Se sei un familiare o un amico........

In questa stanza è possibile dare parola a ciò che si vive come paziente, familiare, amico, condividendo la propria esperienza ed esprimendo le proprie emozioni in un clima di accoglienza, fiducia e rispetto.
isaB
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Messaggio da isaB »

Ambra...mi allaccio a Eli75 che ha espresso quello che penso (e che ho provato a dirti)..sei una persona generosa, una persona speciale.

La sensibilità di persone come te, può non essere compresa e ferita anche con poco.

Gesti apparentemente scontati o banali per altri, possono essere coltelli nel cuore per persone come te, forse destinate a soffrire più di altre.

Tieni duro Ambra, e considera la tua sensibilità come un dono prezioso da non perdere mai..

Ti abbraccio. Isabella

Sarah
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Messaggio da Sarah »

Ambrettina, posso solo immaginare come ti senti..quando non si hanno più i genitori restano fratelli e sorelle. Sono loro la nostra "speranza di famiglia", persone che ci hanno visto crescere, che sanno perchè siamo diventati le persone che siamo. Purtroppo di fronte a certe cose alcuni si concentrano su tutto ciò che è materiale, senza rendersi conto che le vere ricchezze che i nostri genitori ci lasciano sono altre. Mi spiace che tu sia triste Ambrettina..non te lo meriti proprio.

Ti mando una coccola virtuale, mi sa che ne hai bisogno.

Cri1981
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Messaggio da Cri1981 »

Non scrivo da tanto, forse molti neanche si ricorderanno di me. Ho perso mia madre a dicembre per un tumore al cervello nel giro di 7 mesi, vivendo praticamente da solo tutto il suo percorso, visto che sono figlio unico con genitori divorziati. Praticamente sto cercando di raccogliere ancora i cocci, stavo riuscendo a rialzarmi anche se non è semplice purtroppo. Prima però tra le carte in cui stavo ficcando il naso ho trovato delle cose scritte da lei quando già stava male. Scriveva delle ricette di dolci che voleva farmi, ovviamente piene zeppe di errori perché già il cervello non funzionava... mi è venuta una morsa al cuore e sono scoppiato a piangere, sapendo che ha vissuto per me fino alla fine. Non troverò più una persona come mia madre, che mi voglia bene come lei. Ho cercato di trovare un po' di conforto in mio padre, dopo che non ci siamo visti per 23 anni, ma ha la sua vita e mi ha in sostanza messo in secondo piano... quindi che dire... è uno schifo, sto cercando di rifarmi una vita, ma i cocci sono tanti e ancora tutti a terra. Scusate lo sfogo, ma sinceramente scrivere qui è stata l'unica cosa che mi è venuto in mente di fare...

eli75
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Messaggio da eli75 »

Ciao Cristiano!io mi ricordo di te...Mi dispiace per quello che stai vivendo e non avere qualcuno su cui poter contare credo che non faccia che peggiorare la cosa.La tua mamma doveva essere proprio una donna speciale, non è una cosa scontata,visto che essere genitori non vuol dire essere dei "bravi"genitori.Hai fatto bene a scrivere se qui trovi un aiuto.Io penso che la tua mamma sia con te ma non puoi vederla e da come parli e da come la descrivi devi aver preso da lei.Caro Cristiano a quanto pare è durissima...prima si lotta contro la malattia e poi purtroppo per continuare ad andare avanti e ricostruire la propria vita.Abbi fede...un coccio al giorno e come dicono Ambra,Linetta,Erika,Art,e tutti gli altri pian piano si uscirà dal buio anche se a fatica .Non credo che ci siano parole...Ti abbraccio con tanto affetto

N.B:VIVI PER LA TUA MAMMA!!

Cri1981
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Messaggio da Cri1981 »

Ti ringrazio per le parole che hai speso eli. Quando piangevo ripetevo ciò che hai scritto in maiuscolo... le stesse identiche parole. Vivere per mia mamma, in questo momento, è l'unica cosa che mi dà un minimo di speranza. Ci siamo scontrati spesso, ma le volevo bene e ora mi manca più di qualsiasi cosa. La mamma è la mamma e quando manca ti senti crollare il mondo addosso. Quel senso di protezione, di affetto, di sicurezza non c'è più. Il fatto di sapere di poter contare sempre su di lei è venuto meno. Ci sono giorni in cui mi alzo con tanta voglia di fare, giorni in cui mi sento uno straccio e vorrei sparire.

eli75
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Messaggio da eli75 »

Cri mi stringe il cuore.

Quando entro qui due sono le cose che mi angosciano:quando leggo della fine di tutto e quando alla fine i cari soffrono tanto.

La battaglia di per sè mi da sempre un senso di speranza.Fin quando leggo di chemio,tac,miglioramenti,situazioni stazionarie mi sento postiva e penso e... chissà.

Poi quando leggo le vostre sofferenze per la mancanza di qualcuno non riesco e non so che dire se non solo che le persone vivono DENTRO DI NOI.Il ricordo è vivo.

