Mia madre: tumore colon e deiscenza anastomotica

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FigliaDiMiaMadre
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Mia madre: tumore colon e deiscenza anastomotica

Messaggio da FigliaDiMiaMadre »

Mi chiamo Yasmin e da tre mesi vivo all'inferno a causa di un adenocarcinoma al colon di mia madre, ma andiamo con ordine:

Non vivo più con mia madre da tre anni, ma ci vedevamo comunque molto spesso, quasi giornalmente. Bensì, sposandomi, a causa della mia pigrizia e dei suoi impegni lavorativi, gli incontri mano a mano sono sempre più diminuiti arrivando a un giorno alla settimana. Il venerdì. Quando la costringevo a rimanere a dormire da me per passare una serata piena insieme. Ma accorgendoci che ciò non bastava, in seguito a un'eredità, mia madre compra un immobile per avvicinarsi di più a me. L'immobile è da ristrutturare. Piccole cose: scartavetrare pareti da una tappezzeria in cattivo stato, rifare il pavimento, l'impianto elettrico, mettere nuove porte ecc. Ciò accade ad Agosto. Il passato Agosto. Mia madre passa un sacco di tempo in quella casa. Ama fare questo tipo di cose da sé.. Da piccola andava con il padre per appartamenti a imbiancare, era un loro rito. Vabbé. Per via di questa ristrutturazione decide di annullare le serate da passare a casa mia. Ci vediamo sempre meno e quando accade mi accorgo di un particolare, alquanto strano: è sempre più magra. Ma non me ne preoccupo, penso semplicementi stia consumando molta energia e dipingere, scartavetrare e via dicendo. La situazione però si fa un po' ambigua, un giovedì.

Qualche giorno prima mi chiama chiedendomi se poteva restare a dormire da me il venerdì, poiché avrebbe dovuto fare un colloquio per un nuovo lavoro in zona. Gli dico "ovviamente, non preoccuparti". E mi fa "posso chiederti una cosa ? Preparami i cannelloni". Sono il suo piatto preferito. Mai mi aveva chiesto di cucinarle qualcosa di specifico. Anzi, di cucinare in generale. Quando stava da me ordinavamo una pizza, piatti molto fast, da festa. Gli dico "se ti fidi di me che cucino, ok". Poi arriva Giovedì, durante una nostra telefonata mi confida di avere dei fortissimi crampi allo stomaco. Le consiglio di andare al pronto soccorso, se la cosa la preoccupa. Dice che aspetterà il giorno dopo e valuterà. Il venerdì, la sera, viene da me, mangia i cannelloni e continua comunque a sentire disturbi addominali. Io e mio marito ci proponiamo di accompagnarla all'ospedale, e lei tergiversa ancora. Dice "se entro domani non passano, andiamo". Alle sei di mattina ci bussa alla porta chiedendoci di accompagnarla al pronto soccorso.

Lì, fa analisi e un paio di lastre: va tutto bene. Ma la dottoressa in servizio è sospettosa del suo improvviso dimagrimento e le offre un ricovero che rifiuta. Farà accertamenti, invece, per un mese. A poco a poco, tra accertamenti, analisi, visite, il cerchio si chiude. Dopo una colonscopia scopriamo che ha un tumore. Nel frattempo lei nega completamente la gravità della situazione. È completamente su tutt'altra frequenza. Io piango, rido istericamente, mi rimpizzo di cibo per lo stress.

Due settimane dopo viene operata. E se non c'è limite alla sfortuna: 4 giorno dopo l'intervento, ha un'emorragia interna. Viene trasferità in terapia intensiva, passa un'altra settimana e ecco un'altra complicanza, gravissima: deiscenza anastomotica. Viene nuovamente operata d'urgenza. I medici mi dicono che c'è poca possibilità di sopravvivenza. Potrebbe perire anche in sala operatoria. Ma invece, ce la fa. Supera anche questa, la mia eroina e verrà ri-trasferita nel reparto di chirurgia.

Comunque, tutto ciò l'ha provata incredibilmente. Le viene tipo un blocco psicologico e non mangia più niente, dimagrendo gradualmente sempre di più. Alla data della dimissione sarà, ormai, cachessica. Ad oggi, passati 3 mesi, ha un sondino naso-gastrico e situazioni cliniche altalenanti. È pressocché allettata e dorme nel mio letto matrimoniale. Mi prendo cura di lei, assistita da infermieri che ogni giorno portano garze, disinfettanti ecc. per curare la ferita chirurgica dovuta alla deiscenza. Ci sarebbero anche "buone" notizie, comunque. Ossia che il tumore, aldilà delle aspettative dei medici, non ha fatto metastasi, nessun linfodo è stato intaccato, aumentando la possibilità di sopravvivenza, comunque attentata, adesso, dalla condizione di profonda magrezza che speriamo riuscirà a risolvere.
Elegra
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Re: Mia madre: tumore colon e deiscenza anastomotica

Messaggio da Elegra »

Ciao Yasmin!
Che la tua mamma non abbia linfonodi intaccati o metastasi è la notizia migliore che ti potevi aspettare..
Ha avuto un post operatorio tremendo...ma se il rifiuto del cibo è dato da un blocco psicologico vi conviene intervenire subito con una terapia di supporto che la aiutino a riprendere ad alimentarsi.
Forza e coraggio 💪💪!!
Vivi ogni giorno come se fosse ogni giorno
Ne' il primo ne' l'ultimo
L'unico
FigliaDiMiaMadre
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Re: Mia madre: tumore colon e deiscenza anastomotica

Messaggio da FigliaDiMiaMadre »

cara @Elegra, quello della nutrizione artificiale è un altro capitolo molto prolisso. Faccia conto che il blocco le è venuto - e tutt'ora persiste, pur se un pochino mangia anche da sola - durante il ricovero e i medici si sono costantemente rifiutati di metterle un sondino. Alla fine, una volta dimessa, ho dovuto prendere un privato per iniziare la nutrizione in fretta e furia. Adesso i problemi sono altri. Sembra un paradosso, ma il tumore ha quasi perso importanza. C'è la ferita della deiscenza che continua a buttare bile, complicando tutto. Incrocio le dita e vado avanti. Certo, a pensare che fino a tre mesi fa era la persona con più energica che conoscevo mi si accappona la pelle. Poi ci sono molte altre cose che mi turbano, come l'approccio che adesso le persone hanno verso di lei, la infantilizzano a causa della malattia. Io cerco sempre di comportarmi normalmente, certo con la dovuta sensibilità. Per me è ancora mia mamma. Ma sopratutto è ancora una donna !
valentina22
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Re: Mia madre: tumore colon e deiscenza anastomotica

Messaggio da valentina22 »

ciao a tutti,
scrivo anche in altre conversazioni ,vi chiedo:
mi piacerebbe che mamma fosse seguita da uno psicologo ,previsto dal percorso di cure e assistenza domiciliare date le patologie..ma lei lo rifiuta,avete consigli?
Rifiuta anche quando viene proposto dai medici stessi...il discorso è che è un'altalena di cambi di umore..da felicità a tristezza infinita e volontà di arrendersi in un attimo .
Vi ringrazio!
 


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