Tumore alla prostata
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- Iscritto il: dom 4 dic 2011, 17:30
Per L'urologo - andrologo. Buongiorno e benvenuto nel forum. Inizio io a farle qualche domanda e lo faccio pubblicamente in modo che tutti gli amici possono avere contezza delle risposte poichè i problemi sono pressochè comuni.
Ho 53 anni e a novembre 2011 mi è stato diagnosticato un adenocarcinoma prostatico t2a gleason 3+3 . Data la tipicità del tumore, il mio urologo in una prima fase mi ha suggerito la c.d sorveglianza attiva che prevede l'esame del psa ogni 3 mesi e la rebiopsia dopo 6 mesi.
Proprio la seconda biopsia ha evidenziato la necessità dell'intervento che è avvenuto il 10 luglio con tecnica serve sparing e l'uso del robot "Da Vinci"
L'intervento è andato benissimo. Il prof. che mi ha operato si è dichiarato soddisfatto per la buona e precisa resezione.
Dopo 15 gg. dall'intervento (con totale recupero della continenza), ho iniziato la terapia orale a base di Tadalafil (una compressa ogni 3 gg. da 20 mg). Da subito ho avvertito gli effetti in particolare l'erezione spontanea notturna.
Non lo stesso si puo' dire per quanto riguarda l'erezione dovuta a stimolazione, motivo per il quale il mio urologo mi ha detto di passare alla terapia con Sildenafil (una compressa ogni 2 o 3 gg. da 100 mg. e finalmente la situazione è cambiata.
Pero' il problema è che la durata dell'erezione (che è limitata all'80 %) non supera 15/20 minuti.
Essenzialmente la mia domanda è questa:
Date le buone prospettive che ovviamente dimostrano che "il circuito funziona", è necessario avere pazienza poichè la situazione migliorerà ( in quanto tempo si dovrebbe vedere il miglioramento?) oppure secondo Lei sarebbe utile passare ad esempio alla Terapia con iniezioni intracavernose che per la verità mi preoccupano un pò?
Per aiutarla Le dico che sono un soggetto normopeso e con una buona attività fisica (io e la mia compagna facciamo 10-12 ore settimanali di allenamento ed esibizione nel ballo liscio/latino americano/caraibico che mi ha aiutato moltissimo a non pensare troppo sia prima dell'intervento che dopo.)
La ringrazio anticipatamente delle risposte.
Buona giornata
Ho 53 anni e a novembre 2011 mi è stato diagnosticato un adenocarcinoma prostatico t2a gleason 3+3 . Data la tipicità del tumore, il mio urologo in una prima fase mi ha suggerito la c.d sorveglianza attiva che prevede l'esame del psa ogni 3 mesi e la rebiopsia dopo 6 mesi.
Proprio la seconda biopsia ha evidenziato la necessità dell'intervento che è avvenuto il 10 luglio con tecnica serve sparing e l'uso del robot "Da Vinci"
L'intervento è andato benissimo. Il prof. che mi ha operato si è dichiarato soddisfatto per la buona e precisa resezione.
Dopo 15 gg. dall'intervento (con totale recupero della continenza), ho iniziato la terapia orale a base di Tadalafil (una compressa ogni 3 gg. da 20 mg). Da subito ho avvertito gli effetti in particolare l'erezione spontanea notturna.
Non lo stesso si puo' dire per quanto riguarda l'erezione dovuta a stimolazione, motivo per il quale il mio urologo mi ha detto di passare alla terapia con Sildenafil (una compressa ogni 2 o 3 gg. da 100 mg. e finalmente la situazione è cambiata.
Pero' il problema è che la durata dell'erezione (che è limitata all'80 %) non supera 15/20 minuti.
Essenzialmente la mia domanda è questa:
Date le buone prospettive che ovviamente dimostrano che "il circuito funziona", è necessario avere pazienza poichè la situazione migliorerà ( in quanto tempo si dovrebbe vedere il miglioramento?) oppure secondo Lei sarebbe utile passare ad esempio alla Terapia con iniezioni intracavernose che per la verità mi preoccupano un pò?
Per aiutarla Le dico che sono un soggetto normopeso e con una buona attività fisica (io e la mia compagna facciamo 10-12 ore settimanali di allenamento ed esibizione nel ballo liscio/latino americano/caraibico che mi ha aiutato moltissimo a non pensare troppo sia prima dell'intervento che dopo.)
La ringrazio anticipatamente delle risposte.
Buona giornata
Ciao a tutti, sono stato operato all'ospedale Estense-San'Agostino di Baggiovara(Modena) il 19 Ottobre con Robot Da Vinci. Intervento della durata complessiva fra pre e post operatorio di 9 ore. Sono stato dimesso il 22 mattina dopo un posto operatorio senza alcun dolore o fastidio degno di rilievo. Unica cosa il mal di gola dovuto sicuramente all'intubamento durante l'intervento. Ora sono a casa e l'unica rottura è il catetere che devo trascinarmi applicato con mezzi di fortuna creati ad hoc alle tute che indosso. Ora sono in attesa della rimozione del catetere e quindi delle eventuali incontinenze. Ho 63 anni la diagnosi della biopsia era stata"Adenocarcinoma Prostaico Gleason 4+3 in 1/16 prelievi. Dopo l'ecografia addominale pre operatoria le dimensioni della prostata erano diametri assiali 3,5x5 cm ed estensione longitudinale di 4.3 cm con volume ghiandolare di 41 millilitri. Preciso che oltre alla prostata sono stati esportati i linfonodi che verranno esaminati e il cui risultato mi arriverà dopo circa 21 giorni dall'intervento. Chiedo gentilmente all'Urologo Andrologo in base ai dati che ho inserito se ritiene preoccupante il posto operatorio!!! Grazie e a presto
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