Il mio angelo non c'è più

In questa stanza è possibile dare parola a ciò che si vive come paziente, familiare, amico, condividendo la propria esperienza ed esprimendo le proprie emozioni in un clima di accoglienza, fiducia e rispetto.
Mimetta
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Re: Il mio angelo non c'è più

Messaggio da Mimetta »

disim, mi spiace, in ciò che dici traspare tutto il tuo dolore.
non c'è un futuro possibile, è vero. è un dolore troppo forte da affrontare. anche solo da immaginare. prova con uno psicologo, o con un gruppo di mutuo aiuto on-line. ti aiuterà. io sono in terapia dall'inizio, non ho finito di piangere o di soffrire, ma almeno è un luogo in cui posso dire tutto quello che mi passa per la testa, senza tema di essere giudicata, o non compresa. perché purtroppo, come diciamo sempre, chi non ci è passato, non ne ha la più pallida idea. e davvero, non si può immaginare quanto sia logorante per chi resta, vedere il proprio amore dissolversi per questa malattia bastarda ed ingiusta. e chi ti sta intorno, dopo un pò non saprà più cosa dire, perché la sua vita sarà andata avanti, ma la tua no, la tua è ferma.
non ho parole di conforto, non ho una ricetta, ma ho cari amici vedovi con cui mi confronto, luoghi in cui mi sento compresa, anche se poi ognuno cerca di sopravvivere a modo suo. c'è chi si immerge in qualche attività nuova, chi ha viaggiato a suo tempo per 2 mesi per strapparsi da una routine che non esisteva più. tutti portano dentro sè un dolore indicibile a distanza di anni. MA tutti sono andati avanti, sui gomiti come dico io.
tutti si sono inventati una nuova vita. perché la vita ad un certo punto ti chiama, ed urlerà più forte del dolore. ma, per arrivare a tutto ciò, è necessario passare tutte le fasi del tutto, che non è una mera lista di step come si trova scritto su tutti i testi di psicologia. sono veramente fasi di dolore che si alternano: dall'incredulità, all'essere arrabbiati con tutto il mondo, con Dio se ci credi, con tutti quelli che ti guardano e non capiscono. a domandarci perché non sia toccato a qualcun'altro. io ho odiato tutti, per lungo tempo.

per un anno ho dormito sul divano, a mò di cuccia, ho aspettato che lui tornasse, che mi facesse trovare una lunga mail in cui mi diceva come andare avanti nella mia vita senza di lui. pazzia pura, lo so. poi ho smesso di aspettare un segno, ho smesso di sognarlo, sempre sorridente tra l'altro. solo all'inizio me lo sognavo che soffriva e mi guardava incredulo che tanto dolore fosse capitato proprio a lui.

Ma, piano piano ricorderai i vs momenti belli, e purtroppo soffrirai anche di più. me lo dicevano, ma io non pensavo si potesse soffrire anche di più. se pensare a lei sofferente ti strazia, pensare a lei felice e sorridente, sarà anche peggio, purtroppo. MA questo ti aiuterà anche a sorridere in modo dolce su tutto il vs percorso insieme. io ad un certo punto ho iniziato a ridere e piangere quasi nello stesso momento. a sentire il suo forte amore ed allo stesso tempo il suo estremo dolore. respira, datti tempo, molto. questo periodo di lockdown per tutti, per noi è ancora peggio. restare chiusi in casa, nella casa vuota, è un dolore indicibile. ma, io vivo nella certezza che lui vorrebbe che io fossi felice, serena. non so quanto ci vorrà, ma so che lui fa il tifo per me. me lo ha detto appena saputa la diagnosi. vai avanti nella tua vita. peccato che non mi abbia dato anche un libretto di istruzioni, che è quello che tutti noi vorremmo, con i ns sensi di colpa perché siamo vivi, con i ns sensi di colpa se per 5 minuti ci dimentichiamo di loro, se per una notte dormiamo senza incubi e senza svegliarci piangendo.

scrivi qualcosa, per te, da condividere. circondati di persone che ti ascoltino. qui ci siamo. un abbraccio.
disim
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Re: Il mio angelo non c'è più

Messaggio da disim »

