fidanzata

In questa stanza è possibile dare parola a ciò che si vive come paziente, familiare, amico, condividendo la propria esperienza ed esprimendo le proprie emozioni in un clima di accoglienza, fiducia e rispetto.
paola85
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Iscritto il: dom 18 mar 2012, 11:53

Messaggio da paola85 »

@ Crinick, come stai? Sono contenta di leggere che la terapia proceda bene. Riguardo al tuo sogno, l'inconscio certamente lavora e cerca di prepararti a diversi scenari... per quanto mi concerne, ascolto sempre i miei sogni... anche perché ho imparato che quelli che faccio io sulla morte sono sempre premonitori, e hanno uno scopo... non so se presti attenzione ai tuoi sogni solitamente, ma il tuo potrebbe essere un invito a parlare a Mirko... (non sto pensando al suo funerale ovviamente ora, e non mi riferisco ancora alla discussione sul dire o no la diagnosi e la prognosi)... ma semplicemente comunicargli, dirgli ciò che avresti scritto nella lettera... mi immagino che si tratti di espressioni di affetto, dei tuoi sentimenti, che gli farebbero sicuramente piacere ascoltare.
@ Camaluda, Betulla – Non conosco le vostre storie, ma i vostri scritti mi hanno molto toccata. Sono degli argomenti che trovo sacri e intimi. Ci si capisce. Camaluda, sarei molto felice se mi dicessi che letture hai fatto. Alcuni libri mi avevano enormemente aiutata durante la malattia di mio papà, e mi nutrono ancora molto. Non so quale sia la rappresentazione della morte che ti sia formata Camaluda, ma io sono convinta che nell’oltre dove si trova tuo marito, lui non te ne voglia assolutamente. Hai certamente dato il massimo che potevi e fatto del tuo meglio per accompagnarlo, con le condizioni che c’erano in quel momento, con il vortice di sentimenti ed emozioni che descrivi, con il dialogo che c’era tra voi e che c’era già prima della malattia, con le vostre rispettive conoscenze o idee rispetto all’altra dimensione, con tutto il bagaglio delle vostre rispettive persone, la vita che avevate vissuto… lui ora è ‘immerso’, e sa. Quindi anche tu, non volerne a te stessa, non pretendere da te stessa più di quello che potevi dare. La prossima volta che la morte di un tuo caro si avvicinerà (non penso al cancro e non intendo portare sfortuna), ti comporterai con un’altra consapevolezza e va bene così. Penso che le loro paure alle soglie della morte siano molto complesse, è difficile determinarle, sono stati scritti molti capitoli sull’argomento, ‘loro’ sono molto diversi… ieri ho chiesto al mio compagno quali fossero le paure della sua infanzia, è stato bello ascoltarlo… l’ho conosciuto meglio… mi ha detto che al suo funerale vorrà musica allegra, da ballare… lui adora ballare ☺ … e poi dopo un attimo mi ha detto ‘Voglio vivere!, voglio stare con te, voglio veder crescere i bambini’. Quello che scrivi tu, Betulla ☺ È come se l’io fosse dissociato, una parte sa che sta morendo, l’altra invece dice che la morte non esiste. È un meccanismo incredibile. Betulla credo che la tua amica abbia ragione; sto rileggendo un libretto di M. e Hennezel e J.-Y. Leloup e te ne cito una frase «Quando un ammalato ha perso ogni speranza e sente che il momento della morte si sta avvicinando, è il momento in cui ha più bisogno di calma, di una presenza silenziosa e qualche volta immersa nella preghiera, una presenza che non lo leghi, che non lo reprima e che lo lasci libero di andarsene». Penso che alcune persone muoiano sole (dopo magari una lunga veglia da parte di un caro), oppure non appena si allontana una persona dal suo capezzale e un’altra le dà il cambio, proprio perché la solitudine o la nuova presenza concedano loro questa libertà di andarsene.

Vi abbraccio. È stato un parto, scrivere oggi. Sono argomenti così densi e allo stesso tempo semplici. La cucina mi chiama! Un caro saluto anche a Monny, Linetta e Mariasole.

luglio 64
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Iscritto il: gio 21 giu 2012, 1:54

Messaggio da luglio 64 »

Per Paola 85, ti ho inviato un messaggio personale.

linetta
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Iscritto il: mar 15 mag 2012, 23:41

Messaggio da linetta »

Quando il mio Dani se n'è andato nella stanza non c'era nessuno con lui, si erano allontanati per poco.. Questa cosa mi fa sempre soffrire e mi riempie di sensi di colpa che ora lo so non servono a nulla... Spero Paola, che sia come dici tu.. Un abbraccio

camaluda
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Iscritto il: mar 22 nov 2011, 2:58

Messaggio da camaluda »

..”Mi viene in mente quella bellissima storia scritta da un anonimo brasiliano < Ho sognato di camminare in riva al mare con il Signore e rivedevo sullo schermo del cielo tutti i giorni della mia vita passata. E per ogni giorno trascorso apparivano sulla sabbia due file di orme: le mie e quelle del Signore.

