Stadio terminale di un genitore 59enne, la spietatezza del K Pancreas

In questa stanza è possibile dare parola a ciò che si vive come paziente, familiare, amico, condividendo la propria esperienza ed esprimendo le proprie emozioni in un clima di accoglienza, fiducia e rispetto.
Maria L
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Re: Stadio terminale di un genitore 59enne, la spietatezza del K Pancreas

Messaggio da Maria L »

Grande Laura! Sei speciale. Tua figlia è fortunata. Faby speriamo, W la ricerca: doniamo.
Papà le parole più belle vorrei avertele dette tutte in vita. Mi manchi.
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Franco953
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Re: Stadio terminale di un genitore 59enne, la spietatezza del K Pancreas

Messaggio da Franco953 »

Cara Mag
mi spiace anzitutto per cio' che sta' accadendo a tuo padre e di conseguenza a tutta la tua famiglia
Hai la mia comprensione e la mia massima solidarietà
Cio' che mi chiedo tuttavia è perchè, nei momenti piu' critici, continuiamo a farci delle domante per le quali non esiste una risposta.
Siamo abituati a pensare che ,tutto ciò che ci circonda, è sempre il frutto di una "causa" e di un conseguente "effetto"
Nella realtà,penso che non è sempre così ; l'effetto non è sempre il frutto di una precisa causa.
E poi, comunque, quando ci chiediamo perchè il cancro ha colpito proprio papà, mamma o nostro fratello/sorella non ci riferiamo alla causa che l'ha scatenato ma alla scelta ingiusta fatta dal destino.
In realtà, penso che non esiste un perchè se il cancro ha colpito un nostro parente così, come non c'è un perchè al mattone caduto dal terzo piano di un edificio, che ha colpito la persona che passava di lì , in quel preciso istante.
La vita è fatta così purtroppo . Lo conferma il fatto che , ad esempio, il tumore al polmone colpisce la persona che fumava 20 sigarette al giorno ma anche chi non ha mai fumato una sigaretta. E' una ingiustizia se muore di cancro ai polmoni anche chi non fuma ? Certo, ma lo è per noi perchè lo consideriamo un torto fatto alla nostra famiglia. al nostro caro, a noi stessi e non perchè la vita è ingiusta.
Dici di essere incazzata e fai bene ad esserlo. Quando si è ammalato mio padre non ero solo incazzato ma ero imbestialito . Il dolore è terribile ma poi ti chiedi con chi devi incazzarti ? Con il cancro, con te stesso/a.....con chi ?
Ti chiedi cosa succederà se papà ti lascerà e come farai ad accettare la sua mancanza ?. Ti dico subito che non sarà facile. Molti si fanno aiutare per superare un momento , come questo, difficile della propria vita.
Se ti può consolare ti dico cosa ho fatto io. Ho pensato a mio nonno e a mia nonna. Anche loro ,a suo tempo, sono morti eppure, papà e mamma hanno continuato a vivere , hanno portato avanti la loro famiglia e hanno avuto dei figli. Quindi, pur nel dolore e nella tristezza che avranno provato, non si sono arresi, non si sono fermati ma hanno deciso di guardare al futuro e di continuare a vivere.
Certo, questo pensiero non risolve tutto ma è già un primo passo importante.
Un abbraccio
Franco
“Non è tanto quello che facciamo, ma quanto amore mettiamo nel farlo. Non è tanto quello che diamo, ma quanto amore mettiamo nel dare.”
 


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