pianto

In questa stanza è possibile dare parola a ciò che si vive come paziente, familiare, amico, condividendo la propria esperienza ed esprimendo le proprie emozioni in un clima di accoglienza, fiducia e rispetto.
MaraLi
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Iscritto il: mar 6 ago 2013, 4:30

Messaggio da MaraLi »

No, non è esatto dire che non si viva. Si vive diversamente, si vive con un vuoto che però potrà essere colmato con la consapevolezza di averla comunque con te.

kikka88
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Messaggio da kikka88 »

Ragazzi che belle parole, sono commossa

MaraLi
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Messaggio da MaraLi »

Grazie Kikka... ti abbraccio forte.

MaraLi
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Messaggio da MaraLi »

Stare con voi mi sta facendo immensamente bene. Certo riporta alla luce tanti momenti difficili, dolorosi però mi sta regalando delle emozioni positive. Ora ho voi con cui parlare liberamente di que caos che è stata la mia vita, costellata di lutti, malattie e periodi bui. Parlarne con altri non funziona. E' come se mi sentissi ascoltata a metà, come se arrivassero alle orecchie altrui solo le parole ma i sentimenti intrisi in ciò che esprimo restano sospesi a mezz'aria. Senza contare che a volte gli altri ti compiangono, senza capire che non è quello che cerchi. Confondono la pietà con la solidarietà. Ci avete fatto caso? Tornando a noi, parlare di lei o di mio papà, anche se di lui lo faccio ben poco, mi aiuta a sentirli vicini. Dopo tanto tempo torno a sentirmi figlia. E' vero che sono più che adulta, a 44 anni dovrei essere ormai indipendente ma, intanto non si è mai abbastanza grandi per perdere i genitori e poi, mia mamma l'ho persa proprio in uno di quei momenti in cui più si ha bisogno di lei. Non mi è potuta stare vicino in gravidanza perchè già la malattia l'aveva isolata un pò e quando mia figlia aveva 10 mesi se n'è andata. Io di bambini sapevo ben poco. Non sapevo da che parte cominciare e senza il supporto di una mamma tutto è diventato più difficile. Però sono qui, ce l'ho fatta. Ho fatto tanti sbagli, tante cose che, se tornassi indietro non rifarei. Però mia figlia ha 16 anni ed è una ragazza educata, rompiscatole com'è giusto alla sua età e molto matura. Quindi, tutto sommato tanto male nn sono stata come mamma. E quindi, sempre tutto sommato, quelle cose che mia madre cercava disperatamente di infilarmi nella testa e che io rifiutavo costantemente, alla fine mi sono entrate. Ahahahah. Con mia mamma avevo un rapporto particolare. Lei mi averebbe voluta più tranquilla, più donna mentre io ero un maschiaccio, e nonostante tutto, per alcuni versi, lo sono ancora. Però credo che sarebbe fiera ugualmente di me. Magari non per tutto ma per come stò crescendo la sua unica nipote... penso di si. Un abbraccio a tutti. ciaoooo

benedicta
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Messaggio da benedicta »

mara cara nelle tue parole c'è tanta esperienza, tanta sofferenza e tanta consapevolezza. Noi qui ti possiamo ben capire perchè viviamo tutti la stessa atroce sofferenza...quella della malattia e quella della perdita. Credo che dinanzi a ciò si diventi immancabilmente più profondi e più adulti. Eppure non in tutti avviene ciò...ieri è venuta a trovare mamma una mia cugina...anche lei ha vissuto un grave lutto in seguito ad una malattia ma io ero troppo giovane per capire e non le sono stata vicina. Oggi lei mi guarda con indifferenza e non mi chiama mai per darmi una parola di conforto...allora mi chiedo:" se la sofferenza ci tempra non dovremmo poi essere più comprensivi?". Lei sa cosa significa quello che sto passando io non lo sapevo ed ero troppo giovane per capire...è giusto secondo voi agire per ripicca? Ieri, inoltre, tornata a casa dopo essere stata da mamma ero distrutta...le parole di mio fratello mi rimbombavano nelle orecchie e, con gli occhi smarriti, guardavo il pc...mio marito mi è venuto vicino e mi ha detto:"spegni tutto dai! Basta leggere di sofferenza! La vuoi una pizza? Vado a comprartela!". Era mezzanotte, lui già in pigiama, si è rivestito ed è andato...quanto è valso per me quel gesto! Per un attimo, mentre mangiavo, ho rimosso quello che sta accadendo nella mia vita...il tempo di tornare a letto ed il "calvario mentale" è ricominciato...

Erika76
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Messaggio da Erika76 »

Bene...

che dolce tuo marito!

Hai già così tanti perché per andare avanti e rendere fiera la tua mamma.

Non dare mai nulla per scontato, apprezza ogni singolo gesto che ti viene regalato, sono tutte meraviglie che la vita ti offre.

