Salve, vorrei raccontare la mia triste storia. A fine Aprile mia madre ha manifestato un ittero importante, dalla tac emerge subito un tumore alla testa del pancreas. Il mondo ci cade addosso, anche perché a 73 anni è stata sempre bene è attiva. Ci rechiamo in chirurgia a Bari e ci dicono che è operabile., ma occorre abbassare il valore della bilirubina. Fiduciosi facciamo impiantare un primo sten, ma la bilirubina aumenta a 30. Si fa reimpiantare un altro stent, ma intanto passa un mese, a fine maggio finalmente la bilirubina scenda a 10 e intanto perde anche 10 kg.Immediatamente procedono per l’ intervento.Eravamo tutti fiduciosi, compresa lei che non sapeva bene cosa avesse ma era pronta ad affrontare con serenità l’ Intervento. La sera prima la salutiamo con un arrivederci. Dopo 7 ore di intervento esce dalla sala operatoria, ci saluta ci sorride ci parla, anche se era ancora sotto effetto anestesia. I medici dicono che hanno dovuto resecare anche la vena porta perché infiltrata. Alle due di notte i medici dicono che ha insufficienza respiratoria è un blocco renale ed epatico. La portano in rianimazione e dopo un giorno è deceduta. Siamo afflitti dal dolore e anche dal senso di colpa. Forse non avremmo dovuto farla operare. Mi consola un po’ il fatto che probabilmente sarebbe finita ugualmente e che per lo meno non ha sofferto, né ha avuto tempo di rendersi conto di quello che aveva. Mi chiedo però come sarebbe andata diversamente, magari sarebbe vissuta comunque più a lungo.

Ciao.... inutile dirti che mi dispiace tantissimo per questo triste epilogo. Non so che tipo di tumore avesse tua madre ( dal punto di vista istologico e come grado di malignità) ma credimi io avrei preferito che mio marito ( mancato due mesi fa a 54 anni ) fosse morto così piuttosto che soffrire per mesi. Ti scrivo questo solo perché possa esserti in qualche modo di conforto. Vedere la persona che ami più di tutto al mondo soffrire credimi è inaccettabile. Spero tua mamma ora sia in un posto migliore un abbraccio

Ciao Crescenzia
Mi dispiace moltissimo per la tua mamma..davvero
Sono d'accordo però con Girina: è uno strazio vedere la malattia .. sapere l'epilogo già all'inizio...vederli così combattenti e attaccati alla vita.
Mia mamma dopo aver visto papà morire di cancro diceva sempre...spero di morire di un bel colpo secco. Invece è toccato un cancro anche a lei.

Ciao. Mi dispiace tantissimo!! Purtroppo questo tipo di tumore a volte in poco tempo produce metastasi e diventa inoperabile. C'è gente che grazie a un intervento tempestivo si è salvata. Ci vuole fortuna oppure una bella palla magica. Ti abbraccio fortissimo

Ciao Crescenzia, non ci sono parole che possano consolare il dolore che provi in questo momento.
Condivido anch'io il pensiero di Girina e Elegra, di quanto sia straziante e indimenticabile purtroppo la sofferenza: la mia migliore amica è morta a 30 anni, dopo un anno dalla scoperta, di un tumore al pancreas.
Dopo 21 anni, destino o che altro si voglia, lo scorso anno a mio marito 56 anni è stato scoperto lo stesso tumore, classificato poi G2/T2/N2/M1.
Oggi, ad un anno dall'intervento e dopo chemio, la situazione è stabile.
Volevo condividere con voi questa luce di speranza.
Un abbraccio

ciao Crescienza.... capisco come ti senti: io vivo di sensi di colpa ... nel modo opposto.. cioè quando a dicembre 2018 hanno scoperto un cancro al corpo/coda del pancreas a mia madre 75 enne... INOPERABILE E localmente avanzato... è stato un trauma... non essendoci ancora metastasi... speravo la operassero.. ma sentendo anche altri medici... niente da fare... ci fosse stata anche solo una minima possibilità o avessi trovato un medico disposto.. avrei cercato di convincerla a operarsi e forse sarebbe morta ... durante o dopo operazione... e avrei vissuto il suo senso di colpa.
Purtroppo l'epilogo.. è sempre lo stesso... di fronte ad un mostro del genere... c'è poco da fare... mia madre è morta a maggio dopo 4 cicli di chemio che sembravano tenere a bada.. il mostro.. poi una pet ha evidenziato piccole metastasi al fegato e peritoneo.. e in un settimana il crollo... non riusciva più a mangiare o a digerire nulla, sempre più debole...fino al ricovero e in 1 giorno e mezzo se ne è andata.
L'importante è aver tentano quello che potevamo... del resto siamo nelle mani dei medici... non abbiamo molte possibilità.. e alla fine qualunque cosa fatta sembra sbagliata, non adeguata ..... ci sentiamo un pò tutti così ( credo), non continuare ad affligerti...un abbraccio

Grazie per le vostre risposte.Non sappiamo ancora l'esito dell'esame istoligico, alla tac non si evidenziavano metastasi, ma durante l'intervento hanno visto che era invasa la vena porta. Nelle mie preghiere chiedevo di non voler vedere mia madre soffrire ed in questo posso dire di essere stata ascoltata.Non credevo però finisse tutto così rapidamente e mio padre ottantenne al quale avevamo nascosto la gravità del male è sotto shock.

Crescenzia ha scritto: ↑gio 20 giu 2019, 17:09 Grazie per le vostre risposte.Non sappiamo ancora l'esito dell'esame istoligico, alla tac non si evidenziavano metastasi, ma durante l'intervento hanno visto che era invasa la vena porta. Nelle mie preghiere chiedevo di non voler vedere mia madre soffrire ed in questo posso dire di essere stata ascoltata.Non credevo però finisse tutto così rapidamente e mio padre ottantenne al quale avevamo nascosto la gravità del male è sotto shock.

Ciao questa cosa di non averla vista soffrire è la cosa principale, anche mio padre se n’e’ andato senza che la malattia molto severa lo avesse massacrato ( ed io temevo che accadesse) alla fine ha avuto uno scompenso cardiaco è stato sedato velocemente ed ha dormito per due giorni. Il consiglio che mi sento assolutamente di dare a tutti è quello di attivare in assistenza domiciliare perché al di là dell’impressione che può fare e ne fa... però sono loro che davvero possono aiutare i pazienti e le famiglie in questo difficilissimo percorso

Ciao Crescenzia, ti scrivo solo per darti un po' di conforto. Mia mamma è morta a marzo di k pancreas, nessuna evidente metastasi, probabilmente era invaso il peritoneo vista l'ascite, ma sicuramente non era operabile. Alla tac di controllo, alle fine del 4 ciclo di chemio, il tumore era anche diminuito e in cuore mio speravo che riuscisse, prima o poi, ad essere operata. Non ce l'ha fatta e a volte penso che avrei preferito se ne fosse andata subito senza nemmeno provare a curarsi. Altri giorni, come oggi, vorrei fosse ancora qui, anche se malata, per parlarle e stringerla un ultima volta. Non avete sbagliato nulla. Nulla.