Se sei un familiare o un amico........

In questa stanza è possibile dare parola a ciò che si vive come paziente, familiare, amico, condividendo la propria esperienza ed esprimendo le proprie emozioni in un clima di accoglienza, fiducia e rispetto.
WonderfulLife
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Iscritto il: mer 25 gen 2017, 23:12

Re: Se sei un familiare o un amico........

Messaggio da WonderfulLife »

Brava Vale, sono sicura che ce la farai!!
Papà sta "bene", ha appena finito il secondo ciclo di chemio, spero che il tutto non lo devasti troppo.. Io cerco di essere positiva per i miei, soprattutto per mia madre che è psicologicamente molto abbattuta, tanto che a volte sono più preoccupata per lei che per mio papà.. Prima della scoperta avevo progetti di iniziare un master all'estero a settembre 2017, ora sinceramente ci sto ripensando, sono combattuta, da una parte vorrei rimanere vicino ai miei perchè ho paura che la situazione si aggravi mentre sono via, ma chiaramente anche per godermi il tempo che ho con mio papà e sostenerli il più possibile.. Dall'altra ho bisogno di fare questa cosa, di realizzarmi, di trovare la mia strada nel mondo.. e mi sento molto egoista per questo.. Diciamo che ero già in un periodo di vita di transizione e di indecisione, ora è tutto ancora più confuso.. Ti mando un GRANDISSIMO in bocca al lupo per i tuoi studi, scrivimi in pv se ti va, ti farei volentieri da "motivatrice" :)
Sissy
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Iscritto il: dom 19 feb 2017, 0:48

ho tanta paura

Messaggio da Sissy »

Ciao a tutti , mi presento ,
Ho 28 anni , mio zio nel 2012 gli e stato riscontrato L epatite c, ha preso sele
Medicine molto forti che lo affaticavano e così ha smesso
Di prenderle( durante questo periodo aveva perso molto peso ) smettendo la cura ha recuperato peso sopratutto nell addome ...
Due giorni fa i medici ci dicono che ha una cirrosi epatica che ha causato un cancro di 15 cm in nessun modo operabile ha pochi giorni di vita ...
siamo a pezzi , non hanno figli e mia zia avendo solo
Lui a chiunque non parla di questo tumore dice che guarirà come se non fosse più lei , lui inoltre non sa che ha questo cancro . Gli hanno dato sele
Medicine antidolorifiche, ma a suo parere sono per guarire .

Cosa fare per far tornare in se mia zia e metterla
Di fronte all evidenza prima che arrivi il peggio ? Questa sua reazione è solo psicologica o qualcuno dei vostri parenti L
Ha affrontata e sa consigliarmi? Noi familiari come dovremmo comportarci ?

Un abbraccio grazie a chi risponderà
Sissy
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Iscritto il: dom 19 feb 2017, 0:48

Re: Se sei un familiare o un amico........

Messaggio da Sissy »

Ciao a tutti , mi presento ,
Ho 28 anni , mio zio nel 2012 gli e stato riscontrato L epatite c, ha preso sele
Medicine molto forti che lo affaticavano e così ha smesso
Di prenderle( durante questo periodo aveva perso molto peso ) smettendo la cura ha recuperato peso sopratutto nell addome ...
Due giorni fa i medici ci dicono che ha una cirrosi epatica che ha causato un cancro di 15 cm in nessun modo operabile ha pochi giorni di vita ...
siamo a pezzi , non hanno figli e mia zia avendo solo
Lui a chiunque non parla di questo tumore dice che guarirà come se non fosse più lei , lui inoltre non sa che ha questo cancro . Gli hanno dato sele
Medicine antidolorifiche, ma a suo parere sono per guarire .

Cosa fare per far tornare in se mia zia e metterla
Di fronte all evidenza prima che arrivi il peggio ? Questa sua reazione è solo psicologica o qualcuno dei vostri parenti L
Ha affrontata e sa consigliarmi? Noi familiari come dovremmo comportarci ?

Un abbraccio grazie a chi risponderà
Marco_r
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Iscritto il: sab 4 mar 2017, 20:59

Re: Se sei un familiare o un amico........

