pianto

In questa stanza è possibile dare parola a ciò che si vive come paziente, familiare, amico, condividendo la propria esperienza ed esprimendo le proprie emozioni in un clima di accoglienza, fiducia e rispetto.
benedicta
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Messaggio da benedicta »

erika...come è possibile che ogni volta che ti leggo piango? Sei talmente saggia in quello che dici...sei in grado di vedere uno spiraglio di luce nei momenti più cupi. Sei una grande donna erika ed io la forza la vorrei trovare in me stessa...hai ragione quando dici che pensare che il peggio possa succedere, paradossalmente ci libera...ci libera dalle "ansie da prestazione"...inoltre mi sento tanto in colpa!!!Si mi sento in colpa perchè penso sempre che il mio dolore sia più grande di quello degli altri perchè mi convinco che la perdita della propria madre sia tra le più insuperabili...quanto mi sento cattiva!!!Perdonatemi ragazzi se posso offendervi con le mie parole ma sono disperata...scusatemi vi prego!

eli75
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Messaggio da eli75 »

Benedicta perchè??Ascoltami il legame che si ha con i propri cari dipende molto dal tipo di persone e non è per tutti uguale.Non esiste un misuratore del dolore!!!è normale che tu senta di non riuscire a superare ma perchè ora sei fragile.ma nessuno pensa che tu sia cattiva!!!nessuno

MaraLi
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Messaggio da MaraLi »

Benedicta, non devi scusarti, la perdita di una mamma è una delle cose più atroci in effetti perchè, è il filo conduttore di tutta la nostra esistenza. Colei che ci ha permesso di venire al mondo e di essere qui, colei che ci ha cresciute e fatte diventare ciò che siamo, coloro che ci hanno sempre accolte, nel bene e nel male, consolandoci e insegnandoci a vedere la luce oltre il buio. Tutto era possibile perchè lei c'era. Spesso è stata la nostra prima amica, la confidente durante i periodi dell'adolescenza nei quali abbiamo dovuto vincere molti dubbi e crescere nostro malgrado. Ed è l'unica che avrebbe messo da parte qualunque cosa per accorrere in nostro soccorso. E chiaro che perdere tutto questo, sconvolge e spaventa. Ci si chiede cosa ne sarà adesso di noi. Sappiamo che non potremo più contare sul suo appoggio certo e non sappiamo cosa aspettarci dal domani. Non sei cattiva... solo umana...

MaraLi
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Messaggio da MaraLi »

Benedicta, non devi scusarti, la perdita di una mamma è una delle cose più atroci in effetti perchè, è il filo conduttore di tutta la nostra esistenza. Colei che ci ha permesso di venire al mondo e di essere qui, colei che ci ha cresciute e fatte diventare ciò che siamo, coloro che ci hanno sempre accolte, nel bene e nel male, consolandoci e insegnandoci a vedere la luce oltre il buio. Tutto era possibile perchè lei c'era. Spesso è stata la nostra prima amica, la confidente durante i periodi dell'adolescenza nei quali abbiamo dovuto vincere molti dubbi e crescere nostro malgrado. Ed è l'unica che avrebbe messo da parte qualunque cosa per accorrere in nostro soccorso. E chiaro che perdere tutto questo, sconvolge e spaventa. Ci si chiede cosa ne sarà adesso di noi. Sappiamo che non potremo più contare sul suo appoggio certo e non sappiamo cosa aspettarci dal domani. Non sei cattiva... solo umana...

Erika76
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Messaggio da Erika76 »

Bene,

non sono saggia, cerco di sola di sopravvivere al mio grande enorme amore per poi poter ricominciare a vivere... Forse te l'avevo già detto, ma non credo che il dolore si misuri in funzione del grado di parentela.

Per tu tua madre è tutto e per me lo era Dani. Non che non amassi mia madre, anzi, se non ci fosse sarebbe un disastro. Ma io vivevo con Dani, mi svegliavo e mi addormentavo con lui, parlavo con lui... le stesse cose che tu facevi con la tua mamma.

Il fatto è che io Dani non l'ho perso il 10 luglio, l'ho perso circa un anno fa. Non dormivamo più insieme perché non riusciva a fare le scale, non parlavamo quasi più perché stava male o dormiva... Il 10 luglio, per assurdo, l'ho sentito più vicino perché finalmente si era alzato da quel divano ed era ovunque, nel letto, al lavoro, in macchina...Non sono tranquilla e non ho trovato la pace dei sensi. Sto male perché lo vorrei qui, ma non così, non com'era... rivederlo qui bloccato sul divano, in attesa che qualcuno lo accompagnasse in bagno per fumare una sigaretta, lui che era una bomba di vita, lui che se stava bene montava lampade, mobili, voleva uscire e divertirsi. No quello non era lui e quella che vedi non è la tua mamma, ma solo la versione corrotta dal cancro di chi amiamo.

Siamo talmente abituati a vederli star male che riusciamo a ricordarli e immaginarli solo così, ma prima non era così.

La malattia è tremenda, ma quello che è veramente ingiusto è il decadimento fisico a cui porta, quello sì che mi fa inkazzare come una belva.

Tu ci sei, sei viva, puoi progettare, costruire e anche se adesso ti sembra che nulla abbia un senso, ti posso dire che piano piano i tasselli del puzzle si sposteranno per restituirti una nuova immagine della mia vita. Una vita che non sarà mai uguale a prima. Noi vorremmo la vita di prima, ma non possiamo averla, però possiamo averne una diversa, magari anche migliore che ne sappiamo?