In realtà Bene, la tua scelta di vita tu già l'hai fatta quando ti sei iscritta al cerchio buono del forum. Quando trovi la forza per scrivere e raccontare, ti apri agli altri. Non devi avere paura, inconsapevolmente hai già scelto di chiedere aiuto e anche questa è vita.

Mara ha ragione, la sopravvivenza non può e non deve essere un obiettivo, si tratta di una fase semplicemente che ciascuno di noi deve attraversare e superare.

Del resto, se ci pensi, non si può chiamare vita nemmeno quella che fai adesso che mamma c'è e non lo ero certo la mia, quando mi fiondavo a casa del lavoro per accudire il mio amore, non dormivo la notte per controllare se respirava, piangevo ogni volta che sentivo Dani dire a Lollo "Devi promettermi una cosa, ricordati sempre che ti voglio bene". Io in cucina piangevo perché sapevo che Dani sapeva e non poteva fare altro che aspettare che succedesse quello che temevo più di tutto. Era vita quella?

E' stata una fase importante, quella in cui apprezzi le cose semplici e te le fai bastare e te ne nutri. Quando superi questa fase, allora piano piano inizi a vivere, in modo diverso è normale, ma vivi. Nuove esperienze, nuove modalità... sempre seguendo quel filo conduttore che ci ha portato fino a qui.

MaraLi
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Messaggio da MaraLi »

Benedicta nelle parole di tuo fratello ho riletto l'atteggiamento falsamentei indifferente di mio papà. Non devi assolutamente credere che lui nn soffra. Anche mio papà era un "duro." Mai una lacrima, mai un cedimento. Si teneva tutto per se. Questo lo posso capire perchè sono come lui, anzi lo ero. Un pomeriggio di diversi anni fa, un 11 agosto, lui arriva a casa con delle bottiglie di birra. L'11 è il loro anniversario di matrimonio. Vivevo da lui in quegli anni con il mio ex compagno e mia figlia. Ero in camera e nn l'ho visto arrivare. Mi ha chiamata e quando l'ho raggiunto, con un sorriso, mi ha mostrato le bottiglie e mi ha detto: "venite di qua, oggi dobbiamo festeggiare." Ti giuro che in quel momento l'avrei strozzato come una gallina. L'ho trovato di pessimo gusto e anche macabro. Invece alla finbe aveva ragione lui. Abbiamo trascorso il pomeriggio in allegria, ricordando i momenti più belli trascorsi con mamma.

Li ho capito cara che ognuno affronta come riesce la propria sofferenza. Non c'è un modo giusto e uno sbagliato. C'è solo un modo che ci bfa sembrare di stare meglio.

Mi parli della tua parente. Mi parli di ripicca... Che dire. Secondo me sono due le ipotesi. La prima è che rivedere tutta quella sofferenza l'abbia spaventata e voglia tenersene ben in disparte. Non vuole farsene coinvolgere. Anche qui, giusto? Sbagliato? E chi lo può dire? La seconda è un pò meno ottimistica. Ci sono persone, almeno per quanto riguarda la mia esperienza di vita, che non potranno mai essere solidali col prossimo. Vuoi per superficialità, vuoi per puro egoismo. Sono persone che nemmeno la sofferenza rende più malleabili. Non credo sai si tratti di ripicca... nemmeno una bambina farebbe una ripicca così crudele e senza senso. Probabilmente, crede di aver già dato e quindi adesso, gli altri che si arrangino.

Ti auguro una serena giornata.

MaraLi
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Messaggio da MaraLi »

Scusa avevo letto che era tuo fratello a volerti prendere la pizza... Sono andata di testa...Che carino davvero. Una persona così ti aiuta davvero ad affrontare i momenti bui. Da soli è sempre più dura...

tiziana
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Messaggio da tiziana »

Ciao a tutti!

Ho letto quella parola, "pianto", e mi sono precipitata ad aprire. Ancora una volta ho trovato tante storie simili alla mia ma soprattutto tanta comprensione. Che bello sapere di poter sempre trovare qui una parola d'affetto!

benedicta
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Messaggio da benedicta »

pier i tuoi interventi sono sempre così intrisi di una filosofia stoica! Sei proprio una roccia e questo ti rende la persona speciale che sei. Erika sei una donna spettacolare! Hai sempre le parole giuste e sai cogliere le emozioni in un modo mirabile! Meriti tanto e sono sicura che dopo tanta sofferenza avrai la serenità che meriti.

Mara tu sei talmente altruista! Riesci a trovare un perchè per ogni atteggiamento degli altri...e lo guardi sempre in positivo!

Ragazzi quanto mi sento piccola dinanzi a voi...quanto mi sento superficiale al vostro cospetto...quanto vorrei essere come voi! Peccato che purtroppo non sono così profonda come voi...vi ammiro!

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