Ma dimmi un pò di te se ti va.Lavoro?amici?Cri devi trovare la forza,pian piano.

angiame
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Messaggio da angiame »

Ciaooooooo Cri,

Si che ci ricordiamo di te...

Io L'altro giorno ho fatto il cambio di stagione...

Ho trovato vestiti che la mamma aveva comprato alle mie bimbe...

Non ti dico quanto ho pianto!

Poi fra poco arriverà il ns giorno!!
Fatti FORZAAA Cri!!!

Ti stritolo fortissimo

tua Ambra

linetta
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Messaggio da linetta »

Cristiano, i cocci sono a terra ma ci sono...li puoi guardare e piano piano rimettere assieme..Niente di quello che abbiamo avuto viene perso, tutto rimane attaccato dentro di noi, anche quando ci sentiamo anestetizzati dal dolore o dalla rabbia furiosa (come era capitato a me).

Cristiano, vivi per onorare la vita di tua madre, che prosegue dentro la tua, come un fiume che sfocia in un altro, la storia degli esseri umani non finisce mai, la morte non è nulla di fronte alla potenza dell'amore...La tua mamma è dentro di te, nei tuoi gesti, in certi modi che avrai ereditato naturalmente da lei...Ora piangi pure, sfogati pure...è il tempo per far questo...

Poi verrà il tempo per osservare dentro di te quanta parte di lei ci sia..vedrai, ce n'è molta...

E' una lunga digestione...con delle fermate obbligatorie...ma tutto è in movimento, nulla è statico...anche il dolore più feroce provoca cambiamenti..

Non saremo più quelli di prima, ma saremo "qualcosa di più"...

Cristiano, ti auguro di avere pazienza...

Un abbraccio solidale,

Linetta

Cri1981
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Iscritto il: sab 9 giu 2012, 19:49

Messaggio da Cri1981 »

Grazie a tutte per le parole.

Eli, attualmente ho perso il lavoro, proprio perché la situazione grave di mia madre non mi ha permesso di conciliare entrambe le cose. Non ho potuto fare diversamente, io lavoravo in un'altra città e mia madre viveva da sola, sono figlio unico con genitori divorziati e l'obbligo di stare vicino a mia madre toccava a me. Non ci sono state alternative. Ma al di là degli obblighi di legge, ci sono obblighi morali e discorsi affettivi, vivere con lucidità tutto quanto non è semplice, soprattutto quando si è soli come nel mio caso. Il mio intento (che è quello che sto facendo) è studiare inglese e cambiare completamente vita, paese, posto... ovunque, ma devo cancellare tutto ciò che ho vissuto nell'ultimo anno e mezzo. Troppo pesante... davvero. La malattia di mia madre mi è costata tanto, troppo. Ora vivo nella casa in cui viveva mia madre e tutto ciò che c'è qui mi fa tornare alla mente lei. Persino quando entro in cucina, è come se vedessi il suo fantasma lavare i piatti. Non ho buttato via niente di mia madre, aprire i cassetti o gli armadi o trovare anche soltanto un pezzo di carta scritto da lei, mi fa morire dentro.

Grazie Ambra per il sostegno e grazie anche a te Linetta.

Linetta, hai ragione quando dici che queste esperienze ci aiutano a maturare, il problema è la mancanza di una persona cara accanto che non c'è più e che sapevi che era l'unica sulla quale poter davvero contare. E' come se la mia vita avesse subito un reset e dovessi ripartire da zero.

GIUSEPPE
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Iscritto il: gio 14 ott 2010, 20:26

Messaggio da GIUSEPPE »

Buongiorno Cristiano,

leggendoti mi sono commosso. Circa dieci anni addietro decisi di andare in pensione(ne avevo i requisiti) per aiutare i miei genitori nella difficile fase della vecchiaia. Mia mamma era affetta dalla malattia di Alzheimer. Un periodo di elevato stress......., tanta voglia di aiutare i miei cari genitori, non mi sentivo bene, ogni giorno una emergenza assistenziale.

Alcuni mesi dopo la perdita, quasi contemporanea, dei miei genitori, neanche il tempo di riprendermi fisicamente e psicologicamente, mi fu diagnosticato un cancro. Durante il trattamento chemioterapico, la notte pensavo spesso a mia mamma. Mi mancavano le sue parole: non ti preoccupare figlio mio il Signore ti aiuta. Mi mancava il piglio da condottiero di mio padre. Avevo 60 anni!

No Cristiano, non potrai cancellare il difficile periodo vissuto nell'ultimo anno e mezzo: hai lottato a fianco della tua cara mamma, subendo sofferenza e dolore. Hai conosciuto e imparato il coraggio..... Il coraggio di vivere, di andare avanti per te e per la tua cara mamma che fa parte del tuo mondo interiore con i suoi insegnamenti, con il suo modo di essere "mamma".

Cristiano, io sono marito e padre. Nonostante i miei 68 anni, nei momenti difficili vorrei avere fisicamente al mio fianco anche mia mamma e mio papà.

Ti auguro un mondo di bene.

Ciao!

Giuseppe

 


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