Ma in alcuni tratti ho visto una sola orma, proprio nei giorni più difficili della mia vita. Allora ho detto:”Signore, io ho scelto di vivere con te e tu mi hai promesso che saresti stato sempre con me. Perché mi hai lasciato solo proprio nei momenti più difficili?” E lui mi ha risposto:”Figlio mio, tu lo sai che ti amo e non ti ho abbandonato mai. I giorni nei quali c'è soltanto un'orma sulla sabbia sono proprio quelli in cui tu avevi più bisogno del mio aiuto ed io ti ho preso in braccio”>.

Tratto dal libro Dove va l'anima dopo la morte di Cesare Boni

paola85
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Iscritto il: dom 18 mar 2012, 11:53

Messaggio da paola85 »

ciao camaluda! come stai? :-) leggo sempre più libri alla volta e quello di cesare boni che menzioni è uno di quelli che sto per finire :-) un caro saluto.

camaluda
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Iscritto il: mar 22 nov 2011, 2:58

Messaggio da camaluda »

Vorrei condividere con voi riportando quanto ho letto:

"...Eloquente metafora per intuire cosa accade per il buddista quando un essere vivente muore, si può avere paragonando l'intero universo fisico/non fisico ad un mare: l’onda che si vede in superficie è semplicemente il prodotto dell’energia di un movimento ondoso invisibile che esiste nelle profondità dello stesso, quindi l’onda, il movimento, “visibile” deriva da un’onda, un movimento, “invisibile”. L'energia cinetica che ha generato l’onda visibile, dopo un certo tempo, si dissolverà e così l’onda visibile si mescolerà nuovamente alle profonde onde invisibili dell’oceano. Al momento della morte, la vita non si dirige fisicamente in nessun luogo, poiché è già parte dell’universo/mare. Sebbene la nostra forma fisica muoia e la nostra coscienza legata al corpo venga meno, l’entità della nostra vita continua ad esistere nella vita eterna dell’universo/mare da dove deriva e da dove è nata, proprio come il moto ondoso prosegue, invisibile, nell’oceano, quando un'onda scompare dalla sua superficie".

paola85
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Iscritto il: dom 18 mar 2012, 11:53

Messaggio da paola85 »

@ Che bella immagine Camaluda. La condivido pienamente. Perfetta.

@ Luglio64, ho risposto al tuo messaggio personale.

Buona domenica a tutti!

Monny
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Iscritto il: gio 12 lug 2012, 2:07

Messaggio da Monny »

@Crinick e' da un po' che non ti sento sul forum,spero che Mirko stia meglio!!E tu?Spero che tu possa rispondermi anche con un messaggio privato se vuoi!!Mando un grande abbraccio a te e Mirko!!

Monny
Membro
Messaggi: 161
Iscritto il: gio 12 lug 2012, 2:07

Messaggio da Monny »

@Crinick,e' tanto che non scrivi,come stai?E Mirko?Ti prego se leggi il forum facci sapere!!Un grande abbraccio!!!

Monny

peste
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Iscritto il: gio 27 set 2012, 23:11

Messaggio da peste »

Ciao a tutte, sono nuova.Leggervi mi ha dato una grande forza. La mia storia è molto simile alla vostra, ho un fidanzato che lotta contro la morte...l'unica differenza è che i vostri figli,compagni, mariti, genitori combattono contro un tumore(io 3 anni fa ho perso il mio adorato papà per questo male), oggi il mio fidanzato combatte contro il suo CUORE. Scusatemi, sono un'intrusa in questo sito, ma ritengo che il dolore sia lo stesso. Io non sono una che si apre facilemte, ma in questo periodo, anche se ci sono tante persone che mi stanno vicine mi sento sola....vorrei urlare, piangere, invece mi dimostro semprer allegra e forte..ma non lo sono.

A volte,quando sono sola, improvvisamente mi ritrovo a piangere a piangere, anche quando sono a lavoro dietro un computer e nessuno mi può vedere.

Penso che a volte la vita sia davvero ingiusta, dopo mio padre ho paura di poter perdere l'altro uomo importante della mia vita.

Ora è in ospedale, in attesa di un cuore, mentre le sue condizioni peggiorano. Lui solo tre giorni fa ha saputo la verità e cioè che l'unica possibilità è un cuore nuovo...io la sapevo già da qualche giorno, ma...aspettavo che glielo dicessero i medici.

E' stato difficile ascoltarlo mentre lui faceva progetti per il futuro perchè pensava che sarebbe uscito presto, mentre io in cuor mio sapevo che non sarebbe stato così.

Ora lui è demoralizzato, peggiora e non si sa quando un cuore novo arriverà.

Scusatemi per il mio sfogo, solo che non riesco a farlo con chi mi sta accanto.

Spero con tutto il cuore che la situazione di CRINICk sia migliorata, forse anche perchè fortunatamente i genitori del mio fidanzato mi trattano come una figlia e mi fanno partecipe di ogni cosa, e anche vero che noi stiamo assieme da 8 anni. A volte anch'io mi sento messa da parte da sua madre, ma la capisco, per lei deve essere un dolore assoluto, penso non ci sia niente di peggio, e quindi capisco che dentro il suo cuore e la sua mente si sviluppa quel pensiero che solo lei può essere di aiuto al figlio. Spero che tutte le situazioni di tutte le bellissime persone che scrivono in questo forum si sistemino.

Un abbraccio virtuale a tutti, e ..grazie per esserci!!!!!

 


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