Carissimi, anche la mia mamma se n'è andata. L'11 settembre alle 16.25 in Hospice. È stata lì 2 settimane e quando è arrivata già quasi non parlava più. Poi ha smesso anche di mangiare: non riusciva a deglutire. Poi dormiva tutto il giorno e apriva gli occhi per poco tempo. Diceva solo poche parole, a volte ripeteva le domande che le facevi... Insomma: si è spenta giorno dopo giorno. Il martedì prima della sua morte mi ha rivolto un'ultima frase mentre la salutavo: "Ciao Amore mio" e io ero così contenta che le ho chiesto di ripetermela "Ciao Amore mio". Poi basta. Si è addormentata, le è venuta una febbre altissima incontrollabile. La domenica mattina stava così male che io mi sentivo morire come se fossi io la malata. Il pomeriggio se n'era andata. E io l'ho vista "dormire", serena, non soffriva più. Lei che stava costretta a letto da più di un mese. Lei che era una furia: piena di progetti e di sogni da realizzare, sempre pronta ad aiutare tutti. Adesso era di nuovo libera da quel letto.
Mi manca da morire, ma vederla in quel modo era peggio. Forse quello che dico è brutale, mi rendo conto, ma vederla in qurl modo non aveva niente di giusto. Non se lo meritava.

Ho letto di molti che hanno un caro con glioblastoma multiforme, alcuni molto giovani. Affrontare questa cosa non è facile, tira fuori energie e risorse che neanche sapevi di avere e, nella sua tragedia, è un percorso che può regalare momenti di condivisione indimenticabili, abbracci eterni, sguardi di vero Amore, lacrime di tristezza ma comunque piene di sentimento. Quando tutto procede senza intoppi, senza difficoltà, è frequente non riuscire ad apprezzare appieno chi ci sta intorno. La sofferenza può lasciare anche qualcosa di buono, bisognerebbe cercare di non arrabbiarsi col mondo.
Ringrazio tutti quelli che hanno scritto la loro esperienza prima di me: mi avete aiutato tanto!
E abbraccio tutti quelli che stanno ancora combattendo, perché trovino la forza di non mollare mai.

ciao Chiara mi dispiace per mamma ti faccio le mie condoglianze..la mia ha smesso di soffrire il 27 agosto quasi un mese. Era da un po che non venivo in questo forum e sono parole molto belle e vere quelle che hai scritto. tra alti e bassi, nostalgia e tristezza ma anche volontà e coraggio stiamo cercando di ricominciare. è difficile e ci vorrà tempo anche perché è stata veramente un esperienza tremenda e la consolazione che non soffrono più ci deve essere d aiuto..anche se mancano e mancheranno sempre..in bocca al lupo x il tuo futuro

Whitechapel, auguro la stessa cosa anche a te. Mi è capitato di leggere una poesia molto bella sulla perdita e spero che la mia mamma rimanga dentro di me, che continui ad essere presente nonostante io non possa più vederla, toccarla o sentire la sua voce. Voglio che sia come le mie ossa, non le vedo, ma ci sono e sono importanti, e le sento... Vorrei sentirla, non dimenticarla. Per ora ancora non riesco. La cerco, e non c'è. Ma auguro a tutti voi di portare dentro i vostri cari con la gioia dei bei momenti passati insieme. Credo che la perdita di una persona che si ama non si possa superare, ma spero che il nostro dolore si trasformi in qualcosa di più bello e più profondo.
A tutti voi:

Non importa che non ti abbia,
non importa che non ti veda.
Prima ti abbracciavo,
prima ti guardavo,
ti cercavo tutta,
ti desideravo intera.
Oggi non chiedo più
né alle mani, né agli occhi,
le ultime prove.
Di starmi accanto
ti chiedevo prima,
sì, vicino a me, sì,
sì, però lì fuori.
E mi accontentavo
di sentire che le tue mani
mi davano le tue mani,
che ai miei occhi
assicuravano presenza.
Quello che ti chiedo adesso
è di più, molto di più,
che bacio o sguardo:
è che tu stia più vicina
a me, dentro.
Come il vento è invisibile, pur dando
la sua vita alla candela.
Come la luce è
quieta, fissa, immobile,
fungendo da centro
che non vacilla mai
al tremulo corpo
di fiamma che trema.
Come è la stella,
presente e sicura,
senza voce e senza tatto,
nel cuore aperto,
sereno, del lago.
Quello che ti chiedo
è solo che tu sia
anima della mia anima,
sangue del mio sangue
dentro le vene.
Che tu stia in me
come il cuore
mio che mai
vedrò, toccherò
e i cui battiti
non si stancano mai
di darmi la mia vita
fino a quando morirò.
Come lo scheletro,
il segreto profondo
del mio essere, che solo
mi vedrà la terra,
però che in vita
è quello che si incarica
di sostenere il mio peso,
di carne e di sogno,
di gioia e di dolore
misteriosamente
senza che ci siano occhi
che mai lo vedano.
Quello che ti chiedo
è che la corporea
passeggera assenza,
non sia per noi dimenticanza,
né fuga, né mancanza:
ma che sia per me
possessione totale
dell’anima lontana,
eterna presenza.

