QUELLO CHE LASCIA IL CANCRO

In questa stanza è possibile dare parola a ciò che si vive come paziente, familiare, amico, condividendo la propria esperienza ed esprimendo le proprie emozioni in un clima di accoglienza, fiducia e rispetto.
Erika76
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Messaggio da Erika76 »

Le nostre storie si assomigliano un po' tutte. Lo stesso dolore, quel senso dell'ignoto, quella consapevolezza amara che lascia la malattia, la morte che si affaccia alla vita come se fino a quel momento avessimo pensato di essere inattaccabili, invincibili, immortali. Il cancro abbassa le difese, non solo quelle immunitarie, anche quelle psicologiche, annulla quelle certezze che davano un senso alla nostra vita fino a pochi minuti prima e s'insinua lentamente tra le speranze, iniettando un veleno mortale fatto di paura, angoscia...centralizza i discorsi, i sentimenti, azzera progetti, è un terremoto lento, di quelli che tirano giù tutto, ma un pezzo per volta, non tutto insieme e così la paura si alimenta di paura, l'angoscia di angoscia e mentre fissiamo insistentemente lo sguardo su chi non vogliamo perdere, tutto intorno a noi cambia. Noi immobili, quasi non ce ne rendiamo conto. Quando poi tutto finisce, volgiamo lo sguardo e ci accorgiamo che intorno a noi tutto è cambiato, intorno e dentro di noi e allora ci rendiamo conto, allora siamo consapevoli e solo allora ci rendiamo conto di quello che abbiamo vissuto, del terremoto che ha sconvolto le nostre vita. Vivevamo in mezzo a quelle macerie, senza quasi rendercene conto, come se fosse normale. Ma poi, quando i nostri amori volano via, ecco che vediamo macerie, distruzione e ci rendiamo conto che è il momento di ricostruire, ricominciare. Sì, ma da dove? Da noi. Perché noi siamo i primi a essere cambiati, ce ne accorgiamo da quello che pensiamo, da come rispondiamo, da quello che facciamo. E mentre intorno a noi il mondo continua a girare, sordo e insensibile, noi raccogliamo piano piano le macerie sapendo che non saremo mai più gli stessi di prima, sapendo che non sarà mai più come prima, ma animati dalla volontà di chi sa, di chi ha capito cosa la vita può infliggerti, sapremo ricostruire la nostra vita, pezzo dopo pezzo e per farlo, dovremo lasciare lungo il nostro percorso qualcosa, togliere da quel pesante zaino che abbiamo sulle spalle qualcosa che lo alleggerisca perché il dolore ha un peso enorme e i ricordi pure e occorre fare spazio per altra vita, e allora andiamo ragazzi, insieme, mano nella mano, ciascuno con il nostro zaino pieno di ricordi e dolore che piano piano riempiremo di serenità lasciando qualche bel ricordo che ci guidi lungo il cammino.

Milena66
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Messaggio da Milena66 »

....Erika, sei tu che mi togli il fiato oggi. Ciò che scrivi è così vero e crudo che non posso che condiverlo pienamente.

Il cancro abbassa le difese e ci mette di fronte alla morte e ci costringe a vivere nelle macerie come se fosse tutto normale....

Il cancro è come una guerra, alimenta la paura, ci mette di fronte alla morte e la paura si alimenta di paura perchè è come se una bomba fosse posizionata nel corpo della persona ammalata e non si sa quando potrà esplodere. E quando la guerra è finita, dobbiamo ripartire dalle macerie, sì proprio da quelle.

Lo zaino è pesante, eccome se lo è e quando il dolore vero si è conosciuto se ne ha ancora più paura perchè potrebbe tornare, ma col tempo -sempre sperando in una buona sorte- il carico di dolore può alleggerirsi un pò perchè i ricordi legati ai momenti più terribili della malattia riescono ad inserirsi nelle pieghe dello zaino per lasciare spazio ai sorrisi che verranno, alla vita che prende sempre il sopravvento e fra dolore e gioia per il fatto di essere ancora vivi, quasi sempre vince la gioia.

Un nuovo amore, un nuovo brivido, un bambino che sorride, una giornata di sole, una gita al mare....sono tutte manifestazioni di una vita che ancora ci appartiene e che è veramente la sola cosa che abbiamo a disposizione durante un lasso di tempo ignoto. Ed è un vero atto d'amore cercare di sorridere alla vita e al tempo.....rinunciare a tutto questo sarebbe un'ingratitudine troppo grande verso coloro che si sono aggrappati alla vita, nonostante tutto e che hanno dovuto cedere. In ricordo di chi abbiamo amato così tanto, dobbiamo onorare la vita che ci resta......sorridendo, anche se talvolta il cuore vorrebbe soltanto esplodere dal dolore.

