Francesca 14/01/1968 . 08/05/2018

In questa stanza è possibile dare parola a ciò che si vive come paziente, familiare, amico, condividendo la propria esperienza ed esprimendo le proprie emozioni in un clima di accoglienza, fiducia e rispetto.
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Sti
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Francesca 14/01/1968 . 08/05/2018

Messaggio da Sti »

Ciao,
erano mesi che non venivo nel forum, era quasi una liberazione. Prima e dopo la morte di mia mamma, quasi un anno fa, ero abituata a venire tutti i giorni, per leggere terapie, consigli, ormai era diventata un'abitudine. Forse nessuno mi conosce ma alcuni di voi è come li conoscessi avendo letto le vs storie che mi hanno tanto aiutato durante la malattia di mia madre, Dopo era, per me, una tortura che mi autoinfliggevo, leggere tante storie simili a quella di mia mamma, sperare e tifare per tutti, per alcuni vedere il declino inesorabile ma sempre con tanta forza.
Ho smesso di venire perchè mi faceva troppo male, mi crogiolavo nel mio dolore, nel vostro e nella vostra forza.
Ora è passato quasi un anno dalla morte di mia mamma e la notte si fa intenso il ricordo e la nostalgia di lei. Ai miei fratelli non ne voglio parlare, sono la più grande e quando ne parlo mio fratello, il più piccolo, mi rimprovera "perchè devi tirare fuori il discorso, perchè ci devi far venire la trsitezza?" La mia risposta è perchè mi manca ma come posso io lamentarmi della mancanza di una mamma a 28 anni quando mio fratello di 14 mi chiede di non parlarne? Chi sono io, la più grande, che ha più goduto della mamma per rattristrarmi più degli altri?
Io e Giulia e mio padre l'abbiamo vista morire davanti ai nostri occhi, ancora oggi quando attraverso il pianerottolo di casa e c'è quella luce che c'era quell'otto maggio di un anno fa mi torna in mente la scena. Poco dopo il funerale l'ho sognata, il primo sogno lucido della mia vita, era bella, con i capelli, probabilmente più giovane e mi chiedeva di togliermi dai piedi. Non capiva perchè l'abbracciassi così forte, che cosa avevo?
Non l'ho mai più sognata ma l'altra notte, dove, come oggi, mi ritrovavo nel cuore della notte a guardare foto e ascoltare canzoni tristi mi sono immaginata lei che mi dava un cinque.
Voi non la conoscevate ma come dava il cinque lei, praticamente con la rincorsa, non lo dava nessuno! E' stato, per una frazione di secondo, come averla qui.
Dio quanto mi manca, credevo che dopo un po sarebbe passato e non ancora di soffrire.
Quando passerà?
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Franco953
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Re: Francesca 14/01/1968 . 08/05/2018

Messaggio da Franco953 »

Ciao Sti
Mi ricordo certamente di te e mi spiace per tutta la sofferenza che hai patito .
Purtroppo ciò che ancora oggi ssenti è normale.
Ci vuole tempo. Non è facile riuscire a metabolizzare un lutto e molti si fanno aiutare.
Quando passerà ? Non lo so ma se avverrà te ne accorgerai perché, nel fase del lutto, il ricordo di papà o di mamma è sempre legato alla loro sofferenza e alla loro morte.
Qualcosa muterà quando inizierai a pensare ai momenti felici che hai vissuto con loro
Allora il ricordo di papà o di mamma non sarà più struggente e doloroso ma diverrà una intensa nostalgia.
Poi, naturalmente la ferita dentro di noi resta ma la vita ti sembrerà più vivibile e meno triste
Un abbraccio
Franco
Ultima modifica di Franco953 il sab 20 apr 2019, 17:09, modificato 1 volta in totale.
“Non è tanto quello che facciamo, ma quanto amore mettiamo nel farlo. Non è tanto quello che diamo, ma quanto amore mettiamo nel dare.”
Sti
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Re: Francesca 14/01/1968 . 08/05/2018

Messaggio da Sti »

Ciao Franco, come al solito sei un tesoro.
Un abbraccio
Ladyfra93
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Re: Francesca 14/01/1968 . 08/05/2018

Messaggio da Ladyfra93 »

Cara Sti, io ho perso mia mamma 9 giorni fa, ho 25 anni e ti capisco in pieno, anzi ci capiamo in pieno. Io dopo 10 giorni non ho ancora realizzato il fatto che non ci sia più, per sempre, e so che quando elaborerò il tutto sarà veramente peggio. Penso che quando si è giovani il dolore è sicuramente troppo grande per noi persone ancora piccole e immature, quindi non fartene una colpa. Se ti può consolare anche io ho stanotte ho sognato mia mamma e mi ha rattristato non poco.
Facciamoci forza anche se il dolore è immenso.
roslele
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Re: Francesca 14/01/1968 . 08/05/2018

Messaggio da roslele »

Ciao io sono una madre che si è ammalata dopo die anni dalla morte sempre di cancro di mio marito. Mio figlio ora ha 25 anni e io non posso ricordare il padre se capita lui cambia discorso. Quando mi sono ammalata io non ho potuto parlare della malattia con lui...ognuno reagisce al dolore in modo diverso....
Sti
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Re: Francesca 14/01/1968 . 08/05/2018

Messaggio da Sti »

