Fabrizio55 ha scritto:E cosa è successo?? Gran silenzio...meglio così vuol dire che va tutto bene. No, diciamo che passa il tempo e somatizziamo le nostre realtà e abbiamo minor bisogno di condividerle con gli altri..vero? Le cadenze di controlli del psa, le paure delle radioterapie....ma si, qua siamo tutti egregi anonimi e ogni tanto ci piace coltivare il ns. orticello senza esternarlo più di tanto..ma è anche giusto.
Non dimentichiamoci però di chi, scoperta la malattia, prova le ns. stesse paure di un tempo e magari scopre questo forum, come noi facemmo un tempo, dove trova solidarietà e le risposte che cercava.
Non facciamolo morire questo forum, per chi ne ha bisogno e per la straordinaria solidarietà e amicizia, nel mal comune, che si è creata.
Un abbraccio a tutti..tutti.
Cari compagni di avventura, tutti quanti abbiamo oltre alla nostra malattia i problemi legati alla famiglia e al mondo che ci circonda,ognuno abbiamo il proprio carattere e modo di reagire, ma io sono convinto che se vogliamo arrivare in fondo al nostro inciampo di salute dobbiamo metterci maggior ottimismo e convinzione di potercela fare.
In questo SPAZIO si parla quasi sempre solo di analisi e ci leggo pessimismo , le indicazioni tecniche e mediche sono giuste ma il pessimismo non è accettabile anche se rispetto le persone che lo sono.
Io sarei per aprire uno SPAZIO per dialogare tra noi dal titolo “ IL BAR DELLA TOPA “ ,
lo so quelli dello STAFF AIMAC lo bloccherebbero,
ma ragazzi la nostra malattia ci colpisce nella salute negli affetti e in quella sana “ passione”
che dai 9/10 anni d’età ci ha portato sino ai nostri attuali anni
e lo sarà fino a quando si campa,
ma perché non parlarne mai eppure tutti quanti o quasi dopo la prostatectomia
e la ci ritorna a “ bollire “ , è normale noi maschietti siamo fatti così.
Eppoi c’è il mondo esterno anche se uno non ci vuol pensare e te la sbattano negli occhi come nulla oggi giorno, ieri ad esempio visto che in casa MAX la “ miniera “ era chiusa
son andato a fare due passi per calmare il “motore”,mi son fermato a prendere il pane
e ho trovato la Renza la fornaia ( gran pezzo di figliola poco balconcino ma ottimo lato B )
che era sullo scaleo a cambiare una lampadina, aveva una di quelle sue stupende minigonne,
oh gli si contavano i nei delle coscie fino all’inguine, come si fa a star calmi, glielo ho detto :
- Renzina o tu scendi e mi fai cambiare la lampadina a me ,oppure tu mi dai la chiave della cella di refrigerazione diversamente si chiude bottega e và a finire che ci si ritrova sulla spianatoia. –
La mia bischerata ve l’ho raccontata, ma ell’è la mia vita quotidiana di sempre,
come forse di tanti voi,
anch’io cerco info per potermi tranquillizzare ma la certezza mi sembra che non esista
e quindi è meglio farsene una ragione e non pensare al peggio,
passo anch’io i giorni no, ma cerco di superarli ,
noi per certi versi siamo fortunati la nostra malattia nei casi peggiori ( RARI) ci lascia molti anni di vita,
ma se leggiamo in questo Forum di altri tumori ell’è da sparo o da buttarsi sotto il treno.
Fabrizio tu continua con i tuoi suggerimenti legati alla tua esperienza vissuta e non mollare,
i Forum sono fatti da persone come te e da chi anche molla, pazienza,comunque grazie,
io più delle bischerate non so scrivere.
MAX
e la Renzina