Erika76
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Messaggio da Erika76 »

Assolutamente sì Vania, ecco io lo vedo proprio con le tue parole: Vivere adesso, vivere oggi, facendo spazio tra le macerie, ripulendo quello che si può ripulire, è un autentico ATTO D'AMORE che richiede ancora più coraggio che stare vicino a chi sta male sperando in un miracolo che sappiamo bene non avverrà. Perché prima c'erano loro, erano il nostro obiettivo, fisico, concreto, vivo. Adesso l'obiettivo è quasi etereo, vita per la vita. Ma man mano quell'obiettivo si farà sempre più fisico e concreto, identificandosi in una persona, un uomo, una donna, un figlio o in un progetto e allora sapremo davvero di essere qui per un motivo. Abbiamo un conto in sospeso con il cancro e oggi so che non cederò mai a lui, semmai accadrà sarà per la malattia, ma non per paura o per disperazione, mai!

ernesto
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Messaggio da ernesto »

Erika avessi un decimo della tua forza ...sposterei le montagne....buon w.e. care scrittrici....Ernesto

Russia
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Messaggio da Russia »

E, durante la "battaglia", il cancro riesce ad indebolire la speranza! Togliendoti il futuro, addomesticandoti i sogni.. Strappandoti l'anima, costringendoti a vivere 'sospesa".... Nell'assenza di certezze...

linetta
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Messaggio da linetta »

Vi abbraccio tutti e vi leggo con grande rispetto , cercando di assorbire la grande energia vitale di Erika, la maturità di Vania..

Vi abbraccio forte forte..ciao anche ad Ernesto carissimo amico sconosciuto..

Linetta

P. S. Buona notte a tutti

Erika76
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Messaggio da Erika76 »

Ernesto, grazie. E' solo voglia di andare avanti. Linetta, sorellina mia, la mia energia è una diretta conseguenza di quella che trovo ogni giorno qui e Russia... lo so, il cancro addomestica e anestetizza sogni e progetti e quel vivere sospesi quasi in un fermo immagine ti costringe a farci i conti sempre e comunque. Come vanno le cose?

MaraLi
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Iscritto il: mar 6 ago 2013, 4:30

Messaggio da MaraLi »

Ciao amici, la forza è dentro tutti noi. Spesso ne siamo inconsapevoli fino al momento in cui non siamo costretti a tirarla fuori e ad affidarci ad essa.

Nessuno di noi avrebbe mai creduto di poter affrontare storie tanto dolorose. Momenti così carichi di paura e angoscia. Dolori che straziano l'anima, lasciandoci spossati e confusi. Eppure siamo tutti qui. Ne parliamo, ci confrontiamo e cerchiamo di rimettere in piedi i pezzi della vita andata distrutta come dopo un terremoto. Ci tiriamo su le maniche e togliamo le macerie. Certo, quello che troviamo, una volta fatta pulizia non ha niente a che vedere con quello che avevamo costruito. Ma ciò nonostante torneremo a ricostruire con i pochi, stanchi mezzi a disposizione.

Bisogna tenere presente questa cosa per avere più determinazione nel costruire.

Erika è molto consapevole della forza che ha dentro se e quello che molti di noi dovrebbero fare è proprio trovare questa grande consapevolezza che da qualche parte, nel nostro io, alberga.

Buona giornata a tutti. VVB

Erika76
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Iscritto il: mar 9 lug 2013, 23:45

Messaggio da Erika76 »

Il fatto è che abbattersi, deprimersi o chiudersi in sé stessi non apporta alcun beneficio, né per chi lotta, né per chi ha lottato e pensa di aver perso.

Chiudersi alla vita significa semplicemente privarsi di una possibilità e darla vinta ancora a lui, al cancro, che miete altre vittime tra chi resta e sopravvive alla perdita del suo grande amore. Perdiamo se non troviamo il modo e il perché per reagire, perdiamo quando chiudiamo il cuore e induriamo noi stessi per tutelarci dalla sofferenza che ogni amore inconsapevolmente porta con sé. Perché non siamo eterni e non conosciamo nulla del futuro. Possiamo solo intravederlo attraverso i nostri piccoli o grandi progetti e darsi un futuro nel e dopo il cancro significa vincere il cancro, andare oltre la prospettiva della malattia e dell'ignoto. Consapevolezza significa so che non tornerà, so che sarà dura, so che i momenti difficili, il pianto e la mancanza si faranno sentire, e io sarò qui. Mi lascerò temporaneamente sopraffare da tutto per poi riemergere più consapevole e forte di prima per vivere e farlo adesso, non domani.

rosapinanicolettaanna
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Messaggio da rosapinanicolettaanna »

Ciao amiche e amici beh lottare viene naturale o lotti o ti fai sconfingere è visto che x lottare serve tanta energia che a noi poche ne abbiamo ognuno di noi a una propria sorgente dove attingere forza di volonta forza di vincere...la mia lo sapete é mia figlia ma ognuno a la sua ragione puo essere simplicemente voglia di vivere quando si è alle strette noi troviamo come andare avanti è dura a volte molto dura,lo sconforto la tristezza diventano abituale ma poi una luce ci guida è andiamo avanti senza sapere x quanto la paura sta sempre con noi e secondo me é proprio la paura che ci obliga ad avere maggiore attenzione e cure x noi x chi ci sta afianco! Il futuro è incerto il passato pieno di ricordi e dolore il presente è guerra ma finche ce la facciamo é sempre una vittoria x noi e x chi ci ama!dopo il cancro non diventa piu facile è una lotta comunque la paura il dolore stanno sempre con noi diventa una compagnia abituale resterano con noi! Un abbraccio a tutti voi non mollate mai!

 


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