14 giorni dopo di te

In questa stanza è possibile dare parola a ciò che si vive come paziente, familiare, amico, condividendo la propria esperienza ed esprimendo le proprie emozioni in un clima di accoglienza, fiducia e rispetto.
girina69
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Re: 14 giorni dopo di te

Messaggio da girina69 »

Che malattia di m...a
Mimetta
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Re: 14 giorni dopo di te

Messaggio da Mimetta »

e sono tornata a lavorare!! dopo due mesi passati con te quasi ininterrottamente prima a casa e poi in ospedale, tra ferie, permessi vari, smart working, matrimoniale, 104, devo dire che la mia azienda è stata molto comprensiva; a volte lavoravo di notte mentre tu dormivi a casa o in ospedale per recuperare del lavoro arretrato; poi ho dovuto necessariamente prendere permessi a giornate intere per poter stare con te più a lungo possibile, per non perdermi nulla di questo magnifico e doloroso tempo con te. Lo so non è giusto, anche egoistico, ma avrei preferito averti vivo in qualche modo, poter toccare la tua pelle dolce e tenera, poterti baciare e tenerti teneramente tra le braccia ancora per un altro pò. ma ho dovuto lasciarti andare infine, ti ho salutato con amore, anzi tu mi hai detto "ti amo tanto", mi hai baciata e ti sei addormentato prima di iniziare quel rantolo terribile che mi ha tenuta, ci ha tenuti tutti, sul filo del rasoio. soffre? dottore mi dica sta soffrendo? capisce? sente le ns voci? alla fine ci hanno detto di toccarti teneramente, ma di non parlarti più, per darti modo di andare via senza fatica, piuttosto che lottare per stare un altro pò con noi. non so se ciò sia vero, ma alla fine poco dopo hai iniziato a respirare più lentamente, le unghie sono diventate blu, e ti ho visto esalare l'ultimo respiro, che ti ha liberato da tanto dolore...e ho potuto piangere. un pianto rimandato da un anno; io sempre sorridente, truccata, profumata e ordinata, per non farti percepire l'abisso in cui stavamo sprofondando io e te per opposti motivi; non mi hai vista soffrire, non mi hai mai vista piangere, mi sono obbligata ad avere un atteggiamento iconico, da perfetta signora felice. la tua compagna, il tuo amore, tua moglie dentro tutte le pieghe del nostro amore.

sono tornata a lavorare a 3 settimane esatte dalla tua dipartita, perché per me sei partito per un lungo viaggio. sei su una di quelle navi che fanno il giro del mondo e non fanno mai scalo, da cui non si può nemmeno telefonare, nemmeno con il satellitare. e soffro, e non so se soffri più tu che non vedrai più il sole e la luna, o io che li guardo ma non riesco a goderne perché non ci sei tu.
girina69
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Re: 14 giorni dopo di te

Messaggio da girina69 »

Minetta....ti leggo e piango. Anch'io ho trascorso un anno a lavorare part time per non lasciare il mio amore neanche un minuto. Un anno rinchiusi nel nostro mondo dorato che non è stato scalfito neanche dalla malattia. Poi ieri la telefonata del commercialista....migliaia di euro di tasse da pagare. Perché non importa quanto tu sia disperata e quante difficoltà economiche tu abbia dovuto affrontare. La vita va avanti e le tasse sono da pagare. E poi.....signora guardi che deve fare la successione , lei non ha nessun diritto senza quella...ma come suo marito non ha fatto testamento ? Questo rimane di mio marito ....Tarsu Imu F 24 . La disperazione ?no signora ....la vita va avanti. Io voglio pensare che il mio bellissimo marito ora sia su Marte. Lui adorava lo spazio e l " astronomia. Ti aspetterò per mesi amore mio l ' importante è che un giorno tornerai da me. Alle tasse ci pensero io ♥️
Mimetta
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Re: 14 giorni dopo di te

