Padre con neoplasia pancreatica
Re: Padre con neoplasia pancreatica
LaMarinin81 è giusto sfogarsi, e fai bene. Non siamo macchine e ci serve per andare avanti sempre con più forza. Ti abbraccio.
Re: Padre con neoplasia pancreatica
Buonasera LaMarinin81.
Secondo me, non deve sforzarsi troppo nel negare i brutti pensieri, ma piuttosto trovare strategie per gestirli, e depotenziarli. Purtroppo non è così facile "non pensarci", quando si vive una situazione simile. Me ne sono reso conto sulla mia pelle. Mio padre è a sua volta malato di tumore, maligno, anche se per fortuna si tratta di uno di quei mostri molto meno aggressivi e veloci. Nonostante i dottori ci avessero subito rassicurato, le settimane di esami che hanno preceduto l'intervento sono state monopolizzate da quel pensiero fisso... nulla poteva scacciarlo, e tutto sembrava cosi finto... ogni risata sapeva di menzogna. Un poco di sollievo è arrivato solo con l'operazione, un anno fa, ma l'esito positivo della procedura e le buone notizie nel referto hanno garantito una pace solo momentanea. Ad ogni controllo, si ripresentano le stesse paure, ad ogni innalzamento microscopico dei marker è di nuovo terrore, anche se il medico è tranquillo, e il discorso tumore rimane un tabù.
La mia esperienza mi ha insegnato che la cosa più rassicirante di tutte è lottare. Sapere alla sera che si è fatto tutto il possibile, pensare che non per forza le cose andranno male, ma che ci si sforza per avere buone notizie. Pensare che le medicine fanno fuori le maledette cellule malate anche mentre parliamo, e pensare che nulla è deciso in anticipo.
Poi, ovviamente, ogni distrazione e ogni momento di normalità aiutano. È importante "tollerare" la presenza della malattia nella nostra vita, ma non permetterle mai di diventare LA vita.
Ci tenga aggiornati. La stimiamo, e siamo tutti con lei!
Secondo me, non deve sforzarsi troppo nel negare i brutti pensieri, ma piuttosto trovare strategie per gestirli, e depotenziarli. Purtroppo non è così facile "non pensarci", quando si vive una situazione simile. Me ne sono reso conto sulla mia pelle. Mio padre è a sua volta malato di tumore, maligno, anche se per fortuna si tratta di uno di quei mostri molto meno aggressivi e veloci. Nonostante i dottori ci avessero subito rassicurato, le settimane di esami che hanno preceduto l'intervento sono state monopolizzate da quel pensiero fisso... nulla poteva scacciarlo, e tutto sembrava cosi finto... ogni risata sapeva di menzogna. Un poco di sollievo è arrivato solo con l'operazione, un anno fa, ma l'esito positivo della procedura e le buone notizie nel referto hanno garantito una pace solo momentanea. Ad ogni controllo, si ripresentano le stesse paure, ad ogni innalzamento microscopico dei marker è di nuovo terrore, anche se il medico è tranquillo, e il discorso tumore rimane un tabù.
La mia esperienza mi ha insegnato che la cosa più rassicirante di tutte è lottare. Sapere alla sera che si è fatto tutto il possibile, pensare che non per forza le cose andranno male, ma che ci si sforza per avere buone notizie. Pensare che le medicine fanno fuori le maledette cellule malate anche mentre parliamo, e pensare che nulla è deciso in anticipo.
Poi, ovviamente, ogni distrazione e ogni momento di normalità aiutano. È importante "tollerare" la presenza della malattia nella nostra vita, ma non permetterle mai di diventare LA vita.
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Re: Padre con neoplasia pancreatica
Grazie per i consigli che sono ovviamente ottimi consigli. però non darmi del Lei!Row99 ha scritto: ↑lun 21 nov 2022, 18:18 Buonasera LaMarinin81.
Secondo me, non deve sforzarsi troppo nel negare i brutti pensieri, ma piuttosto trovare strategie per gestirli, e depotenziarli. Purtroppo non è così facile "non pensarci", quando si vive una situazione simile. Me ne sono reso conto sulla mia pelle. Mio padre è a sua volta malato di tumore, maligno, anche se per fortuna si tratta di uno di quei mostri molto meno aggressivi e veloci. Nonostante i dottori ci avessero subito rassicurato, le settimane di esami che hanno preceduto l'intervento sono state monopolizzate da quel pensiero fisso... nulla poteva scacciarlo, e tutto sembrava cosi finto... ogni risata sapeva di menzogna. Un poco di sollievo è arrivato solo con l'operazione, un anno fa, ma l'esito positivo della procedura e le buone notizie nel referto hanno garantito una pace solo momentanea. Ad ogni controllo, si ripresentano le stesse paure, ad ogni innalzamento microscopico dei marker è di nuovo terrore, anche se il medico è tranquillo, e il discorso tumore rimane un tabù.
