Se sei un familiare o un amico........
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- Iscritto il: lun 27 feb 2012, 16:40
Ciao Giuseppe,
grazie mille per questo splendido augurio.
Quanto mi piace proprio quel momento in cui il sole del mattino entra dalla finestra e, con le ombre ancora lunghe, illumina ogni oggetto e soprattutto la scrivania...
Ricomincerò a scrivere. Grazie mille!
Le tue parole sono state per me una grande spinta.
@MariaSole. Bentornata! Mi fa piacere rileggerti.
Un abbraccio a tutti voi a Linetta, Monni, Saretta, Brigida, Lumachina, Baby, Camaluda, e tutti gli altri!
Vi penso sempre
grazie mille per questo splendido augurio.
Quanto mi piace proprio quel momento in cui il sole del mattino entra dalla finestra e, con le ombre ancora lunghe, illumina ogni oggetto e soprattutto la scrivania...
Ricomincerò a scrivere. Grazie mille!
Le tue parole sono state per me una grande spinta.
@MariaSole. Bentornata! Mi fa piacere rileggerti.
Un abbraccio a tutti voi a Linetta, Monni, Saretta, Brigida, Lumachina, Baby, Camaluda, e tutti gli altri!
Vi penso sempre
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Cara Monny ,
a me è toccato subito il girono dopo il funerale sbarazzarmi di tutte le cose di mia amdre, vestiti e scarpe...
mio padre senza chiedermi ha deciso così..ha iniziato a tagliare tutti i vestiti e le scarpe e riempire sacchi neri..
dovevo strappargli le cose di mano per potermi tenere qualcosa..è stato devastante...
avrei voluto aspettare un pò io..lui no...
già la sua mancanza era opprimente in più vedere le parti dell'armadio suoi vuoti...volevo morire...ma come sempre ho fatto la dura , mandato giù il rospo e fatto tutto quello che voleva mio padre...
L'ho vissuta così come se volesse sbarazzarsi di mia madre..so che nn è così , ma il buttare in fretta le cose non cambia il dolore se poi vivi nella stessa casa dove si hanno mille ricordi che vanno dall'oggetto a quella scena in qul punto della stanza che ricorderai per tutta la vita.
Armati di coraggio cara monny...e fai bene ad avere un amica vicino.
@Mariasole dai l'importante è averci provato a staccare un pò...: sei stata grande !!
@Andrea condivido il tuo pensiero che i nostri cari non vorrebebro vederci "tristi " però io mi chiedo e loro pensi che si sarebebro rialzati se fosse toccato a noi?
per tanto che cerchi di rialzarti non sarà mai come prima nulla.
La morte per questa malattia di una persona cara , padre madre o sorella o moglie marito che sia non si acetterà mai..specie quando le persone che ti lasciano sono giovani.
Il senso di impotenza che si ha e il decorso di questa malattia non sono facili da accettare..non prendiamoci in giro..cerchiamo tutti di anadre avanti ma tutti in un modo o nell'altro abbiamo una maschera..
Non passa giorno in cui almeno 1/2 volte ti chiedi ma perchè?? guardi le altre famiglie e ti sale la carogna e l'invidia..e anche se si è adulti avresti voglia di battere i piedi urlare e piangere...
Questo ovviamente è un pensiero tutto mio , ma vedo nella mia vita e quella delle mie amicizie che hanno passato la stessa cosa che più o meno và così..
Buona giornata a tutti voi
Linetta un abbraccio..
Giuseppe ancora grazie per la tua presenza
a me è toccato subito il girono dopo il funerale sbarazzarmi di tutte le cose di mia amdre, vestiti e scarpe...
mio padre senza chiedermi ha deciso così..ha iniziato a tagliare tutti i vestiti e le scarpe e riempire sacchi neri..
dovevo strappargli le cose di mano per potermi tenere qualcosa..è stato devastante...
avrei voluto aspettare un pò io..lui no...
già la sua mancanza era opprimente in più vedere le parti dell'armadio suoi vuoti...volevo morire...ma come sempre ho fatto la dura , mandato giù il rospo e fatto tutto quello che voleva mio padre...
L'ho vissuta così come se volesse sbarazzarsi di mia madre..so che nn è così , ma il buttare in fretta le cose non cambia il dolore se poi vivi nella stessa casa dove si hanno mille ricordi che vanno dall'oggetto a quella scena in qul punto della stanza che ricorderai per tutta la vita.
Armati di coraggio cara monny...e fai bene ad avere un amica vicino.
@Mariasole dai l'importante è averci provato a staccare un pò...: sei stata grande !!
