Sai cos'è la cosa strana e veramente impensabile? Le risate che ci si fa insieme! Siamo in una situazione palesemente critica. La fase acuta ora è momentaneamente in risoluzione, ma il quadro è comunque molto grave. E, nonostante questo, ridiamo un sacco insieme io e mio papà. Ieri sera abbiam fatto comunella col signore del letto accanto a quello di mio papà e la sua famiglia. Ad un certo punto mio papà si è messo a dire con orgoglio che lui aveva scalato un 6.000 metri (mi pare sulle Ande), quasi a voler rimarcare che lui è di più di un uomo confinato in un letto di ospedale. E allora io ho raccontato tante di quelle cose buffe che ho fatto assieme a mio papà, tipo quando a 5 anni mi portava a sciare sulle piste nere, e io avevo paura ma lo facevo. O quando a 8 anni mi ha portato sul Monte Bianco. Raccontavo di come mio papà sia sempre stato uno senza paura e si sia ritrovato come figlia la persona più fobica del mondo

O di quando mi ha preso in giro perchè ho detto che volevo provare ad arrampicare e mi ha detto: 'ma dai, cosa fai, inizi ad arrampicare a 40 anni?' e io gli ho chiesto quanti anni avesse quando aveva iniziato a volare col deltaplano. E lui: '42. ok, meglio se me ne sto zitto'. Oppure di quando a 13 anni mi ha mandato di Inghilterra a studiare, e io avevo paura dell'aereo, e lui per tranquillizzarmi mi ha fatto vedere tutta la serie dei film catastrofici Airport

E a questi ricordi c'era tutta la stanza e i famigliari che ridevano CON noi.
Abbiamo riso, e io credo che ieri sera abbia fatto bene a tutti e due. Sia per le risate, ma credo (spero) soprattutto perchè mio papà ha sentito che ho dei ricordi bellissimi e divertenti insieme a lui.
Ad un certo punto mi ha guardato e mi ha detto: 'ma si dai, ho avuto una bella vita'. Per un attimo, un brevissimo e fugace attimo, mi è parso di vederlo quasi sereno. Non gli ho detto nulla, non gli ho detto 'la vita è ancora lunga' o cose del genere. Sono dell'idea che si, bisogna infondere speranza sempre e comunque, ma mentire completamente non so, non me la son sentita. Ho semplicemente annuito.
Un passettino alla volta. Giorno per giorno. O anche mezza giornata per mezza giornata.
Grazie per questo spazio, sapete? So che scrivo tanto, magari scrivo anche a sproposito. Ma mi sta aiutando. Mi state aiutando tutti voi. Leggervi mi dà fiducia: non fiducia nella situazione specifica di mio papà, ma fiducia nelle persone, perchè in questo spazio vedo umanità, vedo empatia, vedo comprensione e vedo amore.
Grazie quindi a voi e grazie allo staff aimac che ci ha donato questo spazio.