Ciao Giovanni, io capisco bene il tuo dolore, il tuo vuoto, il grande disorientamento. .. è ciò che provo io. Ho perso mio marito undici mesi fa e con lui tutti i progetti, tutti i sogni. ..ho perso anche me stessa... e ogni giorno è uno sforzo immane per ricominciare. Provo a non farmi logorare dalla rabbia e dalla paura..... è difficile ma guardo indietro e mi accorgo che sono rimasta in piedi nonostante tutto in questi undici mesi. A 33 anni non posso, non voglio lasciarmi scivolare nel baratro che mi ha inghiottita. Spero che oggi tu sia un po più sereno e che, come me, provi a rialzarti. ..io sto ancora elaborando il dolore e cerco di interiorizzare il sentimento profondo per lui, confido nella capacità e possibilità di poter conservare il suo ricordo e il suo amore in modo tale da non farmi più così male! solo chi vive e ha vissuto la stessa tragedia di vita può capire!
Un saluto

Rieccomi a scrivere dopo un anno...... Ormai sono quasi due anni che lei non c'è più. Sto sperimentando diverse sensazioni, anche se non mi riconosco nelle fasi di un lutto così come le descrivono gli psicologi. Ho paura di dimenticarla, anche se quando i ricordi riaffiorano (quasi ogni giorno) ultimamente sono spesso ricordi felici, di quando stavamo bene insieme. A volte però provo una gran pena ricordandola sofferente in ospedale, e di nuovo sensi di colpa, e quella terribile sensazione di impotenza. Non so se è un normale decorso il mio, so solo che la sofferenza, anche se a volte si attenua, non passa... è come se si trasformasse, lentamente, in qualcos'altro che non so descrivere, ma è lì ... vorrei che avessimo potuto avere un'altra possibilità amore mio

Ciao Giovanni... le tue parole sono toccanti. Sto vivendo l'incubo cancro per via di mio fratello e so di cosa parli quando usi la parola sofferenza. Noi siamo in apnea da novembre e le cose vanno sempre peggio... spesso cerco di immaginare cosa vive la moglie che oltretutto soffre di depressione... penso, ma se io sto così male come starà lei? Cosa significa perdere il compagno o la compagna della vita? E soprattutto come si fa ad accettare tanto dolore, Tanta sofferenza... vivo nell'angoscia più tetra e purtroppo mi ritrovo spesso a desiderare che finisca tutto al più presto, lo desidero soprattutto per lui perchè sono terrorizzata di vederlo soffrire ancora di più... Ti capisco Giovanni e ti sono vicina.

Mi dispiace Carolina ..... mi dispiace da morire. Non so cosa vuol dire perdere un fratello ma perdere la persona che pensavi sarebbe stata al tuo fianco e che speravi (egoisticamente) ti avrebbe tenuto serenamente la mano sul tuo letto di morte, dopo una lunghissima vita insieme....bè è...devastante. Stringetevi tutti insieme, stringetevi a tua cognata ..... ti voglio bene

Ciao che belle le parole di Erika76, come ti ammiro! Io ho perso il mio dolce Antonio un anno e quello che dici sembra impossibile possa accadere anche a me. Io vivo ancora nella mia bolla non parlo quasi con nessuno non mi va di sfogarmi con i "normali " tanto non capirebbero non mi piacciono i loro sguardi pieni di commiserazione e allo stesso tempo di una sorta di stima o non so cosa ma è come se essendo sempre curata dessi l'impressione di una grande sicurezza perché ora che il mio Antonio non c'è è come se io fossi sempre con lui più di prima. Ma mi manca la voce, i suoi occhi verdi, mi manca di non poterlo guardare mio marito mi amava molto e ora anche se adoro i nostri figli per me è solo sopravvivenza. Grazie dell'ascolto e facciamoci coraggio
Solotu

Solotu mi fai stare male... mi addolora leggerti così ferita... non lo so cosa si prova a perdere la persona amata e il compagno di vita ma le tue parole e quelle di Giovanni danno esattamente l'idea di quanta sofferenza possa esserci. Vi abbraccio forte... altro non posso fare.

Al lavoro.....e non riesco a far nulla, a pensare, a concentrarmi.....invece di lavorare metto una musica dolce in sottofondo e clicco sulle sue foto in sequenza. Piango in silenzio, e non mi importa se i colleghi mi vedono .... mi sento come un bambino capriccioso che rivuole indietro il giochino che si è rotto e piange disperato. Ma che vita è quando una parte di te se ne è andata ... ?

È proprio così Giovanni anzi tu almeno non ti fai problemi a piangere di fronte ai colleghi. Io invece sono piena di rabbia e di dolore ma non voglio sfogarmi con loro. Il mio è un ambiente pieno di pettegolezzi e non voglio la loro pena tanto poi sei sempre solo a vivere le tragedie. Anche gli amici all'inizio ci sono poi neanche me lo nominano più mio marito. La gente non sa approcciarsi al dolore ne ha paura. Comunque caro Giovanni quando si perdono persone così importanti è come se morissimo anche noi. Ti sono vicina perché anche io ho perso mio marito un anno fa e la mia vita è finita

Anche sfogarsi serve a poco credimi.... In due anni ho pianto, ho urlato fino a perdere la voce, ho spaccato oggetti in casa, ho desiderato di mettermi a fare a botte con qualcuno in mezzo alla strada sebbene non ne sia minimamente capace, ho bestemmiato nei modi più volgari anche se non sono per nulla convinto di essere credente. A volte arrivo a pensare che sarebbe giusto che morissero delle persone solo perché le vedo fumare e penso che la mia ciccia non fumava, non beveva ed era attenta a tutto ciò che poteva farle male. E tuttavia anche dopo questi sfoghi non sto meglio, per niente. Hanno un bel dire sull' elaborazione del lutto, secondo me una cosa simile non si accetta. È un'onda che a volte ti dà un po' di tregua ma si allontana solo per prendere la rincorsa e colpirti più forte.

Giovanni vorrei abbracciarti forte e provare a consolarti ma penso non ci sia niente che possa farti star meglio in questo momento... Non riesco a trovare nessun argomento che non sia di una banalità disarmante... Credo solo che tu debba trovare la forza per reagire e non buttare via la tua vita... Fallo per lei, per il vostro amore e soprattutto per te stesso! Ti abbraccio, sei un grande uomo!