Tumore alla prostata

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ernestus
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Iscritto il: gio 20 set 2012, 16:07

Messaggio da ernestus »

certo victor. il forum è bello, per condividere le nostre esperienze. quello che i medici non ci diranno mai.poi da parte nostra ci dobbiamo mettere impegno, senza paura. io la ferita la sto' medicando da solo tutti i giorni. ieri il mio dott ha detto che sto' facendo benissimo, starei fresco ad andare tutti i giorni in ambulatorio. capisco anche chi è terrorizzato e non ci riesce,un salutone a tutti

dome
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Messaggio da dome »

ciao ernestus io ho un tumore nella schiena da 4 anni e stato localizzato a livello cervicale e i medici mi avevano detto di cambiare mestiere .

io avevo comprato casa in germania ho 2 figli piccoli e ho 47 anni

come ben sai la crisi ce dapertutto e un nuovo lavoro dove lo avrei trovato? CON UN TUMORE

percio' ho ricominciato a lavorare facendo il mio mestiere di marmista.

e alla faccia di tutti i medici ,e quando sono stato a controllo dal medico che mi a operato e glielo detto mi ha risposto che io sono un esempio facendomi tantissimi complimenti

un saluto a tutti gli amici del forum

faccio un nome per tutti ambra the best

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ernestus
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Iscritto il: gio 20 set 2012, 16:07

Messaggio da ernestus »

per done .hai fatto un esempio calzante.quelli sono i medici che bisogna evitare,quando dicono di cambiare mestiere, a meno che uno non trova un posto da politico?

dome
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Messaggio da dome »

hahahah ai ragione ernestus

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Blade_Runner
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Messaggio da Blade_Runner »

Ciao a tutti, sono capitato in questo Forum per caso penso come tutti noi che giriamo in rete a cercare informazioni. Ho un adenocarcinoma acinare con grado sec. Gleason 5. Un anno fa ho notato che il PSA era alto e ho trascurato di consultare un medico, l'ho fatto a Maggio di quest'anno e l'urologo mi ha prescritto una cura per vedere se nell'arco di due mesi il valore si ristabiliva. Nulla, il valore è rimasto ancora alto. A metà Luglio ho fatto una biopsia transrettale e in sede di esame mi fu detto che con l'ecografia non si rilevava nulla di preoccupante e che si doveva vedere l'analisi bioptica che poi ha dato il risultato sopra descritto. Ho tatto anche TAC addome CM e Scintigrafia CM total body e sono state negative. Mi è stato consigliato l'intervento radicale e il mio urologo lo fa in maniera tradizionale. Non mi ha spiegato null'altro se non l'intervento tradizionale e i danni che questo comporta. Non mi ha detto nulla della possibilità di recuperare l'incontinenza con esercizi. Dopo vari tentennamenti ho prenotato una visita in un ospedale di Roma e domani mi metterò in viaggio per recarmi là. In questa struttura si pratica la prostatectomia radicale con macchina Da Vinci, questo è il tipo di intervento che vorrei mi venisse fatto. Non so nulla di nulla sui tempi, mi hanno detto che per il tipo di tumore non è preoccupante aver dovuto attendere tutto questo tempo e ancora qualche tempo per l'intervento. In mail mi hanno detto che dalla visita all'intervento passano 3 o 4 settimane. Non so nulla riguardo gli esiti, so solo che con la chirurgia robotica ci dovrebbero essere meno problemi che con il metodo trardizionale e questo l'ho letto anche qui dentro. Spero solo che i tempi siano davvero brevi, che non ci siano complicazioni successivamente sia di tipo tumorale che altro.

Un caro saluto a tutti

I vecchi sogni erano dei bei sogni, non si sono avverati ma sono contento di averli coltivati
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Blade_Runner
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Iscritto il: mer 21 nov 2012, 8:07

Messaggio da Blade_Runner »

Ho dimenticato di porre una domanda: utilizzo spesso uno scooter per i miei spostamenti in città, sarà possibile riprendere a utilizzarlo dopo l'intervento? Se sì dopo quanto tempo approssimativamente? C'è qualcuno che ha un'esperienza personale al riguardo? E in auto quando potrò riprendere ad andare?

Grazie mille per le risposte!

I vecchi sogni erano dei bei sogni, non si sono avverati ma sono contento di averli coltivati
libeccio
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Iscritto il: ven 20 gen 2012, 22:58

Messaggio da libeccio »

Ciao Blade_Runner (Certo che il tuo nick è davvero eloquente in termini di eliminazione di intrusi). Innanzitutto ti do il mio personale benvenuto al forum. Qui dentro troverai un coacervo di esperienze e tutte legate alla tua malattia che certamente ti aiuteranno a dissolvere molti dubbi e - cosa importante - condividerne le fasi pre e post intervento. So che in questo momento quello che provi è solitudine e disorientamento. Questo è il luogo giusto. Tu fai domande che per la verità avrebbe dovuto darti il tuo urologo per quanto attiene all'intervento ed alle conseguenze. Io ti posso dire che quando in Italia è stato introdotto il c.d. "Robot Da Vinci", è stato presentato così:

Un robot per la prostata:

«Così si superano tumore e impotenza»

Queste poche parole sembrano dire tutto. La mia esperienza e quella di tanti amici del forum è che non è sempre così o almeno non subito. Certo, entrare in sala operatoria con una diagnosi di tumore alla prostata fa pensare subito al dopo. Anche lintervento perfetto nasconde, ad esempio, i rischi di compromettere i nervi che consentono lerezione. Il primo obiettivo è naturalmente rimuovere il tumore: con i controlli periodici dopo i cinquantanni è più facile "prenderlo" allo stadio iniziale. Lintervento con il robot è più soft e meno invasivo. Merito del robot che si allea con il chirurgo. Non sostituisce luomo, ma ne moltiplica le capacità. Il bisturi, nel caso dei tumori alla prostata, è andato in pensione. Prima del 2001 contro il tumore alla prostata si operava a cielo aperto. Non serve più unincisione grande, quindi meno perdite di sangue e più precisione.