— Pedro Salinas

Cara Chiara

lo stadio in cui descrivi di tua madre poco prima che se ne andasse, mi ricorda mia madre ora: parla a stento, è immobile, sofferente, e ripete quello che sente. Le mie piu sentite condoglianze. Tenetevi la mamma stretta nel cuore e riprendete a guardare alla vita con un po di serenità.
Alessio

Ricordo le stesse cose anche io...mio padre dormiva sempre, non mangiava piu e la mattina che se ne andato si lamentava dal dolore...queste cose non si dimenticheranno mai! mentre dormiva alcuni parenti lo chiamavano ma stava con gli occhi chiusi,quando lo chiamavo io li apriva e faceva un piccolo sorriso! mi voleva vedere ancora,voleva stare ancora insieme a me...sono passati 7 mesi e la mia mente va ancora nel periodo di sofferenza di mio padre.la sofferenza di un genitore non si scorda mai...un abbraccio a tutti

Ormai sono passati più di 4 mesi dalla morte di mio padre. Leggendo le vostre storie mi ritornano in mente quegli ultimi giorni terribili, quando mio padre era diventato in pratica un vegetale. Soffriva e io, mia madre e i miei fratelli stavamo lì senza poter far nulla per cambiare il destino. Questa è una cosa che ti lascia il segno e che difficilmente dimentichi.

Ciao Chiara, ho perso mamma un mese fa...so cosa provi e cosa proverai. Io faccio ancora fatica a realizzare il tutto...quando pensò che non potrò sentirla mai mai più mi sento come se cadessi nel vuoto da un grattacielo...completamente perso.
Ti mando un abbraccio e mando un abbraccio a tutte le persone del forum che stanno vivendo periodi difficili come il nostro. Le lacrime al momento non hanno mai fine...

Ciao Chiara ,io ho perso mio marito un mese fa...lui aveva 45 anni.Non riesco a rendermene ancora conto.Lui è rimasto a casa con noi fino alla fine e adesso ogni volta che entro nella stanza mi sembra di vederlo lì con lo sguardo disperato e perso che aveva negli ultimi giorni e purtroppo non riesco a togliermi dalla mente questa immagine e fa molto male.L'ho coccolato,consolato nei momenti tristi ma soprattutto gli ho dato tanto amore e al momento questa e'l'unica cosa che mi fa (per modo di dire)stare bene.Sono vicina a te e a tutti quelli che hanno perso un loro caro...vi stringo forte.

Fedy, sicuramente non hai nulla da rimproverarti, non ci pensare nemmeno. Quello che ci è successo e che porteremo per sempre dentro è una sofferenza senza scampo. Abbiamo visto giorno dopo giorno i nostri cari andare via, per te Fedy deve essere stata davvero dura.
Ma come è scritto nella meravigliosa poesia che vi ho lasciato, loro ci sono, ci saranno sempre, li portiamo con noi. Il loro dolore è stato il nostro dolore. Tutti gli ultimi mesi di mia mamma sono stati dei macigni e le ultime settimane pensavo continuamente al suo funerale. Ora se n'è andata e io ancora non me ne rendo conto. Non ci riesco, non so perché, ma non riesco proprio a tirarlo fuori il mio dolore. Forse lo faccio per proteggere chi mi sta vicino. Per non travolgere tutti con la mia tristezza. Credo sia questo. Ma mi sento in colpa verso la mia mamma. In tanti non se ne fanno una ragione, io invece penso che la vita va come deve andare e per le cose che non si possono cambiare, è inutile arrabbiarsi...

a tutti voi.....in bocca al lupo perchè nel momento in cui sentiro la vittoria su questa malattia sara forse uno spiraglio...in tutto questo dolore ....