Quando il cancro ti gira attorno

In questa stanza è possibile dare parola a ciò che si vive come paziente, familiare, amico, condividendo la propria esperienza ed esprimendo le proprie emozioni in un clima di accoglienza, fiducia e rispetto.
Rospo
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Iscritto il: lun 15 ago 2016, 18:37

Quando il cancro ti gira attorno

Messaggio da Rospo »

Salve a tutte e a tutti
E' da tempo che vi leggo, leggo le tante storie, spesso purtroppo brutte, di questo forum ; è da tempo che quindi comprendo le ansie, le paure, i drammi che frequente ne conseguono, perché anche io, sia pure indirettamente, ne sono stato coinvolto. Questa volta,però, ho deciso di intervenire per raccontare la mia storia, quantunque io sia schivo, ma questa volta ho bisogno di condividere. Sono sette giorni che la mia Vivy mi ha lasciato, ma il pensiero di lei è costantemente fisso, rimbomba continuo nel cervello e nel cuore.
Mi chiamo Dario, ma la mia Vivy mi chiamava Rospo.
Il cancro, con me, sembra abbia voluto giocare. Mi ha sempre girato attorno, colpendo ogni volta sistematicamente a turno, le persone a me più care.
Tutto inizia ventuno anni fa quando a mia madre viene diagnosticato un glioblastoma frontale, uno dei tumori cerebrali più maligni, in tutti i sensi ( coscienza e dignità cancellati, sei mesi di tallonamento a vista, giorno e notte, mio padre ed io distrutti...)
Lui, mio padre, non si riprese più, tre anni dopo diagnosi di carcinoma vescicale ( asportazione di vescica e praticata urostomia bilaterale, fortunatamente - si fa per dire- la "bestia" non era uscita dalla vescica e quindi respiro di sollievo momentaneo, ma la gestione delle stomie non è mai stata facile). Passano ancora due anni e nel 2002 i linfonodi del collo si gonfiano tanto, nuova diagnosi di altro tipo di carcinoma, quello tiroideo, asportazione della tiroide e svuotamento dei gangli, ciclo di iodio radioattivo, e anche questa volta fortunatamente - si fa per dire - tutto abbastanza localizzato.
Pensavo che a questo punto avessimo dato a sufficienza. Ma evidentemente mi sbagliavo. Due anni fa la nuova doccia fredda, questa volta terribilmente gelata : alla mia amatissima compagna Viviana viene fatta diagnosi di " carcinoma del retto localmente avanzato con metastasi epatiche e polmonari". Vi lascio immaginare il calvario successivo, tra ricoveri in ospedale e chemioterapie, e poi dopo un anno, nuova doccia gelata : non si opera, non si asporta il tumore primitivo perché l'operazione è troppo rischiosa e probabilmente non si fermerebbe comunque la progressione della malattia. Prosegue la chemioterapia con nuovo farmaco, da poco in uso, per via orale.
A Pasqua 2016, il giorno dopo l'assunzione dell'ultima pastiglia del primo ciclo, improvvisa comparsa di grossa infezione alla gamba sinistra, probabile complicanza di un ascesso peri-anale mal drenato ( sviluppatosi in corrispondenza del tumore primitivo ), ricovero immediato, 20 giorni di pesantissima "batteria" antibiotica, infezione bloccata, di nuovo a casa, speranza di tornare in piedi, cure e medicazioni continue per quattro mesi, poi la doccia finale, subdola, quasi invisibile, setticemia e morte.
Questa volta lui, la "bestia" ha colpito duro.
lilli
Membro
Messaggi: 10
Iscritto il: lun 23 mag 2016, 12:56

Re: Quando il cancro ti gira attorno

Messaggio da lilli »

Ciao rospo,ho letto la tua storia e ho pianto,non ho le parole.... un abbraccio!!!
moni1
Membro
Messaggi: 1587
Iscritto il: mar 25 nov 2014, 10:55

Re: Quando il cancro ti gira attorno

Messaggio da moni1 »

ti posso solo mandare un abbraccio forte forte, niente si può fare di più purtoppo
Alessandra68
Membro
Messaggi: 317
Iscritto il: mer 15 lug 2015, 21:30

Re: Quando il cancro ti gira attorno

Messaggio da Alessandra68 »

Ciao Rospo.
Non so che dire...leggendo le storie altrui, non so mai che dire...so solo che mi viene tanta rabbia, tanta. E che pensare che ci sia (forse) un Dio, spesso, quando sono in questo Forummi risulta imcomprensibile. E impossibile.
Un grande abbraccio
ChiaraP
Membro
Messaggi: 29
Iscritto il: sab 19 dic 2015, 23:40

Re: Quando il cancro ti gira attorno

Messaggio da ChiaraP »

Caro Rospo, qui è pieno di portatori sani di storie tragiche. Hai fatto bene a sfogarti su questo forum, perché ormai sono arrivata alla conclusione che solo chi soffre, o ha sofferto, possa davvero capire.
Mi si stringe il cuore nel leggere la tua storia. Sarà difficile, ma andrai avanti, dovrai farlo. E ogni volta che sentirai la parola rospo, magari detta da qualcuno per caso, lei sarà lì.
Ti abbraccio, forte. Tieni duro.
Rospo
Membro
Messaggi: 12
Iscritto il: lun 15 ago 2016, 18:37