Cara Mimetta, ti ringrazio tantissimo dei consigli che mi hai dato, tutto quello che hai scritto lo rivedo nella mia vita, nelle mie giornate; il ricordo del mio Angelo che sorride mi strazia di più dei ricordi della malattia, e pensare che sorrideva sempre dalla mattina alla sera dondomi una felicità immensa.
Capisco che il tempo trascorso è ancora poco, ma il mio pensiero è " veramente tutte le persone ne vengono fuori?".... ho tanta paura che il dolore mi trasformi così tanto di non riuscire più a reagire, di non poter continuare la mia vita, non in egual modo di prima , ma almeno con un pizzico di piacere di vivere cosa che ad oggi non riesco nemmeno a concepire.
Per me c'è il sole o piove è la stessa cosa, ed inoltre mi sale tanta rabbia a sentire persone che si lamentano e bisticciano per inezie, pensando che altre sono sole a causa delle vere piaghe della vita.
Sicuramente dovrò rivolgermi a qualche specialista prima che la mia condizione diventi patologica, visto che ad oggi i sintomi che vedo ne fanno evidenziare la tendenza; sfortunatamente nella mia zona non ci sono dei centri AMA dedicati al lutto, inoltre il periodo non permetterebbe di frequentarlo ma potrò valutarne qualcuno on-line anche se, secondo me, non ha lo stesso effetto.
Una cosa però l'ho potuta appurare, che in questo forum ho trovato tante persone che hanno vissuto quello che sto vivendo io, e che mi capiscono e riescono nel loro modo a darmi un piccolo aiuto per poter arrivare al punto di vedere quello spiraglio in fondo a questo tunnel buio e doloroso.
Grazie di nuovo Mimetta, un abbraccio anche a te.

Angelo mio ti amo.....
Mimetta
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Re: Il mio angelo non c'è più

Messaggio da Mimetta »

"veramente tutte le persone ne vengono fuori?" buonasera disim,

credo che tutto dipende da noi, da come siamo. dipende dal lavoro che facciamo su noi stessi. io a parte andare in terapia, mi sono letta tutti i libri in circolazione su vedovi/e, scritti da chi ci è passato. mi sono vista tutti i forum sul lutto (alcuni assolutamente da non seguire), quello che dicono gli psi (a parte quando fanno pubblicità a se stessi dicendo che è assolutamente necessario andare in terapia). ho parlato con vedovi giovani, e più avanti con l'età. quelli che sono stati insieme tutta la vita, e quelli che l'avevano appena iniziata una vita insieme. è la mia deformazione professionale, analizzare i dati, come se il lutto fosse un modello econometrico. è la mia pazzia, il mio tarlo al cervello. è un modo, puerile, di vedere la cosa. raccolgo informazioni, grandi numeri, per analizzarli.

MA il dolore è per ognuno di noi una cosa diversa. come l'amore ha connotati differenti per ognuno di noi. dipende dal legame tra le persone. per alcuni è solo una presenza dentro casa, che di botto non c'è più.. per altri è il sale della vita, il sorriso tutte le mattine. un amico di Gaetano, con cui abbiamo fatto anticamera insieme mentre aspettavamo che i nostri amori facessero le chemio in simultanea, era triste si, ma non disperato. da anni dormiva in letti separati con la moglie. mi chiamava solo per sapere come mandare avanti la lavatrice, io che non mi facevo forse nemmeno la doccia. non so dirti se fosse solo una protezione, ma a 6 mesi dalla sua vedovanza, era perfettamente integrato in un nuovo giro di persone, che non lo facevano sentire solo, partecipava a seminari e via via dicendo. sua moglie era stata male per 3 anni, e la sua morte lo aveva paradossalmente sollevato da tanta fatica. lui è andato avanti, perché seguire sua moglie gli aveva tolto energia. mi diceva che si sentiva 10 anni di più, e che di botto si era sentito sollevato.
la mia dirimpettaia invece, vedova da più di 30 anni, parla del marito come se fosse morto 5 minuti fa. dà alla sua morte, la responsabilità totale del fatto che la sua vita si sia fermata. lei non si è rifatta una vita, ma non ha nemmeno fatto la madre per i suoi figli, che spesso si lamentavano con me del fatto che per lei fosse più importante il marito che non i figli. all' epoca non si era fatta aiutare.. e nascondere la cenere sotto il tappeto non aiuta.
e poi conosco una giovane donna che è rimasta vedova a nemmeno 30 anni, con una figlia di 4, che dopo un anno, passato a piangere ininterrottamente, ha trovato un nuovo amore, ha fatto un altro figlio ed è andata avanti. pur non avendo dimenticato il precedente amore di cui parla spesso.
c'è un pò di tutto, ma quello che ho capito, parlandone anche in terapia, è che dipende molto da come siamo fatti noi. un lungo periodo di morte apparente è assolutamente lecito. ma poi, come fiori che sbucano da sotto la neve, è umano trovare un motivo per andare avanti. in gran parte dipende da noi. e non sto parlando necessariamente di una nuova relazione, ma dell'amore per la vita.

