Mille domande

In questa stanza è possibile dare parola a ciò che si vive come paziente, familiare, amico, condividendo la propria esperienza ed esprimendo le proprie emozioni in un clima di accoglienza, fiducia e rispetto.
Ipomea
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Re: Mille domande

Messaggio da Ipomea »

Cara Galinen, capisco benissimo il tuo dolore, il senso di impotenza e le domande. Sono le stesse che hanno tormentato anche me e a cui ho cercato di dare una risposta, per la mia sanità mentale. Io non l'ho vissuta da figlia, ma da compagna.
Sì, questo mostro può degenerare e portare alla morte in poche settimane. A noi è successo. Certo lui era malato da 2 anni e mezzo, sapevamo che il tumore era potenzialmente aggressivo, che non rispondeva alle terapie, c'erano le metastasi, ma fino a quel momento solo ossee e in nessun organo vitale, lui nonostante tutto stava bene e vivevamo la nostra vita. Era forte, giovane, 33 anni e ci stavamo preparando ad iniziare la nuova terapia. Pensa che aveva appena fatto tutti i controlli. Ebbene in 2 settimane la bestia è esplosa, ha attaccato i polmoni e se l'è portato via. Non abbiamo nemmeno fatto in tempo ad arrivarci all'hospice...
Mi sono tormentata e tutt'ora a volte mi capita, pensando che avrei dovuto impedire che soffrisse, che avrei dovuto proteggerlo, che avremmo potuto fare di più, fare qualcosa di diverso...ma in cuor mio so che quando la bestia diventa così aggressiva non c'è niente da fare, non c'è terapia che tenga. Però quanto è dura accettarlo... L'importante è che tu fossi lì, vicino a lei quando lei aveva più bisogno di te.
Per quanto riguarda dirle o meno la verità, penso che non ci sia una regola generale. A noi l'hanno detta i medici e lui era presente. Lui ha preferito così...questo ci ha dato modo di sposarci e di vivere un momento bellissimo nonostante sapessimo che non c'era più niente da fare. Considera che noi viviamo in Svizzera e qui i medici sono a volte tremendamente brutali...ho avuto serie difficoltà da questo punto di vista in questi anni...ma lui era fortissimo psicologicamente, è stato sempre lucido, fino a poche ore prima di morire controllava con fare critico le medicine che gli prescrivevano e riusciva persino a scherzare sulla sua condizione.
Credo che ogni caso sia diverso e credo che sia giusto fare tutto ciò che è in nostro potere per evitare inutili sofferenze. Come ti hanno già detto tutti, non hai ucciso tua madre, la sedazione profonda non uccide, l'ha solo accompagnata gentilmente finchè il suo corpo non ce l'ha più fatta.
Fai bene a condividere i tuoi tormenti con noi...a me fa bene sapere che qui sono capita, purtroppo con le altre persone è complicato, ci si sente improvvisamente in un altro mondo. Un abbraccio.
fraio
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Iscritto il: mer 10 apr 2019, 17:19

Re: Mille domande

Messaggio da fraio »

Non hai ucciso la tua mamma.
Non lo pensare mai, mai più Galinen.

Risuona in me la tua storia, le tue parole, le tue domande, proprio legate alla sedazione profonda.
Non sai quanto risuona anche l'impotenza che si trasforma in colpa. Ma non è così.
Non è affatto così. Perchè questa malattia a volte precipita da un giorno all'altro e si è impotenti, nudi, ignoranti, pieni solo di un amore enorme, sempre più. E l'amore non uccide, MAI.

Ti abbraccio forte
 


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