Mio padre 83 anni con diagnosi di tumore polmonare bilaterale con metastasi al mediastino linfonodi e fegato scoperto 15 giorni fa ancora ricoverato dopo la broncoscopia un crollo emotivo e fisico oggi gli chiediamo alla dottoressa se possiamo portarlo a casa perché lì in quel letto lo vediamo soffrire e lei ci risponde che siamo pazzi che lui ha una scintigrafia ossea prenotata x il primo ottobre io mi chiedo è necessario fargli anche questo? È necessario accanirsi con tutte ste indagini quando nn ci hanno dato speranza alcuna? È normale dire a una moglie che lui deve rimanere ricoverato fino alla morte? Cosa faccio aiutatemi vi prego

Ciao Serena
Questa è crudeltà da parte dei medici
A quale scopo curativo la scintigrafia ossea?
Se c'è una ragione ben valida allora vale la pena aspettare xche fino all'ultimo si tenta ogni cosa
Ma li nessuno ti obbliga
Non credo che sei obbligata
Io mi assumo le mie responsabilità e me ne vado
Con il rischio un eventuale peggioramento
Dove lo porti?
Certo che è uno strazio vederlo soffrire

Io volevo portarlo a casa tra le due cose e i suoi affetti mia mamma è molto spaventata da questo ma lui da quando sa che deve rimanere lo si è depresso da matti mangia poco e dorme sempre sarà anche l'effetto della morfina ma credo che a casa con noi un minimo di ripresa potrebbe averla

Guarda che la morfina abbatte
E ovvio che a casa è un'altra cosa
Poi dipende anche dalle persone
Se lui li si sente più sicuro?
X qualsiesi evenienza e in un ospedale
È davvero difficile
Ti auguro di scegliere la strada giusta
Non puoi provare a sentire il parere di un'altro medico?

In 15 giorni siamo passati da ha qualche mese di vita a possiamo fare una chemio di secondo livello x allungare la vita di qualche mese a stanotte muore io nn ci sto capendo più niente lui è sempre peggio io nn mangio più ho perso 6 kg mia mamma è distrutta.
Da quando ha messo il cerotto di morfina nn ha più dolore ma è sempre più debole e assonnato. Io sono un infermiere le compresse che gli fanno in ospedale posso darle anche io... L'unica cosa è che mia mamma ha molta paura di portarlo a casa

La paura è tanta in questi.momenti
Sai bene l'effetto della morfina qual è
Deve essere tua madre a decidere se portarlo a casa o no
Ma come ben sai c'è la paura di vederlo soffrire e non sapere cosa fare
È questa la paura di tua madre
Mi sembra al quanto strano che si ostinano a tenerlo lì
Cercare di mantenere la calma
Ti abbraccio forte

Indubbiamente a casa starebbe meglio. Eventualmente se non ce la fate con le vostre forze prendete un'altra persona che vi dia una mano soprattutto per la pulizia e per la notte. Potrebbe alzarsi e cadere. Potete comunque avere le cure domiciliari.

Cara, noi abbiamo preso la decisione più difficile è abbiamo portato mia mamma a casa sua, dove voleva stare! Purtroppo in un solo giorno e mezzo praticamente si è spenta. Non so dirti se fosse rimasta in ospedale cosa sarebbe successo, probabilmente avrebbe vissuto qualche giorno in più. Non ho rimpianti perché so di aver esaudito un suo desiderio. Portarli a casa e gestirli è difficilissimo , ma tu sei un’infermiera per cui sicuramente più pratica di certe cose e in queste circostanze la medicina migliore è l’amore incondizionato. Un abbraccio

Scusami, ma non ho capito una cosa: vi hanno detto che è terminale? Se lo é, non ha senso fargli la scintigrafia. Se invece vi hanno detto che non c'é possibilità di guarire, ma che si può tentare una chemio, il discorso é diverso. La sonnolenza è dovuta alla morfina, ma può essere dovuta anche alle condizioni del fegato, se le metastasi sono molte e grandi, il fegato funziona poco e male. Scusami se ti dico queste cose, so che sei infermiera, ma davanti a questa sofferenza è inevitabile perdere lucidità. Quanto al riportarlo a casa, è una decisione molto difficile, in ogni caso dovete attivare sin da subito l'assistenza domiciliare e cercare un aiuto. Io, per me, ho deciso che quando sarà il momento andrò in hospice, voglio tutto il supporto medico, farmaceutico e psicologico possibile. Se tua madre è preoccupata di riportarlo a casa, forse lasciarlo in ospedale ancora qualche giorno e vedere come evolve la situazione, potrebbe essere la soluzione migliore.

In 15 giorni ci hanno detto che era terminale poi che poteva fare da casa una terapia palliativa poi lunedì mi hanno chiamato a casa dicendo che gli mancavano poche ore nn so più nemmeno io quante cose ci hanno detto... Ieri sera gli ho portato la cena l ho spronato a parlare a stare sveglio e abbiamo cenato al tavolo prima di andare via gli ho detto che nn voglio sentire che nn fa colazione o che nn si vuole alzare mia mamma stamattina mi ha detto che ha fatto colazione si è lavato e ha pure camminato un po' va spronato è molto depresso questo me lo ha detto lui in persona ieri sera... Quindi domani parlerò con il primario nn gli farò fare la scintigrafia ossea e me lo riporto a casa perché secondo me lo aiuterà a tirarsi su di morale anche se so che nn lo guarirà so che lo avrò fatto felice. Io mi trasferisco da loro lo seguirò insieme alla domiciliare e all' Ant voglio una morte serena quando arriverà il momento è mio padre e glielo devo... So che è difficile ma voglio mettere da parte il resto e seguirlo fino alla fine