Ciao Roslele e ciao Fra,
Due messaggi da punti diversi, rispondo prima a Roslele che è una mamma che mi manca tanto.
Ti dico quello che avrei voluto dire a lei, sii forte ma non, almeno non solo, per noi. Nonostante il messaggio tristissimo dell'altro giorno, penso che noi figli siamo "programmati" per perdere i genitori, esiste la parola orfano ma non quella per indicare un genitore che perde un figlio.. quando mia madre mostrava debolezze è vero che faceva male ma almeno sapevo che si stava sfogando e potevo esserle d'aiuto, per noi da fuori, è difficile perché ci sentiamo impotenti. Spero vivamente che il tuo tumore non abbia una prognosi infausta come quella di mia madre ma anche se fosse cerca di essere serena, ogni minuto vale e quando la vedevo serena, nonostante la malattia, la ammiravo immensamente e mi dava un senso di pace. Avrei voluto curarla, trovare la cura miracolosa che non c'era, e mi affannavo per questo. Lei lo capiva e si incazzava, da mamme, proteggete i vostri figli anche se avete difficoltà a proteggere voi stesse. Una volta, lei non aveva voluto ritirare i risultati della tac, forse se lo sentiva, aveva mandato me, io non sapevo cosa dirle. Le ho un po' edulcorato la pillola ma lei ha capito, si è un po' chiusa ma la sera, che mi ha visto piangere da sola in cucina, mi ha detto una cosa che spero fosse vera "non ti preoccupare per me, io la.mia vita l'ho vissuta come volevo, ho studiato quello che volevo, fatto il lavoro che volevo, ho avuto voi 4 figli belli, intelligenti e studiosi. Non avrei potuto chiedere di più". Cerca di lottare più che puoi, sii, per quanto possibile, serena (questo da figli ci aiuta) ma non aver paura a mostrare le tue debolezze a tuo figlio. Alla fine capiamo che non siete supereroi ma umani e ci piace mostrarci forti per voi, come voi lo siete stati per noi. In bocca al lupo Roslele.

Per Fra invece capisco, io i primi giorni mi aspettavo che mia madre sbucasse dall'angolo, per dirci cosa fare. Mio padre l'ha descritta bene la sindrome dell'arto fantasma. Peraltro, nonostante nessuno di noi sia credente, abbiamo tutti avuto l'impressione che lei fosse lì un po' per aiutarci, un po' per dirci addio. Passa e farà male anche quello, avere la certezza che non ci sarà più.
A me ha aiutato una poesia che mi ha dato la.mamma del mio ex ragazzo dell'epoca.

Henry Scott Holland - La morte non è niente

La morte non è niente. Non conta.
Io me ne sono solo andato nella stanza accanto.
Non è successo nulla.
Tutto resta esattamente come era.
Io sono io e tu sei tu
e la vita passata che abbiamo vissuto così bene insieme è immutata, intatta.
Quello che eravamo prima l'uno per l'altro lo siamo ancora.
Chiamami con il vecchio nome familiare.
Parlami nello stesso modo affettuoso che hai sempre usato.
Non cambiare tono di voce,
Non assumere un'aria solenne o triste.
Continua a ridere di quello che ci faceva ridere,
di quelle piccole cose che tanto ci piacevano quando eravamo insieme.

Sorridi, pensa a me e prega per me.
Il mio nome sia sempre la parola familiare di prima.
Pronuncialo senza la minima traccia d'ombra o di tristezza.
La nostra vita conserva tutto il significato che ha sempre avuto.
È la stessa di prima,
C'è una continuità che non si spezza.
Cos'è questa morte se non un incidente insignificante?
Perché dovrei essere fuori dai tuoi pensieri solo perché sono fuori dalla tua vista?
Non sono lontano, sono dall'altra parte, proprio dietro l'angolo.
Va tutto bene; nulla è perduto.
Un breve istante e tutto sarà come prima.
E come rideremo dei problemi della separazione quando ci incontreremo di nuovo!

Chi ha scritto la poesia era cristiano e credeva evidentemente nella vita dopo la morte, ma secondo me vale ancora di più qui.
Come diceva anche Franco, è quando la rivedo darmi il 5 con la rincorsa che ho nostalgia ma so anche che è lì con me, come ci sarà anche tua mamma.

Scusate se mi sono dilungata.
thegoodguy
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Re: Francesca 14/01/1968 . 08/05/2018

Messaggio da thegoodguy »

Io ho perso mia Mamma circa una settimana fà (ho 33 anni), penso sempre a Lei ogni secondo della mia giornata, cerco di farmi forza con la gente che mi dice 'Tua madre non vorrebbe vederti piangere' , 'la vita và avanti', 'il tempo allevia il dolore', ma in fin dei conti queste frasi lasciano il tempo che trovano, a me mia Mamma mi manca tanto, troppo, è difficile ora per me vivere una vita intera senza di Lei, senza i suoi consigli, senza i suoi sentimenti, senza le Sue coccole , senza i suoi affetti, entro in casa e ogni angolo, ogni oggetto mi fà tornare in mente a Lei, alla splendida e bellissima Mamma e Persona che ho avuto. Ogni sera prima di andare a dormire spero di sognarla, sognare di abbracciarla a me forte forte, dicendole quanto la Amo. Il dolore è così grosso ed immenso che a volte mi fà venire attacchi di panico e mi manca il fiato.
Mamma ti amo, ti sento sempre vicina a me.
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