Spera, sogna e cerca il tuo perché, io ci sto provando e continuerò a provarci perché questo mi ha insegnato Dani.

rigoletto
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Messaggio da rigoletto »

...cara, a volte le persone non vogliono soffrire e bypassano totalmente la realtà... chi ti sta vicino e nel contempo così lontano in fondo crede che tu te la caverai in un modo o in un altro... ed è questo il male di tante situazioni familiari, ma non voglio andare oltre, sarebbe necessario proteggerti da questi ulteriori attacchi che esulano dal tuo problema centrale che paradossalmente non è tua madre ma sei tu presa così in stretto modo da tutta una serie di avvenimenti, incombenze necessità e priorità: madre, marito e figlio... a volte sembra non esserci nessuna pietà per chi si dedica alla regia di questa sorta di documentario che è un susseguirsi di vita vegetale e animale condita con tanta pochezza filosofica riferendomi a terzi e così tanta partecipazione spirituale per parte tua... ripeto, sei una roccia. non sto qui ad elencarti gli innumerevoli fattori che probabilmente ti hanno portato ad essere l'angelo di tua madre, come la casa, la famiglia che tuo fratello ancora non ha... quelle solide radici che ti escono dalle piante dei piedi per il solo fatto che sei a capo di un'istituzione oligarchica chiamata famiglia... tu vieni qua, e lascia tutto fuori... come vedi c'è chi ti capisci e sono coloro ai quali tu dai paradossalmente energia forza e vigore...pier

benedicta
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Messaggio da benedicta »

grazie mara...era proprio quello che volevo sentirmi dire...oggi più che mai mi sento come te...figlia unica...questo mi provoca tanto dolore. Mara io con mamma ho un rapporto speciale. Lei è stata sempre tutto per me, la donna comprensiva ma anche autorevole, in grado di comprendermi ma anche di mettermi con decisione sulla retta via. Le ho confidato da sempre tutti i miei problemi e le mie gioie e mi è sempre bastata una sua parola per sentirmi risollevata e per guardare con gioia il mondo. Lei sa tutto di me, anche le cose più intime e sono convinta di non riuscire a fare a meno di nulla che faccia parte della mia mamma. Mara dimmi, si sopravvive dopo la perdita della propria madre e di un rapporto così speciale? Vi prego chi si rivede in queste parole può aiutarmi????

MaraLi
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Messaggio da MaraLi »

Piccola, mi fai una domanda difficile sai? Si sopravvive, si... Purtroppo o per fortuna, la vita è programmata proprio per superare anche queste prove che sembrano insuperabili. E' difficile, non te lo nego, però ad un certo punto ti rendi conto di vivere come lei. Non capire male ma finchè abiamo a fianco la persona che amiamo, spesso ci scontriamo con le sue idee. Quando quella persona viene a mancare, ci accorgiamo, spesso, di aver preso molto del suo essere. Atteggiamenti simili, modi di pensare, idee, persino modi di dire. Io credo che siano loro, che sia anche questo un modo per stare vicino a noi. Ci saranno momenti in cui ti sembrerà di non potercela fare ma devi tenere duro perchè tu sei almeno per metà, il risultato della sua impronta su di te e questo vuol dire che quello che riuscirai a superare sarà anche quello che lei ti ha insegnato a superare. Spero di essermi spiegata bene. Non voglio dilungarmi perchè su questo tema potrei scrivere un romanzo ma voglio solo che tu rifletta su queste cose...

benedicta
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Messaggio da benedicta »

Si...vivrò per lei e attraverso di lei, è molto chiaro da quello che scrivi che si sopravvive...non si vive...grazie...

MaraLi
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Messaggio da MaraLi »

Mi hai fatta ricordare alcuni aneddoti di quel duro periodo sai. Era appena mancata mia mamma ed io ero sola con la bambina di nemmeno un anno. Non ero sposata. A quel lutto è seguito un periodo di crisi sul lavoro e le bollette continuavano ad aumentare. Io dopo la sua morte non avevo ancora pianto. Non riuscivo, era più forte di me. Quel pomeriggio arrivai a casa dal lavoro più demoraliazzata del solito. Non so cosa mi prese ma, di colpo scaraventai il posacenere contro il muro della cucina. Fu un attimo, non me ne accorsi nemmeno e poi cominciai a piangere come una forsennata. I singhiozzi mi scuotevano addirittura tutto il corpo e presa da una strana rabbia urlai: "Mamma, aiutami, per favore. Non lo vedi che qui va tutto a p....?"

Poi mi calmai e non pensai più all'accaduto.

Il pomeriggio seguente, tornando da lavoro, trovai nella buca delle lettere una bolletta della luce... a credito di quasi 150 mila lire, oltre alle bollette che erano in arretrato. Piansi commossa per una buona mezz'ora. Ma non era finita. Il giorno successivo, mentre ero al lavoro, mi chiamà mia nonna, la mamma di mamma e mi disse che ersno andati a saldare il conto delle onoranze funebrie stranamente, la ditta aveva sbagliato i conti quindi ci restituirono 4 milioni di lire indietro.

Questo per dirti che anche se non sarà li con te fisicamente...l'avrai vicina a te in altri modi. Mia mamma ha trovato molti modi per farmi sentire la sua vicinanza e credo che se chi ama stia attento a certi dettagli, scoprirà che non sono episodi isolati o coincidenze. Ti abbraccio forte forte.

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