Oggi al ritorno dal lavoro...ferma ad un semaforo ho rivisto la scena mentalmente di mio marito ed io in cucina, io che cucinavo lui si è avvicinato e mi ha chiesto "e se muoio?" Ricordo di aver scherzato ...ero convinta che sarebbe guarito...mi sono iscritta a questo forum ed ero ancora più sicura che con le cure sarebbe guarito...poi invece le cose sono andate diversamente....sono stata cieca e forse ho voluto chiudere gli occhi di fronte alla realtà....ero ignorante leggevo di persone che erano guarite senza capire che ogni storia è a se....cerco sempre di ricordarlo prima del cancro ma purtroppo i ricordi arrivano nei momenti più strani e sono come dei lupi affamati che fanno male ti lacerano il cuore...

Roslele, non è questione di ignoranza...tu ci speravi.
Non tormentarti, tu non hai alcuna colpa.

Mio marito se n’è andato quasi 3 mesi fa ... Diceva spesso ; Gioia io non voglio morire... e io gli rispondevo : devi avere la fede Gesù ti farà un miracolo... Mi sono convinta che avrà un miracolo ... Tanta gente spera e prega e io ero convinta che mio marito guarirà ... Io volevo crederci ... e ci credevo fino quando ultimo giorno oncologo mi ha detto; “ Signora ma lei già lo sapeva che lui è grave..” Forse lo sapevo ma mi sono convinta che sarebbe guarito . Mio marito non voleva morire... me lo ripeteva spesso ;aveva tutta la vita davanti...
Io comunque non ce la faccio più ... Sto piangendo una continuazione e non mi do la pace. Era la mia metà , la mia guida il mio tutto...
Odio la gente che mi incoraggia di andare avanti e mi da i consigli stupidi ... a quel punto divento cattiva e penso : se arriva a voi una tale tragedia vedremo come funzioneranno questi consigli.
Dice mia madre che ce l’ho con tutto il mondo ... Ovvio che ce l’ho ...
Ho perso la metà di me stessa ...
Adesso voglio stare in lutto , voglio piangere fino a sfinimento e non accetto i consigli dalla gente che non può nemmeno immaginare il dramma che si prova ad assistere a una lunga agonia della persona che si ama più della propria vita . Io so soltanto che non sono passati nemmeno 3 mesi e sto sempre peggio.
Vi leggo spesso , vi abbraccio virtualmente tutti quanti, perché solo chi scrive qui capisce che significa provare un vero DOLORE. Un abbraccio
Ps. Roslere un abbraccio anche a te. Io ti posso capire benissimo

Sono d'accordo con Solidea.

Tutti noi speriamo sempre nel miracolo.

Ci aggrappiamo a quell'uno su mille che ce la fa, ignorando di guardare gli altri 999 che non raggiungono il traguardo.

Non e' ignoranza, ma quella volonta' disperata di gettare il cuore oltre l'ostacolo, la speranza e la fede che non ci abbandonano mai.

Ciao mi chiamo Barbara. Ho perso mio marito di 54 anni quattro giorni fa. Tutto e ' iniziato ad agosto 2018 per un banale problema di deglutizione. Eravamo ad un bar volevamo fare colazione insieme prima di andare al lavoro. Adoravamo fare colazione insieme. Mi ricordo che dopo aver mangiato in tramezzino rimase almeno un minuto fermo come se si stesse soffocando. Io atterrita lo guardai capendo immediatamente che c ' era qualcosa che non andava. Passarono pochi GG.... ricordo ancora i suoi messaggi WhatsApp in cui mi diceva che sembrava che il problema di deglutizione stesse peggiorando giorno dopo giorno. Era fine luglio ... L ' otto agosto di corsa a fare gastroscopia.......Di mia iniziativa.....fosse stato per il medico di base sarebbe bastato raddoppiare la dose di omeprazolo. Diagnosi terribile : adenocarcinoma infiltrante anello distale esofago di 4 cm. Mi ricordo l ' endoscopista che con lo sguardo preoccupato ci prospetto ' le possibili cure e la necessità di stadiazione con la Tac. Facciamo Tac il 13 agosto, con caldo infernale dopo aver cercato spasmodicamente uno studio medico aperto. Dopo due ore di attesa il radiologo ci chiama nel suo studio. Ci dà ' il referto e ci rassicura. Ci dice che il tumore e' veramente all' inizio e di non preoccuparsi perché c ' e ' solo un linfonodo leggermente ingrossato ma nulla di più. Noi eravamo al settimo cielo. Inizia il nostro tour per trovare il miglior chirurgo che lo possa operare. Approdiamo all' Humanitas dal prof. C. Anche lui ci rassicura dicendoci che ha buone possibilità di guarigione. Inizia chemio a fine agosto . Dovevano essere solo quattro cicli....poi otto. Poi comparsa di una metastasi al fegato. A febbraio inizia a stare male di nuovo. Dolore , bruciore ... Alimentazione parenterale. E dopo un ricovero di 36 giorni mi ha lasciato quattro giorni fa nel dolore più totale. Lui era convinto che poteva farcela !!!!! Chi ti dice fatti forza non ha mai provato un dolore così atroce. Anche per me lui era tutto. Era la ragione della mia vita. Ora ho solo la cartellina con i suoi certificati di morte. Ho una rabbia dentro che potrei esplodere. E non voglio vedere nessuno. Solo chi prova un dolore così atroce può capire. La mia vita è finita. Tutto questo per dirvi che vi sono vicina e solo chi ha vissuto simili tragedie può capire. Un abbraccio forte forte Barbara