Messaggio da Marco_r »

Ciao a tutti,
da qualche mese io e la mia famiglia siamo "alle prese" con un terribile cancro ai polmoni al 4° stadio con metastasi diffuse (cervello, fegato, reni, spina dorsale) che ha colpito mio padre. Tra tutte le emozioni che ci hanno travolto, ciò che mi tormenta maggiormente è il senso di impotenza di fronte a tutto ciò. Immagino sia la stessa cosa per tutti voi.
Anche se facciamo di tutto per affrontare nel miglior modo questa terribile situazione e cercare di alleviare il più possibile le sofferenze dei nostri cari (cercare ogni cura possibile, trascorrere nottate intere su internet a documentarci, chiedere consulti a decine di medici, cercare gli ospedali "di eccellenza", ecc.), non ci sembra mai di aver fatto abbastanza o comunque di non aver tentato tutto il possibile. E "riversiamo" le nostre attenzioni in quell' apparentemente "piccolo" che ci resta, come lo stare vicini, viziare con piccole attenzioni, dimostrare il nostro amore ai nostri ammalati e prendercene cura per tutto ciò che possiamo... eppure ancora non ci basta. Vorremmo fare di più.
Vorremmo a volte sostituirci ai medici e fare chissà che cosa, pensando magari che non si stiano impegnando al massimo. Ma non è così: loro applicano -talvolta forse con apparente "freddezza"- i protocolli di cui dispongono e il meglio che la medicina attualmente ha da offrire.
L'unica cosa che non vogliamo accettare è la rassegnazione, ed è giusto così. L'importante è dare il massimo in quello che possiamo, offrire noi stessi senza risparmio. Poi i risultati (purtroppo) non dipendono da noi, ma almeno sapremo di non poterci "rimproverare" nulla.
Quello che possiamo fare in più, invece, per sentirci meno impotenti, è ascoltare chi è nella nostra stessa situazione e stargli vicino. L'ho imparato frequentando con mio padre i day hospital di chemioterapia e avvicinandomi "timidamente" agli altri pazienti e ai loro familiari. Li ho conosciuti, ascoltati, ho detto loro semplicemente quel che potevo di volta in volta e regalato qualche piccolo sorriso, non di compassione ma di comprensione e vicinanza. E' poco, lo so, ma ha fatto bene a me e sono sicuro che lo abbia fatto anche a loro.
Perciò sono qui per ascoltare chiunque di voi abbia bisogno di parlarne, di sapere che c'è qualcuno che vuole stargli vicino e sa cosa vuol dire affrontare questa malattia. Scrivetemi senza risparmio anche in privato.
Un caro, immenso abbraccio a tutti
di vero cuore
Pietta
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Iscritto il: ven 10 mar 2017, 16:43

Re: Se sei un familiare o un amico........

Messaggio da Pietta »

Ciao, sono Mariapia e da nove giorni mia madre si è operata per una metastasi di melanoma al cervello....ha altre micrometastasi ai polmoni. Innanzitutto è stato rimosso il neo, poi la metastasi cerebrale a cui sta seguendo riabilitazione e l'attesa del risultato dell'esame istologico per poter iniziare una cura basata sulla biologia molecolare oltre che la radio per evitare una recidiva al cervello...ora mamma sta bene ma la paura è tanta e ci si sente impotenti. Ho scoperto per caso questo sito e sono contenta di potermi confrontare con chi, come me, stia vivendo una situazione simile.
Piccola flo
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Iscritto il: sab 11 mar 2017, 14:46

Re: Se sei un familiare o un amico........

Messaggio da Piccola flo »

Ciao a tutti, da inizio anno la mia vita e quella dei miei famigliari èi totalmente cambiata....a papà hanno diagnosticato un carcinoma gastrico, lo hanno operato dopo 1settimana,è stato 1mese in ospedale con asportazione totale dello stomaco e i linfonodi adiacenti..adesso abbiamo iniziato la chemioterapia e me sembra di vivere un incubo, papà è dimagrito moltissimo già a causa dell'intervento,mangia pochissimo...vivo un incubo...si rifiuta di combattere la malattia, non vuole assumere i farmaci, parla della sua morte quando gli effetti collaterali lo devastano, non sappiamo cosa fare, come alleviare le sue giornate..in casa regna una sorta di tensione emotiva e io sono invecchiata dentro di almeno 10 anni,ho perso spensieratezza e vitalità.Studio all'università ma non riesco a concentrarmi sugli esamina inizio anno non ne ho fatto neanche uno..mi sembra di impazzire, vorrei dedicarmi allo studio,mantenere un barlume di normalità e invece non ci riesco..mamma lavora tutto il giorno cosi come anche mia sorella.In tutto questo convivo fuori dalla mia città...non so cosa fare.
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Franco953
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Iscritto il: ven 31 lug 2015, 9:57

Re: Se sei un familiare o un amico........