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Re: Padre con neoplasia pancreatica
Una settimana è passata. papà ha fatto la terza seduta di chemio concludendo il primo ciclo; ora ci sarà la settimana di pausa dalla chemio.
per questioni di sopravvivenza mia e visto che la prossima sarà una settimana senza impegni medici per papà ho deciso che alla malattia non voglio pensare. tanto più che lui sta bene e oggi con mamma è andato in giro visto che era una bella giornata. e stranamente dal giorno della chemio (martedì) mi sono tranquillizzata.
Stasera al telefono con mamma abbiamo solo chiacchierato di cavolate e sentire mamma che ride a me fa sempre bene al cuore.
è sabato sera, sono le 21 e io sono già nel letto sotto 100 strati di coperte. spero di addormentarmi e fare un buon sonno. forse qualche anno fa questo non era il tipo di sabato che avrei desiderato, ma in questo momento mi sento una persona molto fortunata nonostante tutto.
per questioni di sopravvivenza mia e visto che la prossima sarà una settimana senza impegni medici per papà ho deciso che alla malattia non voglio pensare. tanto più che lui sta bene e oggi con mamma è andato in giro visto che era una bella giornata. e stranamente dal giorno della chemio (martedì) mi sono tranquillizzata.
Stasera al telefono con mamma abbiamo solo chiacchierato di cavolate e sentire mamma che ride a me fa sempre bene al cuore.
è sabato sera, sono le 21 e io sono già nel letto sotto 100 strati di coperte. spero di addormentarmi e fare un buon sonno. forse qualche anno fa questo non era il tipo di sabato che avrei desiderato, ma in questo momento mi sento una persona molto fortunata nonostante tutto.
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Re: Padre con neoplasia pancreatica
Un abbraccio marinin... buonanotte
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Re: Padre con neoplasia pancreatica
questa settimana papà inizia il secondo ciclo (fatto di tre sedute). io sono ovviamente agitata. lui oggi è andato allo stadio. papà resta per me un modello di dignità, sobrietà e ottimismo. al di là di tutto quel che capiterà, sono contenta che viva una vita piu o meno normale.
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Re: Padre con neoplasia pancreatica
Questa settimana seconda chemio del secondo ciclo. Papà la sta soffrendo più del folfirinox, o forse è il tumore che è più esteso. Non so. I capelli sono andati.
Non che lui abbia smesso di andare in giro. Certo il freddo invernale e queste giornate corte non aiutano.
Il Natale poi in famiglia non lo abbiamo mai molto considerato.
Sono un po' tristarella questa domenica; ma ora inventerò qualcosa per resettarmi.
Un abbraccio
Non che lui abbia smesso di andare in giro. Certo il freddo invernale e queste giornate corte non aiutano.
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Re: Padre con neoplasia pancreatica
Dai forza LaMarinin81 . Un abbraccio a te!
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Re: Padre con neoplasia pancreatica
Grazie.
Papà ha fatto la chemio ed siamo tornati serenamente a casa. Il suo guaio più grosso da quando ha iniziato Gem-Abraxane è l'insonnia. Per il resto sta bene.
Sono io quella più scossa a livello mentale. Faccio più fatica di prima a gestire l'ansia. Lui è malato e io sono quella più sofferente: sono proprio una frana!
Me lo dico da sola.
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Re: Padre con neoplasia pancreatica
Cara LaMarinin,
Il destino di noi caregiver è ruzzolare avanti giorno dopo giorno, cercando e sperando di trascinarli avanti con noi.
Arriveremo a valle da vincitori o vinti non saprei dirlo e ho paura a pensarlo, ma ci avremo provato con tutte noi stesse e nel miglior modo che saremo riuscite, con tutti i nostri punti di forza e i nostri limiti.
Forza LaMarinin
Il destino di noi caregiver è ruzzolare avanti giorno dopo giorno, cercando e sperando di trascinarli avanti con noi.
Arriveremo a valle da vincitori o vinti non saprei dirlo e ho paura a pensarlo, ma ci avremo provato con tutte noi stesse e nel miglior modo che saremo riuscite, con tutti i nostri punti di forza e i nostri limiti.
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