Perché mi tiene lontana? Cosa fare?
Perché mi tiene lontana? Cosa fare?
Buongiorno a tutti.
Sono nuova qui, o meglio, è la prima volta che scrivo, anche se ormai leggo quotidianamente questo forum da mesi.
Non so perché io stia scrivendo, so di non poter ottenere risposte, ma consigli, opinioni, testimonianze sicuramente sì, e ne ho un estremo bisogno. Scrivo perché un caro amico di famiglia ha un tumore al pancreas, diagnosticato credo da circa due anni, per ora non operabile, ma per fortuna niente metastasi. Ora, dicono, sta bene. Sapete bene cosa significa, semplicemente la situazione è ferma. Non so cosa aspettarmi! Un giorno mi sveglio con l'angoscia che non lo rivedrò più, il giorno dopo ci immagino a mangiare tutti insieme, magari tra dieci o venti anni. Non lo so, più ci penso e meno capisco. Vorrei chiedevi come e cosa fare...diciamo che credo di avere un interesse nei confronti di quest'uomo, interesse che credo sia arrivato al diretto interessato...non so se la cosa sia reciproca, diciamo che la situazione è la più complessa possibile (in primis la malattia, poi l'abissale differenza d'età). Ma questo non vuol essere ovviamente un post da "posta del cuore". Vorrei solo sapere cosa fare, per farlo stare bene, o meglio comunque. Io sono all'estero per lavoro, quindi non ci vediamo, non ci sentiamo. Anche quando eravamo a pochi chilometri la situazione era la stessa. Lui mi dice che sta benissimo, lo dice con una voce così convinta (ma sappiamo bene entrambi, così falsa) che vorrei urlargli addosso. Ma poi mi dico che se lui non se la sente di sfogarsi è giusto così. Non so cosa fare. Stargli vicino a tutti i costi? Soffrire in silenzio? Nessuno sa che soffro per lui, da una parte vorrei lui lo sapesse, dall'altra mi dico "caxxo, già ha questa situazione, si deve accollare pure la mia disperazione?". Vorrei però che lui sapesse che su di me può contare, che tanto già soffro, io sarei solo felice di prendermi in carico un po' della sua, di sofferenza. Ripeto, non so cosa fare perché ormai non ci penso più nemmeno ad un "noi", ma vorrei che, un giorno, non ci fossero rimpianti. E soprattutto, e qui parlo più ai malati che ai parenti: cosa ne pensate di questo suo distacco, nonostante avesse mandato segnali piuttosto chiari, non tanto in QUEL senso, ma semplicemente del fatto che a me ci tiene, almeno come amica? Può essere per tutelarmi? O in una situazione così tragica (e non lo biasimo), a queste cose nemmeno pensa?
Lo so che non esiste una risposta universale...vorrei solo parlare con qualcuno. Nessuno sa.
Scusate lo sfogo.
Sono nuova qui, o meglio, è la prima volta che scrivo, anche se ormai leggo quotidianamente questo forum da mesi.
Non so perché io stia scrivendo, so di non poter ottenere risposte, ma consigli, opinioni, testimonianze sicuramente sì, e ne ho un estremo bisogno. Scrivo perché un caro amico di famiglia ha un tumore al pancreas, diagnosticato credo da circa due anni, per ora non operabile, ma per fortuna niente metastasi. Ora, dicono, sta bene. Sapete bene cosa significa, semplicemente la situazione è ferma. Non so cosa aspettarmi! Un giorno mi sveglio con l'angoscia che non lo rivedrò più, il giorno dopo ci immagino a mangiare tutti insieme, magari tra dieci o venti anni. Non lo so, più ci penso e meno capisco. Vorrei chiedevi come e cosa fare...diciamo che credo di avere un interesse nei confronti di quest'uomo, interesse che credo sia arrivato al diretto interessato...non so se la cosa sia reciproca, diciamo che la situazione è la più complessa possibile (in primis la malattia, poi l'abissale differenza d'età). Ma questo non vuol essere ovviamente un post da "posta del cuore". Vorrei solo sapere cosa fare, per farlo stare bene, o meglio comunque. Io sono all'estero per lavoro, quindi non ci vediamo, non ci sentiamo. Anche quando eravamo a pochi chilometri la situazione era la stessa. Lui mi dice che sta benissimo, lo dice con una voce così convinta (ma sappiamo bene entrambi, così falsa) che vorrei urlargli addosso. Ma poi mi dico che se lui non se la sente di sfogarsi è giusto così. Non so cosa fare. Stargli vicino a tutti i costi? Soffrire in silenzio? Nessuno sa che soffro per lui, da una parte vorrei lui lo sapesse, dall'altra mi dico "caxxo, già ha questa situazione, si deve accollare pure la mia disperazione?". Vorrei però che lui sapesse che su di me può contare, che tanto già soffro, io sarei solo felice di prendermi in carico un po' della sua, di sofferenza. Ripeto, non so cosa fare perché ormai non ci penso più nemmeno ad un "noi", ma vorrei che, un giorno, non ci fossero rimpianti. E soprattutto, e qui parlo più ai malati che ai parenti: cosa ne pensate di questo suo distacco, nonostante avesse mandato segnali piuttosto chiari, non tanto in QUEL senso, ma semplicemente del fatto che a me ci tiene, almeno come amica? Può essere per tutelarmi? O in una situazione così tragica (e non lo biasimo), a queste cose nemmeno pensa?
Lo so che non esiste una risposta universale...vorrei solo parlare con qualcuno. Nessuno sa.
Scusate lo sfogo.
Re: Perché mi tiene lontana? Cosa fare?
Ciao. Da quello che hai scritto ci tieni tanto a questa persona. Ma lui attualmente ha l'appoggio e il conforto di qualcuno? La differenza di età è tanta? Da quanto tempo vi conoscete? Sembra una situazione complessa.......
Papà ti voglio bene, sei la mia vita. Ti penso ogni momento della giornata. PROTEGGIMI
Re: Perché mi tiene lontana? Cosa fare?
Sì, ha alcuno cari amici e una parente stretta. La differenza di età è tantissima, mi sono infatti messa l'anima in pace, in una situazione del genere credo riuscirei anche ad essergli semplicemente "amica"...ci conosciamo da un anno circa ma l'interesse nei suoi confronti ho iniziato a svilupparlo a marzo. Sapevo della sua malattia già prima di conoscerlo "di persona"
Re: Perché mi tiene lontana? Cosa fare?
Candy, con tutta la delicatezza possibile, vi conoscete da un anno, sei all' estero per lavoro, vi sentite raramente, ci sono 30 anni (ipotizzo) di differenza, che sostegno puoi dargli? Se lui era malato ancora prima che vi conosceste, posso dirti che ormai si sarà adattato alla malattia e, bene o male, avrà trovato un suo equilibrio, perchè pensi che abbia bisogno di sfogarsi? Lui sta andando per la sua strada, fallo anche tu.
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