazienti trattati con Xofigo. Tutti questi casi sono stati osservati in pazienti che hanno ricevuto bifosfonati precedentemente o contemporaneamente al trattamento con Xofigo e chemioterapia prima del trattamento con Xofigo.
https://ec.europa.eu/health/documents/c ... 527_it.pdf
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