"Per me c'è il sole o piove è la stessa cosa, ed inoltre mi sale tanta rabbia a sentire persone che si lamentano e bisticciano per inezie, pensando che altre sono sole a causa delle vere piaghe della vita."
io per un anno ho vissuto in metà casa. non sono mai andata in terrazzo, ho lasciato morire tutte le piante. mi sono vestita sempre di nero con gli stessi vestiti. nulla aveva importanza, e nessuno mi capiva. mi portavano al ristorante per farmi svagare, ma io non mi svagavo. non è che un piatto di maccheroni mi risolleva il morale. ma non mi capivano, esattamente come dici tu. le persone si lamentano per non poter andare al ristorante o a sciare.. pochi riescono veramente ad apprezzare quello che hanno, perché la vita cambia in un secondo.

io non sono uscita dal tunnel, ma vedo la porta in fondo al tunnel, che è buio. dopo 18 mesi sono ancora qui, a leggere e scrivere. è l'unico luogo in cui mi sento protetta, ed in cui posso dire ciò che penso, senza dover edulcorare nulla, anzi a volte drammatizzo anche. ma fa parte della terapia. buttare fuori, piangere, mangiare cioccolato e bere vino, come fa Mau zio. non lo faccio tutti i gg, ma lo faccio quando proprio non ce la faccio.
se ce la fai, guardati "After life" su netflix. io sono esattamente così. me lo riguardo a distanza di mesi per capire quanto sono andata avanti. è molto pesante, ma è assolutamente come mi sento io. lui dice ad un certo punto: "tutti mi dicono di fare da solo le stesse cose che facevo con lei, mentre non capiscono che io non vorrei fare nulla, ma farlo con lei." questo è il punto, e se non ci sei passato non lo sai.

un grande abbraccio, Mimetta
disim
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Re: Il mio angelo non c'è più

Messaggio da disim »

Grazie di nuovo per le belle parole che hai scritto Mimetta, so che ancora è molto presto per vedere la " porta" infondo a questo tunnel, visto che la strada per ognuno di noi è differente.
Spero che piano piano, il dolore si diradi dentro di me come una nebbia si dirada scaldata dai raggi del sole, per riuscire a vedere quella sperata porta che dovrebbe darmi la speranza di continuare a vivere.
Ti ringrazio dei consigli sul film da vedere, cercherò di vederlo, e spero che tu possa uscire dal tunnel molto presto per riuscire ad apprezzare la vita al meglio.
Un abbraccio disim.

Angelo mio ti amo.....
disim
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Re: Il mio angelo non c'è più

Messaggio da disim »

Angelo mio sono passati sette mesi da quando sei volata in cielo.
Io mi sento completamente finito, i ricordi dei momenti passati insieme, alimentano la mia frustrazione perché mi rendono cosciente che non potrò più passare la vita con te.
Da quel giorno il tempo si è fermato, la mia vita non riesce ad andare avanti, benché provi a sforzarmi la mente rimane congelata al momento che tra le mie braccia hai fatto l'ultimo respiro.
Non mi do pace, fino all'ultimo giorno non ho mai creduto di perderti perché mi ero ripromesso di salvarti la vita a tutti i costi.
So che vorresti che io reagissi, ma senza le tue parole, i tuoi consigli mi sono perso nell'abisso del dolore.
Quando eravamo in ospedale tu mi stavi dicendo "... se dovesse succedere, tu devi...." ed io ti ho fermato perche non volevo credere ad un evento del genere e ti dissi "... non lo dire, tu guarirai come sempre..." ; ora sono sicuro che quei consigli che mi stavi dando in quel momento mi avrebbero aiutato ad affrontare la vita oggi, come hai sempre fatto nei 23 anni che siamo stati insieme.
Non so cosa mi avresti detto in quel momento, ma so che senza di te non riesco ad andare avanti.
Perdonami se, questa volta, non trovo più la forza per rialzare la testa dilaniata da sofferenza e dolore.

