Mio papà è appena tornato a casa dall'ospedale: la situazione è critica, la sua vita - e di conseguenza anche quella di mia mamma e la mia si è rivoluzionata.
Vorrei per un istante lasciare da parte il dolore e lo strazio che tutto questo comporta e fare alcune domande pratiche.
Come si fa a riposare? So che sembra una domanda sciocca, ma forse non lo è più di tanto.
Mio papà, oltre ad un tumore oramai molto avanzato, ha anche il morbo di Parkinson. La notte non riposa. Di giorno dormicchia poche ore, spesso interrotte per fargli prendere le medicine. Il grosso del peso ce l'ha mia mamma, perchè anche se abbiamo un aiuto in casa (una bravissima donna e super disponibile, un angelo!), mia mamma vuole far comunque tutto lei.
A me il discorso del non dormire si pone il weekend: sono arrivata a casa dei miei ieri pomeriggio, stanotte in bianco per aiutare mio papà, oggi se riesco quando lui riposa provo a riposare anch'io e poi ho davanti a me anche questa notte. E domani è lunedì, quindi vado al lavoro.
Anche durante la settimana, tra corse tra lavoro e casa dei miei (non siamo vicinissimi), tra una cosa e l'altra io raramente riesco a mangiare, proprio per lasciare a mia mamma che, ripeto, ha il peso più grosso sulle spalle, almeno il tempo di mangiare con relativa tranquillità.
Tra le pause pranzo che passo da loro per far mangiare mamma e badante (ho bisogno che siano tutte e due in forze), e le pause cena, tra una cosa e l'altra io riesco a tornare a casa mia alle 22 di norma, dove non ho forza di far nulla se non buttarmi a letto. Sto dimagrendo a vista d'occhio, e nemmeno questo va bene.
Non so se sia solo il parkinson, il fatto che gli abbiano interrotto di botto le medicine per 4 giorni, ma mio papà è diventato molto impaziente e irascibile, quindi la gestione è un po' complicata. Da che è tornato a casa si è depresso: sta riprendendo a camminare, sta riprendendo a fare pochino pochino alla volta quello che faceva prima, ma non ne gioisce, anzi, insulta me e mia mamma. Io lo capisco, sul serio: 10 gg fa guidava la macchina, 9 gg fa era in ospedale e ora per camminare in casa deve avere due persone che lo aiutano. Ma piccoli passi in avanti ci sono.
Non abbiamo rete di sostegno, nel senso di amici. I miei amici lavorano, gli amici di mio papà si sono volatilizzati da tempo: so che è un classico, ma sarebbe stato un piccolo sollievo per me e per mia mamma. I parenti li lasciamo tranquilli, primo perchè son pochi e poi perchè quei pochi hanno anche loro problemi enormi (qualcuno lassù deve avere un simpatico senso dell'umorismo).
Io sono sempre stata una persona che trova le soluzioni, ma in questo momento la mancanza di sonno unita al dolore e alla preoccupazione, mi sta facendo perdere lucidità. Magari c'è qualche soluzione così evidente che io non sto trovando, ecco perchè chiedo un consiglio qui.
Un'altra domanda, non so se sia la sezione giusta in cui postarla. Come tante famiglie, noi non navighiamo nell'oro. Ho provato ad informarmi per avere un anticipo del mio tfr per spese sanitarie, ma è previsto solo nel caso in cui le spese servano a me, al coniuge o ai figli. I genitori non sono contemplati. E' davvero possibile una cosa del genere? I miei genitori sono in pensione da tempo, io sono l'unica figlia, sinceramente trovo un po' assurda questa clausola.
Scusate il post un po' sconclusionato, purtroppo non sono lucida.
Ora io e mia mamma rimettiamo in piedi il mio papà

Un abbraccio e grazie