@Andrea condivido il tuo pensiero che i nostri cari non vorrebebro vederci "tristi " però io mi chiedo e loro pensi che si sarebebro rialzati se fosse toccato a noi?
per tanto che cerchi di rialzarti non sarà mai come prima nulla.
La morte per questa malattia di una persona cara , padre madre o sorella o moglie marito che sia non si acetterà mai..specie quando le persone che ti lasciano sono giovani.
Il senso di impotenza che si ha e il decorso di questa malattia non sono facili da accettare..non prendiamoci in giro..cerchiamo tutti di anadre avanti ma tutti in un modo o nell'altro abbiamo una maschera..
Non passa giorno in cui almeno 1/2 volte ti chiedi ma perchè?? guardi le altre famiglie e ti sale la carogna e l'invidia..e anche se si è adulti avresti voglia di battere i piedi urlare e piangere...
Questo ovviamente è un pensiero tutto mio , ma vedo nella mia vita e quella delle mie amicizie che hanno passato la stessa cosa che più o meno và così..
Buona giornata a tutti voi
Linetta un abbraccio..
Giuseppe ancora grazie per la tua presenza
Ciao Saretta, sai e' anche giusto che gli altri ci spronino un po' a star meglio anche se e' vero che per sopravvivere indossiamo una maschera che ci preserva dalle domande degli altri, o peggio, dai loro giudizi... Non sempre le persone hanno una tolleranza a lungo termine della sofferenza altrui.. Io sbaglierò ma evito allora arrabbiature inutili e vado avanti anche se richiede comunque molta energia vivere, lavorare come se tutto fosse tranquillo. Il dolore diventa una questione intima, poco condivisibile in pieno.. Per questo scrivere qui acquisisce un significato così forte, perché ripaga di tanta solitudine. Almeno, questo e' il mio pensiero e non voglio essere drastica, non credo che gli altri, quelli che abbiamo attorno siano menefreghisti, e' solo che forse un po' siamo tutti così finche' non proviamo questa cosa che cambia tutto.
Un abbraccio Saretta, sei una dura dal cuore molto tenero e mi spiace tu non abbia in tuo padre un alleato..
Buona giornata a te e a tutti
Linetta
Un abbraccio Saretta, sei una dura dal cuore molto tenero e mi spiace tu non abbia in tuo padre un alleato..
Buona giornata a te e a tutti
Linetta
Linetta,
come sempre le tue parole hanno una serena esposizione.
Sai, anch'io nel primo anno di esperienza tumorale ho avuto momenti difficili causati da domande o considerazioni di alcune persone, insensibili e piene di pregiudizi. Pian, pianino, mi sono allenato a difendermi. Spesso dicevano che avevo un "brutto male", io rispondevo che avevo avuto il cancro e mi stavo curando! Per converso ho tenuto la porta aperta agli altri, come ho già scritto, unitamente ai miei cari ho trovato aiuto e comprensione in amici, medici, operatori sanitari, persone che avevano vissuto o stavano vivendo "il cancro".
Sono certo che anche tu pian, pianino ti aprirai agli altri, relazionandoti con il collega di lavoro, con una persona conosciuta al supermercato ecc.; in ogni luogo, in ogni circostanza vi è sempre qualcuno disposto ad ascoltarci, a condividere il nostro dolore, quando il nostro mondo interiore è pronto....
P. Ferrucio così scrive in un suo libro"....il dolore in varia misura è un compagno di viaggio con il quale prima o poi dobbiamo avere a che fare. Però non tutti i suoi effetti sono tragici. Quando è affrontato in maniera onesta e forte, il dolore può offrire frutti di importanza straordinaria. Il dolore scava dentro di noi, ci apre, spesso in maniera violenta, ci fa scoprire emozioni e risorse che non sapevamo di possedere, sviluppa la nostra sensibilità e forse anche la nostra umiltà e la nostra saggezza, ed è un severo richiamo a ciò che nella vita è essenziale. Il dolore ci può aprire agli altri. Soffrendo si può diventare più duri e più cinici, ma si può anche diventare più gentili".
Auguro a te Linetta e a quanti mi leggerano un caro augurio di buona notte, convinto che domani mattina il sole illuminerà la mia ed anche la vostra scrivania. Ciao a tutti. Giuseppe
come sempre le tue parole hanno una serena esposizione.
Sai, anch'io nel primo anno di esperienza tumorale ho avuto momenti difficili causati da domande o considerazioni di alcune persone, insensibili e piene di pregiudizi. Pian, pianino, mi sono allenato a difendermi. Spesso dicevano che avevo un "brutto male", io rispondevo che avevo avuto il cancro e mi stavo curando! Per converso ho tenuto la porta aperta agli altri, come ho già scritto, unitamente ai miei cari ho trovato aiuto e comprensione in amici, medici, operatori sanitari, persone che avevano vissuto o stavano vivendo "il cancro".