Re: Quando il cancro ti gira attorno

Messaggio da Rospo »

Grazie a tutti quelli che hanno condiviso questo mio sfogo, perché di questo si è trattato,di uno sfogo spontaneo contro una grande ingiustizia che è la malattia terminale, soprattutto quando ( come nel caso della mia Vivy) arriva quando ancora hai voglia di vivere, ancora sei giovane e magari si aggiunge anche il dolore e la devastazione del corpo.
Però volevo precisare una cosa: in questo forum mi sembra di vedere più disperazione da parte di noi familiari che comunque vada rimaniamo in vita che da parte di chi sta vivendo in prima persona il dramma della malattia e che vive sempre nell' incertezza della sopravvivenza.
Credo che loro ci insegnino ( come ha fatto il babbo e la mia Vivy) veramente cosa vuol dire il coraggio di andare avanti, il coraggio di cercare la forza momento per momento .
Non sono frasi retoriche e anche se lo fossero le sento vere.
Mi sono sempre meravigliato di questa loro forza, della loro quasi serenità, pur nella evidente sofferenza fisica .
Tante volte ho pianto, a volte non c'è l'ho fatta a trattenere le lacrime nemmeno davanti alla mia Vivy, eppure lei non piangeva quasi mai in questi due anni di calvario ( si emozionava solo quando la sorprendevo con qualche regalo improvvisato per il suo compleanno o per San Valentino) e una sola volta l'ho vista con il terrore negli occhi ( come se per qualche attimo avesse visto il suo futuro prossimo).
Lei ha vissuto la malattia con leggerezza ma non con superficialità, come ha vissuto la sua vita ( pensate che pochi giorni prima di morire ha pensato di regalarmi un gattino, doveva essere nero, maschio e chiamarsi Meo come tutti i gatti che io avevo quando ero un bambino e Meo è arrivato due giorni prima che morisse, l'ha abbracciato e coccolato, ora lui è qui con me che non mi fa nemmeno scrivere... è stato il suo ultimo regalo...lei aveva quella leggera sottile " follia" che affascinava...)
In fondo noi continuiamo a vivere, è vero che sarà difficile riprendere, ma ce la faremo, perché credo che tutti abbiamo nel nostro DNA il meccanismo per l'elaborazione del lutto;quei pochi che non ce la fanno o sono casi patologici oppure vivono forti sensi di colpa ( qualche senso di colpa c'è l'ho anche io, spero non mi schiacci troppo...)
A volte dicevo alla mia Vivy : "Se tu ne andrai come farò io?" "Vedrai che ce la farai ! "
Sì, forse ce la farò. Quello che mi fa veramente paura è invece se io riuscirò a trovare la loro stessa forza e il loro stesso coraggio quando sarà il mio turno. Loro ( la mamma, il babbo, Viviana) hanno avuto, nella sfortuna, la piccola fortuna di avere me vicino a loro istante per istante ( utile non solo per le tantissime cose pratiche ) ma quando toccherà a me sarò probabilmente solo... e sarà ancora più difficile...
Perché poi il fine ultimo della vita è la morte ( la breve parentesi della vita serve solo a conoscere ed apprezzare il significato di bellissimi concetti come felicità, bellezza, amore ), quella morte che fa tanta paura ma che poi diventa quell'oceano eterno di pace e di assenza di dolore. Qualcuno dice che ci sarà una vita oltre la vita, sarebbe bello, ma dovrà essere una vita che non sia più dominata dal dualismo bene-male e dove felicità, bellezza, amore possano essere vissute veramente e non solo conosciute...
Di nuovo grazie a tutti
Kataluna
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Messaggi: 5
Iscritto il: mer 27 lug 2016, 20:08

Re: Quando il cancro ti gira attorno

Messaggio da Kataluna »

Ciao rospo..... ti sono vicina anche io come te ho perso mio marito 40 giorni fa...... anche io gli dicevo a lui che faccio senza di te .... e mi vergogno a dirlo era lui che dava la forza a me ...... e vero hanno una forza soprannaturale nel affrontare la malattia è combattere per vivere
Ti mando un grande abbraccio katy
Solotu
Membro
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Iscritto il: sab 19 mar 2016, 21:44

Re: Quando il cancro ti gira attorno

Messaggio da Solotu »