Messaggio da Mimetta »

io piango, appena mi sveglio la mattina, appena mi lasciano da sola i figli o gli amici che mi sono vicini, appena sto nel nostro silenzio.
mi rendo conto che mi capisce solo chi ha provato lo stesso dolore, chi sta provando lo stesso dolore. e scrivo, quello che mi passa per la testa, qui, o su fogli sparsi appena mi viene un pensiero che tento di fermare trascrivendolo. ed anche se non passa il dolore, almeno so di essere compresa appieno.
la mia dirimpettaia di casa, che era in ferie, rimasta vedova molto giovane con 2 figli, ieri mi ha vista, non abbiamo dovuto dirci nulla, ci siamo abbracciate ed abbiamo pianto, unite nello stesso dolore, che per lei si è rinnovato nel mio dolore. ci si riconosce, anche se il dolore rimane il tuo, ma almeno non ti dicono cose banali del tipo: passerà, vedrai dai tempo al tempo. io non voglio che mi passi questo dolore, io voglio soffrire per questo splendido uomo che era ed è mio marito, per questo amore puro, mai scalfito da dissidi o litigi. uno di quegli amori che quando ti capitano, lo riconosci e ti dici: adesso si che so cosa sia l'Amore, quello con la A maiuscola.

e mi dolgo, perché il mondo era un posto migliore solo perché c'era lui: lui illuminava la stanza appena entrava, con chiunque entrasse in contatto. una parola gentile con tutti, mai sopra le righe.

e questa malattia tremenda non è riuscita a togliergli la voglia di vivere, ma lo ha fatto soffrire troppo, gli ha tolto il fiato, gli ha tolto l'autonomia.
a volte, quando non ci davano buone notizie, ci mettevamo a letto, abbracciati stretti stretti, come se lì il dolore non potesse entrare, perché i nostri corpi facevano scudo al dolore, al non domani che ci aspettava. penso che soffrire così tanto da parte mia sia il minimo che possa fare.
paolo.1963
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Re: 14 giorni dopo di te

Messaggio da paolo.1963 »

Ciao mimetta , domani sono sette mesi senza la mia Paola , sette mesi duri , interminabili , ogni giorno una lotta , alzarsi la mattina e subito nascondere il dolore per non far soffrire i ragazzi. Le domeniche poi sono tremende , interminabili. Il dolore la mancanza sono direttamente proporzionali al bene che volevi alla persona che hai perso , nel nostro caso come in tantissimi altri era enorme infinito ...... dopo sette mesi non posso dire di essermi abituato alla sua mancanza , quello non succederà mai, ma mi sto abituando al dolore alla nostalgia. Alterno giornate tristissime , come oggi, ad alcune meno buie, più tollerabili. Non so cosa ci riservi il futuro, sicuramente ancora periodi tristi e malinconici, ma spero tanto che per tutti noi possa tornare un po’ di serenità. Ti abbraccio forte mimetta ciao.
Per Paola , una moglie, un amica , una madre , una sorella .......... un amore .
Valentina&Sofia
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Re: 14 giorni dopo di te

Messaggio da Valentina&Sofia »

Una bellissima poesia Mimetta! Mi è tanto di aiuto...spero lo sia anche per te.
Mimetta
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Re: 14 giorni dopo di te

Messaggio da Mimetta »

paolo.1963 ha scritto: dom 28 lug 2019, 10:19 Ciao mimetta , domani sono sette mesi senza la mia Paola , sette mesi duri , interminabili , ogni giorno una lotta , alzarsi la mattina e subito nascondere il dolore per non far soffrire i ragazzi. Le domeniche poi sono tremende , interminabili. Il dolore la mancanza sono direttamente proporzionali al bene che volevi alla persona che hai perso , nel nostro caso come in tantissimi altri era enorme infinito ...... dopo sette mesi non posso dire di essermi abituato alla sua mancanza , quello non succederà mai, ma mi sto abituando al dolore alla nostalgia. Alterno giornate tristissime , come oggi, ad alcune meno buie, più tollerabili. Non so cosa ci riservi il futuro, sicuramente ancora periodi tristi e malinconici, ma spero tanto che per tutti noi possa tornare un po’ di serenità. Ti abbraccio forte mimetta ciao.
ciao Paolo, ne ho di strada da fare: oggi è il mio primo fine settimana da sola. niente figli, niente lavoro, niente. dopo un mese in cui tutti mi sono stati attaccati per non farmi sentire sola e per tentare di bloccare le mie lacrime (i ns figli sono grandi e autonomi) questo fine settimana me lo sono ritagliato tutto per me, o quasi perché c'è chi mi chiama, chi vuole passare per due minuti. io apro gli occhi e piango, smetto di piangere e piango di nuovo perché non posso aver finito le mie lacrime, dormo e piango perché mi sono addormentata stremata, mangio e piango perché ho fame (se sono da sola non ricordo se ho mangiato, sopratutto la colazione me la dimentico sul tavolo e la ritrovo al mio rientro e non mi sono resa conto di averla preparata e non finita). guardo una foto e piango, non guardo le foto e mi sento in colpa che per un attimo ho distolto lo sguardo da lui.
mi manca tanto, ma sopratutto sono nella fase in cui sono arrabbiatissima che una persona buona come lui se ne sia andata soffrendo così tanto.
evito di interrogarmi sul mistero della vita, mi interrogo sul mistero della sofferenza, del dolore fisico dei ns cari e della sofferenza morale ed emotiva di noi che siamo rimasti qui.