Sono certo che anche tu pian, pianino ti aprirai agli altri, relazionandoti con il collega di lavoro, con una persona conosciuta al supermercato ecc.; in ogni luogo, in ogni circostanza vi è sempre qualcuno disposto ad ascoltarci, a condividere il nostro dolore, quando il nostro mondo interiore è pronto....
P. Ferrucio così scrive in un suo libro"....il dolore in varia misura è un compagno di viaggio con il quale prima o poi dobbiamo avere a che fare. Però non tutti i suoi effetti sono tragici. Quando è affrontato in maniera onesta e forte, il dolore può offrire frutti di importanza straordinaria. Il dolore scava dentro di noi, ci apre, spesso in maniera violenta, ci fa scoprire emozioni e risorse che non sapevamo di possedere, sviluppa la nostra sensibilità e forse anche la nostra umiltà e la nostra saggezza, ed è un severo richiamo a ciò che nella vita è essenziale. Il dolore ci può aprire agli altri. Soffrendo si può diventare più duri e più cinici, ma si può anche diventare più gentili".
Auguro a te Linetta e a quanti mi leggerano un caro augurio di buona notte, convinto che domani mattina il sole illuminerà la mia ed anche la vostra scrivania. Ciao a tutti. Giuseppe
....ci sono scrivanie che non si illumineranno più, una è quella di Denis, i libri il pc i suoi effetti personali sono ancora li, come sempre! A volte mi sembra di vederlo li seduto, che fa le sue cose ma, è solo un bellissimo sogno. Mi manca, ci manca, il suo sorriso, la sua risata, la sua voglia di fare, di ....vivere....
Scusami Giuseppe, non voglio contraddire il tuo augurio, sei molto caro, ma io sono uscita sconfitta dal cancro, e pur sforzandomi spesso ho questi momenti bui, malinconici, tristi.
Scusatemi di certo non sono d'aiuto a nessuno anzi, ma ho bisogno di buttare fuori tutto quello che ho dentro....perdonatemi!
Scusami Giuseppe, non voglio contraddire il tuo augurio, sei molto caro, ma io sono uscita sconfitta dal cancro, e pur sforzandomi spesso ho questi momenti bui, malinconici, tristi.
Scusatemi di certo non sono d'aiuto a nessuno anzi, ma ho bisogno di buttare fuori tutto quello che ho dentro....perdonatemi!

Buonasera a tutti,come ho precedentemente detto nel messaggio precedente oggi ho tolto assieme alla mia migliore amica i vestiti di mia mamma,all'inizio presa dal tanto lavoro non ho realizzato cosa facevo poi nel pomeriggio andando a casa dalla mia amica ho elaborato la situazione ed e' stata una sensazione tra il dolore,irrealtà e sollievo perché se avessi aspettato ancora sarebbe stato peggio!Ora avrò bisogno di tempo per elaborare la situazione e so che non sarà facile,quello che spero e' di riuscire a prendermi un po' di tempo per trovare la tranquillità e la forza per andare avanti in un modo diverso rispetto a quello di prima!Volevo condividere con voi questo difficile momento,domani sarà passato un mese da quando ci siamo separate,mi fa male scriverlo ma tenermi dentro questo peso sarebbe ancora piu' difficile!Ciao mamy mi manchi tanto,ti voglio tanto bene!!
Monny cara,
fa male pensare al tempo che passa, scriverlo e poi leggerlo da' una sensazione strana. Oggi hai fatto quello che ti sentivi e per fortuna accanto a tr c'era una persona che ti vuole bene ed ha cura di te. La mamma ti manca e non potrebbe essere altrimenti, fai bene a scriverlo, io ti pensavo già da oggi perché lo avevi detto che domani e' un mese.
Monny ti abbraccio forte, le parole sono superflue e so che senti l'affetto di tutti noi ed il rispetto del tuo grande dolore.
Linetta
fa male pensare al tempo che passa, scriverlo e poi leggerlo da' una sensazione strana. Oggi hai fatto quello che ti sentivi e per fortuna accanto a tr c'era una persona che ti vuole bene ed ha cura di te. La mamma ti manca e non potrebbe essere altrimenti, fai bene a scriverlo, io ti pensavo già da oggi perché lo avevi detto che domani e' un mese.
Monny ti abbraccio forte, le parole sono superflue e so che senti l'affetto di tutti noi ed il rispetto del tuo grande dolore.
Linetta
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