Grazie Rospo per la tua testimonianza sei un uomo non solo sensibile ma anche coerente e lucido come poche persone quando vivono queste tragedie. Come sempre l'essere umano anche con le migliori intenzioni tende ad essere egoista, a pensare al suo dolore. È giustissimo quello che dici. Anche io sono disperata senza il mio dolce e coraggioso Antonio che mi ha lasciato un anno fa a soli 52 anni per un maledetto tumore al polmone. Fino all'ultimo si è affidato ai medici sempre col sorriso ma poi si era chiuso in un silenzio misterioso, impenetrabile ma ha combattuto come un leone. E oggi che sono sola e disperata cerco di pensare sempre a quanto lui ha sofferto un uomo così coraggioso merita una donna altrettanto forte e allora caro Rospo bisogna andare avanti col groppo in gola col cuore a pezzi. Io ormai ho solo i miei figli non avendo più i genitori ma anche i figli non sono una garanzia riguardo al morire soli. Bisogna non pensare mai a questo anche perché in fondo si nasce soli e si muore soli. Ti faccio tanti sinceri auguri per un sereno futuro
La sofferenza imbarazza coloro che hanno la fortuna di non conoscerla e condiziona la vita di chi deve affrontarla
Fede19
Membro
Messaggi: 21
Iscritto il: mer 3 ago 2016, 21:01

Re: Quando il cancro ti gira attorno

Messaggio da Fede19 »

Caro Rospo,

La tua storia mi ha davvero toccato il cuore. Per ogni persona che perdiamo credo ci sia un dolore diverso: per la mamma, il papà, i compagni di vita, i figli...
A me gira intorno da undici anni, tanti quanti quelli in cui mio padre ha lottato contro il cancro. È talmente tanto tempo che ci convivo che sono quasi rassegnata al fatto che prima o poi probabilmente toccherà anche a me. E sapendo come la si vive da familiare forse mi preoccupa di più l'idea del dolore che proverebbero le persone che mi amano che il pensiero della mia sofferenza.
Per me anche questo è un colpo basso di questa terrificante malattia, il potere che ha sulla nostra mente e sul nostro cuore, la capacità di impiantarti il terrore dentro.
Sii forte, un abbraccio
Rospo
Membro
Messaggi: 12
Iscritto il: lun 15 ago 2016, 18:37

Re: Quando il cancro ti gira attorno

Messaggio da Rospo »

Ciao a tutti
Sono ormai più di 5 mesi che la mia Vivy mi ha lasciato. Ma a me sembrano 5 anni, non so perché, ma il tempo senza di lei mi sembra così tanto...
Pensavo che il tempo diminuisse il dolore, ma almeno per ora non è così, anzi forse è un po' peggio dei primi giorni, perché il pensiero di lei è un'arma a doppio taglio: da una parte è piacevole ricordarla, magari nei momenti belli del nostro rapporto, ricordare il suo sorriso, la sua bellezza, la sua allegria, lo sguardo intenso dei suoi occhi azzurri, dall'altra tutto questo fa male, acuisce la sua mancanza, è come una "spada nel cuore", diceva una famosa vecchia canzone e a proposito di canzoni ( visto che qualcuno in questo forum faceva riferimento a canzoni) , riascoltando in questi ultimi tempi canzoni di amori finiti (...!) mi ha colpito un ritornello di una vecchia canzone di Fausto Leali ( "... ora capisco cosa vuol dire averti accanto prima di dormire... " ), ed in effetti uno dei momenti peggiori in cui Vivy mi manca è proprio quando mi sto per addormentare, nel buio e nella solitudine della stanza mi manca quella mano da stringere, come un bambino che cerca la mano della mamma, la sicurezza... Sì, perché a maggior ragione negli ultimi tempi della sua malattia, quando stava già molto male ed era allettata, dopo la solita giornata passata tra medicine, infermiere domiciliari, farmacie, cateteri che si otturavano, ferite da medicare, febbri improvvise, pranzo da cucinare e che poi lei spesso o rifiutava o vomitava, ecc. ecc..., ebbene, a fine giornata, quando lei stava sonnecchiando o già dormendo, io le prendevo la mano ( quelle mani e quelle braccia che nelle ultime settimane erano diventate
" tavolozze di pittori " a causa degli ematomi sviluppatisi ) e quando sentivo che lei " rispondeva " stringendo la mia a sua volta ( sempre più debolmente ), per me quello era l' appagamento che desideravo, la cosa che mi mancava per farmi addormentare tranquillo...
Quando mi metto a pensare a noi due, al nostro rapporto ( il nostro è stato un amore tardivo, maturo, arrivato quando entrambi qurantacinquenni, ormai avevamo già cominciato a dubitare che il vero amore esistesse... ), quando penso al nostro rapporto, intenso ma anche a tratti burrascoso e difficile, e sono tormentato dai tanti sensi di colpa, paradossalmente uno dei pochi momenti in cui questi sensi di colpa si attenuano è quando penso alla fine, agli ultimi mesi della malattia, quando la mia dedizione a lei è stata totale, 24 ore su 24, cercando il più possibile di alleviarle ogni minimo momento di dolore e di non lasciarla mai sola, nemmeno un attimo.
Non ha sofferto fisicamente molto, è passata dalla vita alla morte dolcemente... l' unica mia magra consolazione...
Ha lasciato però un cuore sanguinante, con ferite che non si rimarginano ( come le sue piaghe...), ma forse fa tutto parte del gioco...
Stanotte ( e tutte le altre notti ) mi mancherà la sua mano...
 


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