Angelo mio ti amo....
Mimetta
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Re: Il mio angelo non c'è più

Messaggio da Mimetta »

disim, anima addolorata, dolente tra i dolenti..

a me Gaetano ha detto solo: "sono sicuro che tu ti rifarai una vita quando sarò morto.." ed io non sono una ragazzina..

io ho smesso di aspettare lettere da lui con i dettagli, MA quando non so cosa fare.. ascolto.. e lui mi dice cosa fare. non sono pazza. è che se condivi la stessa visione della vita, se ti fermi un attimo e ti ascolti, sentirai che lei ti dice cosa fare. tu la conosci bene, sai cosa ti direbbe. io me lo sento sempre vicino, mi sento meno sola di tanti altri. lui c'è sempre, mi guida in qualche modo. è mattina, sono lucida, oggi è una bella giornata e c'è anche il sole, non sono matta. ma lui mi guida. sui grandi temi, la pensavamo alla stessa maniera. so cosa vorrebbe per me. per me, ripeto. per i morti non si può più fare nulla, se non brindare alla loro memoria.

non ti crucciare per ciò che non hai potuto ascoltare, è umano. ma ascoltati, e sentirai che lei ti dice cosa fare.

a me dice sempre: sciagurata goditela!! smettila di piangere e sorridi, perché io ho amato il tuo sorriso. portami con te in qualche bel posto, pensami e continua ad amarmi, racconta di me e di quante risate ci siamo fatti. ma se mi ami smetti di piangere. vivi..

ascoltati bene, sentirai qualcosa di molto simile. apposta di avevo detto di vedere After life: lei gli lascia le istruzioni per la sua vita futura, e lo voleva felice!!!
ma piangere è lecito, umano e serve. respira. rallenta. non fare nulla se non sai che fare. ma butta fuori, come dico sempre.

un tenero abbraccio, Mimetta
mau zio
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Re: Il mio angelo non c'è più

Messaggio da mau zio »

Ciao Disim, ciao Mimetta,
Come ho scritto anche qui,
anche io avverto delle " indicazioni "
che non saprei, razionalmente, spiegare,
ma distintamente percepite.
Va detto, che non era infrequente che iniziassimo il discorso insieme e sullo stesso tema,
senza alcuna premessa, quindi c'era tanta sintonia....... Evidentemente qualcosa è restato....
Suggestioni ?? Forse, ma a me fanno tanto bene.
E mi sento decisamente meglio, anche grazie ad alcune Terapie che sto seguendo....
Noi DOBBIAMO continuare a vivere, lo dobbiamo a loro, ognuno di noi per i propri motivi, ma lo dobbiamo anche alla vita, ogni giorno sorge il sole, e tutte le sere tramonti stupendi.....
Non ti abbattere, Daje, M.
disim
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Re: Il mio angelo non c'è più

Messaggio da disim »

Grazie tanto Mimetta, le tue parole mi danno la forza di provare a vedere al di là del dolore anche se quei momenti sono rarissimi.
So che anche lei mi avrebbe detto di reagire, di continuare a vivere, di ritornare a sorridere alla vita come lei faceva tutti i giorni, ma ancora queste cose non riesco nemmeno a pensarle.
Spero che, come dicono in tanti, il tempo mi faccia vedere la vita in modo leggermente più luminoso rispetto al buio che vedo adesso, e che riesca a sentire il mio Angelo dentro di me che mi guida per il tempo che mi resta di questo viaggio così doloroso.
Ti ringrazio tanto dei calorosi consigli, un grande abbraccio.

Angelo mio ti amo .....
disim
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Re: Il mio angelo non c'è più

Messaggio da disim »

Grazie mau zio; a volte mi capita di fare delle scelte dettate da un pensiero interiore che non so neanche da dove viene, mi piacerebbe pensare che è il mio Angelo a dettare queste scelte, ma la mia anima ora come ora è spoglia, affranta, dilaniata e non riesce a vedere la vera sorgente di tali decisioni.
Spero di riuscire a trovare un Po di pace per poter capire ed accogliere la fonte di tale forza con spirito di speranza e di fiducia nel futuro, per poter sentire dentro di me la presenza del mio Angelo.
Un grazie di nuovo mau zio.

Angelo mio ti amo.....
 


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