lui amava la vita, anche più di me. Amava la musica, il buon vino (che ovviamente non poteva più bere) e la Fiorentina da 1 kg (anche questa bannata). avrebbe volentieri vissuto con un pò di riso integrale e germogli freschi e acqua e frutta fresca. non mi sembra che chiedesse tanto. e sopratutto si è fatto operare, tagliare, cucire e bucare ed analizzare perché voleva vivere e stare un altro pò con me.

grazie delle tue parole, Mimetta
3persempre
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Re: 14 giorni dopo di te

Messaggio da 3persempre »

Mimetta mi sembra di leggere le mie stesse parole. Per me sono 18 mesi e non posso perdere il conto perché la mia bimba li ha appena compiuti.
Abbiamo avuto la fortuna di conoscere un amore così grande, puro e bello, un amore che alcuni non hanno l'onore di incontrare mai.
Mi consolo così.
Un abbraccio.
girina69
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Re: 14 giorni dopo di te

Messaggio da girina69 »

Anch'io mi consolo così....l ' unica speranza è di poter un giorno riabbracciare il mio amore ♥️
Mimetta
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Re: 14 giorni dopo di te

Messaggio da Mimetta »

Consiglio a tutti di vedere "La LINEA VERTICALE" di Mattia TORRE: è molto doloroso, ma molto veritiero su ciò che pensa un malato oncologico. I passaggi ospedalieri e mentali che lo riguardano; è stato scritto e diretto da un malato oncologico, ahimè deceduto a 47 anni; è molto doloroso per noi parenti, ma nel mio caso mi ha avvicinato al dolore di mio marito per alcuni aspetti che magari non ha avuto cuore di dirmi. Nella "congiura del silenzio" che in molti casi ci pieghiamo a tenere come linea dura di difesa nei confronti del ns amato, sia esso padre o marito o figlio per non gettarlo nel dolore quello definitivo, senza scampo, mi sono più volte trovata a pensare cosa fosse meglio per lui, ed anche per me. io volevo dirgli la verità, per dare ad un UOMO di siffatta intelligenza ed apertura mentale la scelta di salutarmi, di dire a me ed i suoi figli le ultime cose, i suoi ultimi pensieri. Parlando con tutti i medici che ho trovato nel suo e ns cammino, mi sono resa conto che lui fosse veramente morto il giorno della diagnosi, come si dice nella serie TV, nel senso che nonostante il coraggio con cui ha affrontato tutto, ed ha detto sempre di averlo fatto solo per poter stare un altro pò con me, di fatto il suo vero io era nascosto nelle pieghe della paura che lo ha attanagliato per un anno intero: abbiamo avuto notizie belle, notizie meno belle, notizie pessime infine. ma lui, il vero lui, si era nascosto da tempo nelle pieghe del suo dolore e della sua paura. ed alla fine ho capito che la morfina era meglio di una parola esplicita con me o di un sorriso triste dei figli. quando stai veramente male, non vuoi sapere quanto stai male, quanto manca alla fine, speri solo di non provare dolore. ed ho tenuto per me il dolore di non poter esprimere liberamente quello che sentivo dentro, il non potergli dire quanto mi sarebbe mancato di lì a poco, ma so che per un mese intero ci siamo tenuti la mano e ci siamo salutati tutti i giorni, senza sapere se ci saremmo visti il giorno dopo. l'ho accompagnato nell'ultimo mese senza lacrime, senza aggiungere paura o dolore al suo dolore fisico e mentale. l'ho lasciato libero di credere che saremmo tornati a casa insieme per sempre. siamo a casa insieme per sempre: debbo solo pensare che lui sia in sala TV o in doccia, dall'altra parte del muro.
 


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