Voglio raccontare la storia della mia nonnina.

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saragatta
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Voglio raccontare la storia della mia nonnina.

Messaggio da saragatta »

Dopo 15 mesi dalla scomparsa di mia nonna mi sono decisa a raccontare la sua storia, perché sento spesso di persone scioraggiate a chiedere un secondo parere.
Tutto iniziò verso fine 2010, quando mia nonna (79 anni) iniziò ad avvertire un forte bruciore che partiva dalla zona del seno sinistro e siestendeva fino alla schiena. Il medico, senza nessun tipo di esame, le prescrisse la cura per il fuoco di Sant'Antonio e continuò a fargliela fare nonostante lei non migliorasse e continuasse a perdere peso finché un giorno mentre mia mamma la aiutava a vestirsi vide una pretuberanza a livello della scapola. Finalmente il medico si decise a farle fare una radiografia da cui risultò una macchia, che poi si rivelò essere un tumore. Era giugno 2011. Venne subito ricoverata al Civile di Brescia dove ci dissero che non c'era nulla da fare, che avrebbero fatto una radioterapia a scopo palliativo e che aveva circa un anno di vita, probabilmente meno. Iniziò la radioterapia a luglio e nel frattempo iniziammo a cercare altri pareri. Ad agosto andammo da un chirurgo che ci disse che saremmo state fortunate se fossimo riuscite a passare il Natale insieme. Prendemmo poi un appuntamento all'IEO: prima di settembre non c'era nessun posto libero, purtroppo. Finalmente arrivò il giorno del consulto e ci dissero subito che il tumore era operabilissimo (ovviemante condizioni del paziente permettendo): non potevamo crederci! Procedemmo al pre-ricovero, ed ad ottobre venne operata. L'operazione non fu semplice: venne asportato un terzo di polmone e una porzione di costole, ma riuscì perfettamente. Il primo anno non fu semplice: la ferita faticava a guarire e la riabilitazione per il polmone non era semplice soprattutto dal momento che mia nonna era abbastanza debilitata a causa della dignosi fatta così in ritardo! Però pian piano si riprese completamente e i controlli erano sempre negativi!
Purtroppo verso fine 2016 iniziò ad avere problemi nella deglutizione, e anche qui il medico (diverso da quello di anni prima) sbagliò prescrisse un RX torace che non evidenziò nulla. I problemi continuavano, e a gennaio fece la RM per il solito controllo all'IEO (programmato per inizio marzo) e il referto risultò negativo quindi ci tranquillizzammo un po'. Visto che la soluzione non migliorava il medico si decise finalmente a farle fare una gastroscopia e subito ci dissero che aveva un tumore. La biopsia confermò la diagnosi. Era il 28 febbraio 2017. Fu subito ricoverata all'ospedale di Gardone Val Trompia (BS) dove ci dissero che era inoperabile e ci proposero l'alimentazione tramite PEG. Forutunatamente quando aveva fatto la gastroscopia il medico ci aveva parlato di un espansore che posizionato nell'esofago permetteva al paziente di alimentarsi, così chiedemmo al medico di questa procedura e ci disse che si, era possibile attuarla (lui non l'aveva nemmeno proposta!!!). Nel frattempo andammo all'IEO senza mia nonna (che ormai era senza forze), ma purtroppo confermarono la diagnosi (dicendoci che nella RM il tumore si vedeva già e che quindi il referto era sbagliato). Mia nonna venne dimessa verso i primi di aprile e tutto sommato stava bene: aveva poco dolore (che sparì completamente con i cerotti di morfina), riusciva a mangiare ed era autosufficinete (ovviemente la aiutavamo comunque in tutto) anche se si stancava facilmente. Era felice perché pensava che il suo problema fosse stato risolto (non le avevamo detto che aveva un tumore in fase terminale). Passò il suo compleanno (13 aprile) circondata dalle persone che amava, a casa sua, mangiando la torta preparata da mia sorella. Passammo la Pasqua tutti insieme a casa sua, preparando i piatti che preferiva. Il 20 aprile si ammalò di bronchite ed iniziò a stare poco bene, però non se ne preoccupò più di tanto perché appunto il medico le disse che doveva riposarsi e curarsi per stare meglio. Il 21 aprile era il compleanno di mia zia e festeggiammo: quel giorno stava un pochino meglio e mangiò un pezzetto di pizza e un pasticcino. Faceva un po' fatica a respirare quindi venne il medico a controllarla e le fece un'iniezione per aiutarla. Si mise a letto e purtroppo non si svegliò più.
Nonostante il fortissimo dolore che mi accompagna ancora oggi, mi rendo conto che mia nonna è stata "fortunata" nella sua sfortuna e ha vissuto gli ultimi giorni bene, tutto sommato. Avevamo già valutato varie strutture perché sapevamo che presto non sarebbe più stata in grado di stare da sola e noi non saremmo state in grado di prendercene cura al meglio (nel mio paese non arriva nemmeno l'assistenza domiciliare). Fortunatamente non ce n'è stato bisogno e si è spenta a casa sua, senza soffrire dolori atroci e senza sapere di essere arrivata alla fine.
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Franco953
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Re: Voglio raccontare la storia della mia nonnina.

Messaggio da Franco953 »

Cara saragatta
ti ringrazio a nome di tutto il forum per il tuo racconto
Si tratta di uno scritto appassionato e colmo, in parte di tristezza e in parte di tanta tanta passione
Nelle tue parole si sente il grande amore per tua nonna che hai seguito, durante la malattia, con speranza e tanta devozion
Grazie ancora per averci aperto il tuo cuore.Se hai bisogno , noi del forum , siamo qui per aiutare chi è in difficoltà, chi ha bisogno di aiuto e chi.anche grazie ad una parola buona, trova la forza per reagire ed andare avanti
Un abbraccio
Franco
Ultima modifica di Franco953 il mar 31 lug 2018, 10:54, modificato 1 volta in totale.
“Non è tanto quello che facciamo, ma quanto amore mettiamo nel farlo. Non è tanto quello che diamo, ma quanto amore mettiamo nel dare.”
saragatta
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Iscritto il: lun 30 lug 2018, 10:50

Re: Voglio raccontare la storia della mia nonnina.

Messaggio da saragatta »

Ti ringrazio per le tue parole, anche dopo più di un anno sono un balsamo per il cuore.
 


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