Messaggio da Franco953 »

Cara Piccola (così chiamavo la mia seconda figlia- la più piccola)
mi spiace per papà e per le tensioni e le paure che state vivendo in famiglia.
Si tratta di una lotta da portare avanti con decisione giorno dopo giorno contro la malattia
E' il solo sistema che resta, insieme alle cure, per tentare di uscire dalle "grinfie" del tumore
Lo so, non è facile soprattutto quando la persona malata si rifiuta di combattere
Però non bisogna mollare cercando anzitutto di dare a papà tutta l'assistenza e la solidarietà possibile
La vicinanza dei familiare, in questo momenti può portare la persona malata a reagire , se non altro per l'amore verso la famiglia
Su questo punto dovresti insistere con papà: "Noi non ti abbandoneremo mai , lo sai, ma non devi essere tu ad abbandonarci"
Fategli sentire il calore della famiglia standogli vicino il più possibile
Fategli sentire che deve combattere perchè senza di lui la famiglia si spezzerebbe.
In questi caso è solo l'amore che può vincere e che può portare papà a reagire.
E' una battaglia dura e faticosa, ma serve, è necessaria.
Serve ed è necessarie per "riuscire a vincere la guerra"
Piccola riporto una famosa frase del Prof Veronesi che probabilmente dovresti leggere a tuo padre:
Un abbraccio
Franco


Personalmente non credo che la psiche abbia un ruolo nella comparsa e nello sviluppo dei tumori. Credo invece nell’influenza che l’atteggiamento psicologico del malato può avere sulla sua reazione alla cura. L’esperienza clinica ci insegna che un malato psicologicamente forte reagisce meglio ai trattamenti, perché è capace di aderire alla cura con coscienza, sistematicità e determinazione. L’atteggiamento individuale quindi, anche se non influisce sulla prognosi finale, certamente può influire sulla fasi del decorso della malattia. Un paziente aiutato da un atteggiamento ottimistico guarisce di più anche perché segue meglio le cure, s’impegna a osservare meglio le indicazioni del medico, s’impegna a voler guarire.
(Umberto Veronesi)
“Non è tanto quello che facciamo, ma quanto amore mettiamo nel farlo. Non è tanto quello che diamo, ma quanto amore mettiamo nel dare.”
Farfalla
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Iscritto il: ven 17 mar 2017, 5:53

Re: SMARRITA

Messaggio da Farfalla »

Sono nuova devo ancora imparare ad usare il portale...nel giro di pochissimo tempo a seguito di banali esami del sangue siamo arrivati a Cesanello.
Mio padre ha un tumore al pancreas con metetastasi ..inoperabile.
Dobbiamo affrontare la chemio..sono spaventata..lui ha continuo dolore ed è lucidissimo.
Cosa si dice? Cosa si fa?...come posso darli forza se non ne trovo in me?
Luis
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Iscritto il: gio 23 mar 2017, 20:15

Re: Se sei un familiare o un amico........

Messaggio da Luis »

Domanda da 1 mln di dollari...... ma voi come la vivete la situazione? Come fate a prendere coraggio? Siete un pò cambiati nel rapportarvi con le altre persone?

Scusate per le domande, ma volevo capire le vostre emozioni!

Io ho paura (mio padre è terminale) mi sento cambiato e mi pare che sto cambiando anche con le persone attorno a me e mi fa male tutto questo.
annamaria 57
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Iscritto il: dom 5 mar 2017, 20:48

Re: Se sei un familiare o un amico........

Messaggio da annamaria 57 »

Caro Luis,puoi fare tutte le domande che vuoi e sentire tutte le risposte del mondo,ognuno reagisce in modo diverso e soprattutto adeguandosi alla situazione.Mi spiego meglio,se sei fignare di una persona anziana e molto fragile devi occuparti di farla sentire protetta e amata,infondere coraggio e speranza,dandole calore e amore.Se invece hai di fronte una persona giovane ,lucida,padrona di sé, capace di usare internet e di interloquire con i medici,allora non puoi nascondere,devi solo farti sentire schierato al suo fianco nella dura lotta,dire che ci sei,dimostrare la tua disponibilità nell'affiancando in questo percorso,mostrando di crederci sempre,infondere coraggio ,avere un sorriso e anche una battuta pronta per sdrammatizzare, esserci.Loro hanno già il fardello del dolore ,dell'impotenza,della paura,noi dobbiamo caricarsi di tutto il resto.Questo è il mio modesto parere,così mi sono comportata 4 anni fa con mia sorella che lo ha avuto al seno,ora va bene fa i controlli semestrali,e così Sto facendo da 2 mesi con mio fratello che lotta per il pancreas.Certo evito di demoralizzarlo,ometto qualche cosa,accentua sulle cose positive ecc.Molto dipende poi dal nostro carattere,dalla nostra maggiore o minore attitudine al sacrificio e alla fede ,ma indubbiamente sono cambiata! !!! Da 4 anni vivo giorno per giorno, non riesco a fare programmi neanche a 3 giorni,capisco chi è nel dolore,sono più disponibile ,ma più fredda e severa con chi ancora non sa cosa significa soffrire.Un caro saluto.
 


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