La macchina può compiere fino a sette movimenti. Caratteristica fondamentale è lingrandimento del campo operatorio dalle 10 alle 15 volte. Il robot diventa una specie di appendice del chirurgo, potenziandone la capacità di scrutare i tessuti e di individuare i punti di incisione con maggiore precisione. Una tecnica minimamente invasiva "con la quale si riducono i dolori post-operatori e non cè perdita di sangue". Il dispositivo artificiale si avvale di una serie di bracci meccanici, tre oppure quattro, che montano gli strumenti chirurgici (pinze, forbici, aspiratori, divaricatori) e di una consolle dalla quale il chirurgo, utilizzando un sistema ottico a 3 dimensioni, può controllare e comandare a distanza ogni movimento.

La preoccupazione di salvaguardare le funzioni sessuali è affidata invece al nerve sparing. Si tratta di una procedura che consente di asportare la prostata e i linfonodi risparmiando i fasci nervosi che si trovano intorno alla prostata. Non so la tua età ma per chi è ancora giovane come me (ho 53 anni),lansia di una sessualità menomata può provocare un forte contraccolpo psicologico. Il successo della procedura è correlata alletà del paziente, ma il taglio è così preciso che garantisce i nervi anche alla distanza di un millimetro dal tumore.

Il braccio robotico traduce nella realtà quello che il chirurgo mininvasivo ha sempre sperato di poter realizzare: portare la mano all’interno dell’addome senza aprirlo.

Il robot, riproducendo all’interno dell’addome esattamente gli stessi movimenti della

mano del chirurgo, permette di operare i pazienti in maniera sempre più precisa e

soprattutto poco invasiva. La visione tridimensionale è un altro vantaggio del “robot-chirurgo” E poi c'è la profondità di campo, un maggiore ingrandimento dell’immagine e una visione estremamente stabile: se prima la qualità e la fermezza delle

immagini dipendevano dalla mano di un assistente, col robot questo problema non esiste più.

E inoltre si è ottenuto il grande risultato dell’eliminazione del ‘tremore’, inevitabile quando a operare sono le mani dell’uomo. Con il robot si realizza un importante affinamento della tecnica operatoria a tutto vantaggio della qualità dell'atto chirurgico. Entrando nel dettaglio si ha il chirurgo che, seduto alla console, opera utilizzando due “braccia meccaniche” posizionate direttamente sotto un visualizzatore del campo operatorio 3D ingrandito.

Caro amico come potrai capire io non ho avuto alcun dubbio a farmi operare con questa tecnica. Il punto è scegliere le mani e la struttura giusta e qui ti possono aiutare tanti(non so dove vivi tu). Anche se dovrai fare qualche Km o aspettare qualche mese, abbi pazienza e vedrai che si risolverà tutto. Il pensiero che prima o poi ti verrà e che devi ritenerti fortunato ad essertene accorto in tempo. Ti resterà molto da vivere e piano piano riprenderai tutte le tue attività (compreso lo scooter che uso anch'io ad eccezione dei primi due mesi post intervento). Per quanto riguarda l'incontinenza ho visto nel forum che è molto soggettivo ma in linea di massima è vicino allo zero ed il recupero è velocissimo. Cosa diversa è la ripresa sessuale... beh per questo aspetto i tempi di attesa sono piu' lunghi e quindi ti dovrai armare di coraggio e tranquillità perchè lo shock che subiscono i nervi deputati all'erezione è recuperabile fino a 18/24 mesi . Ti racconto la mia esperienza: Sono stato avvertito dal mio urologo che i primi necessari segnali sarebbero stati quelli legati all'erezione spontanea notturna e quindi sono comparsi a 15 gg. dall'intervento m sono rasserenato. Ma la "tenuta" di una buona erezione qualora in presenza di stimolazione sessuale è altra cosa. Ti saranno prescritti farmaci ad hoc (cialis-viagra-levitra) che faranno affluire maggior sangue ai corpi cavernosi del pene, ma credo che la medicina giusta sia il tempo. Se scorri le 35 pagine del forum troverai mille diverse situazioni.

Ti rinnovo un in bocca al lupo e approfitto per salutare tutti gli amici

ANTONIO59
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Iscritto il: lun 6 feb 2012, 17:33

Messaggio da ANTONIO59 »

per libeccio....

mi congratulo con te!!! non potevi essere più chiaro e preciso...non è che per caso vorresti diventare urologo?

ti saluto

sara59
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Iscritto il: mar 4 set 2012, 17:29

Messaggio da sara59 »

ciao blade_runner hai messaggio privato.

victorio756
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Iscritto il: ven 26 ott 2012, 21:33

Messaggio da victorio756 »

Libeccio,

veramente tanti complimenti anche da parte mia! Nemmeno il mio urologo è stato così dettagliato.

Buona giornata.

 


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