La mia amata mamma non c'è più

In questa stanza è possibile dare parola a ciò che si vive come paziente, familiare, amico, condividendo la propria esperienza ed esprimendo le proprie emozioni in un clima di accoglienza, fiducia e rispetto.
Stellina84
Membro
Messaggi: 39
Iscritto il: dom 4 apr 2021, 22:37

Re: La mia amata mamma non c'è più

Messaggio da Stellina84 »

Rileggevo i tuoi messaggi precedenti.
Una volta mio figlio mi ha chiesto chi fosse la mia migliore amica e io le ho risposto "nonna Miranda", che sarebbe stata mia mamma. Quanto mi manca parlare con lei. Ogni volta che succede qualcosa la prima cosa che mi viene pensata è "adesso lo racconto a mamma", invece non posso raccontarlo a nessuno. Pensa io non riesco neanche ad usarle le sue cose, per la paura che si rovinino e che poi mi tocca buttarle
Sei sempre li, a un millimetro di cuore
Lila87
Membro
Messaggi: 17
Iscritto il: mer 20 ott 2021, 16:03

Re: La mia amata mamma non c'è più

Messaggio da Lila87 »

Ti capisco benissimo Stellina, sai quante volte in questi mesi mi è successa la stessa cosa, ogni volta che ho bisogno di raccontare qualcosa penso che non posso raccontarlo a mamma e mi viene un magone fortissimo. Non so se avete presente la soap "Una mamma per amica" ecco noi avevamo un rapporto di quel tipo difficile anche da spiegare a parole.
Spesso penso a se e quado mi sposerò o se e quando avrò un bimbo e che lei non ci sarà e allora il dolore e la tristezza mi assalgono. Ma so che lei non vorrebbe vedermi così e quindi mi faccio forza e provo a pensare alle cose positive che ho per andare avanti.
Iosono
Membro
Messaggi: 21
Iscritto il: sab 12 feb 2022, 14:39

Re: La mia amata mamma non c'è più

Messaggio da Iosono »

Lila87 ha scritto: gio 4 nov 2021, 10:28 Buongiorno a tutti, ho trovato il coraggio di scrivere sul forum e raccontare la mia esperienza, anche per avere un po di supporto da tutti voi che purtroppo avete vissuto e vivono questo tremende esperienze, direttamente e non. Ho 35 anni e all'età di 15 anni ho perso mia papà per un brutto male al cervello. Da allora ho vissuto con mia mamma, lei era tutto per me la mia forza, la mia migliore amica, il mio tutto. A luglio di quest'anno viene ricoverata per un versamento al pericardio e da lì inizia l'incubo. Dalla tac risulta un adenocarcinoma con metastasi un po ovunque. Devo premettere che io ho scoperto tutta la verità sulla sua malattia solamente dopo, perché lei ha voluto proteggermi fino all'ultimo. Dopo quasi 3 settimane viene dimessa e prima di iniziare la terapia sta relativamente bene fa la spesa, va dal suo fioraio preferito, si occupa della casa. Poi ad inizi ottobre fa il primo ciclo di terapia ma dopo circa 10 giorni comincia a non stare bene, cammina sempre peggio, mangia poco, ha malessere generale fino a una settimana fa quando la situazione degenera si sente male e purtroppo viene a mancare. Lei non ha voluto far sapere della malattia a nessuno e anche io solo dopo ho scoperto che aveva sentito vari primari che le avevano detto che purtroppo c'era poco da fare. Io non mi capacito di come tutto sia finito così in poco tempo, mi sveglio la mattina e vado a a dormire la sera con le lacrime agli occhi, l'unica cosa che un poco mi rincuora è che è stata relativamente bene fino alla fine a casa con me.
Per il poco o nulla che vale ti sono virtualmente vicino, è molto facile empatizzare con le tue parole.
Non so se qualcuno si è già espresso in questi termini, non ho letto tutte le pagine della discussione, però il fatto che tua mamma sia stata relativamente bene fino alla fine (e a casa con te per di più) è una specie di tesoro che non devi mai dare per scontato.
Con mio padre fu lo stesso, lo riportammo a casa consapevoli del sacrificio a cui ci saremmo sottoposti (era praticamente immobilizzato a letto), ma felicissimi di dargli la relativa serenità che meritava fino alla fine.
Però conosco storie tremende, di gente che è morta sola in una brandina all'ospedale o tra forti dolori.
Fosse stato il contrario credo ce ne saremmo fatti un cruccio fino alla fine, quindi pur nella disgrazia ho sempre ringraziato il caso o il destino della sorte di mio padre. In qualche modo è stato "bello", è stata anche un'occasione per stringerci tutti come famiglia intorno a lui e "riconoscerci".
Un abbraccio
 


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