Agoaspirato

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Franco953
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Agoaspirato

Messaggio da Franco953 »

Riporto di seguito l'articolo pubblicato sul sito della Fondazione Veronesi, in quanto ritengo possa essere interessante
Franco


CHE COS’È

L’agoaspirato mammario consiste nel prelevare, con un ago sottile (normalmente quello di una normale iniezione), cellule o liquido dalla lesione eventualmente individuata alla palpazione, alla mammografia o all’ecografia.

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COME SI SVOLGE?

Non è necessaria alcuna preparazione particolare prima dell’indagine, e anche il ricorso all’anestesia locale non è generalmente necessario, in quanto la procedura è ben tollerata. La paziente viene fatta coricare supina sul lettino, con le braccia rivolte in alto e il seno scoperto. Una sonda ecografica individua la lesione e viene quindi scelto il punto d’ingresso dell’ago.

La cute viene disinfettata, e il prelievo ha inizio: l’ago progredisce, sorvegliato in tempo reale dalla sonda ecografica. Quando la lesione viene raggiunta, comincia l’aspirazione: durante il prelievo, l’ago viene mosso ripetutamente all’interno della lesione con una manovra di “va e vieni” per campionare le zone maggiormente sospette.

A questo punto, il materiale cellulare così ricavato viene prontamente preparato per la cruciale tappa successiva: l’invio al laboratorio dell’anatomopatologo, che provvederà a definire la natura della lesione attraverso l’esame al microscopio del prelievo. La zona cutanea viene quindi detersa, disinfettata e medicata con un piccolo cerotto.

Si tratta di una procedura assai ben tollerata, e il dolore avvertito dalle pazienti è molto modesto se non assente. é ampiamente ormai dimostrato che non esiste alcun rischio di disseminazione di cellule in corso dell’agoaspirato con ago sottile. L’agoaspirato può essere eseguito anche senza l’ausilio dell’ecografia, qualora i noduli mammari siano palpabili.

NOTA BENE: le informazioni in questa pagina non possono sostituire il parere e le spiegazioni del tuo medico
“Non è tanto quello che facciamo, ma quanto amore mettiamo nel farlo. Non è tanto quello che diamo, ma quanto amore mettiamo nel dare.”
 


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