Adenocarcinoma al Polmone

linetta
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Iscritto il: mar 15 mag 2012, 23:41

Messaggio da linetta »

Ciao Beatrice mi fa tanto piacere che finalmente sia arrivata una notizia che rincuori! Oggi cerca di vivere con calma questa giornata, mi sa tanto che il pranzetto oggi tocchi a te!!

Un abbraccio grande

Linetta

Wasp
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Iscritto il: gio 25 ott 2012, 18:32

Messaggio da Wasp »

Grazie guerriere!

GIORNOPERGIORNO
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Iscritto il: lun 18 ott 2010, 16:08

Messaggio da GIORNOPERGIORNO »

BENE BEA !! BUONISSIME NOTIZIE !!!!!!!!!!!! sono molto contenta per te !!

Wasp
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Iscritto il: gio 25 ott 2012, 18:32

Messaggio da Wasp »

Grazie Giornopergiorno!

rori
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Messaggi: 33
Iscritto il: mer 23 gen 2013, 6:06

Messaggio da rori »

Ciao a tutti. Ho scoperto solo oggi questo forum. Mi ci ha portato la continua ricerca che da settembre influenza le mie giornate. Mio padre, 59 anni, ha un adenocarcinoma polmonare. Fuma da quando aveva 15 anni, e parlo al presente, perchè testardo per come è lo fa ancora. Ho 22 anni, e da un anno studio lontano da casa,condizione che vivevo felicemente prima di settembre, proprio perchè è stata una mia scelta. Adesso ogni giorno è un alternarsi tra momenti di vita qui, fatti di quotidianità,vita da fuorisede, amici,fidanzato e libri di medicina, e telefonate a casa,domande su tac, chemio e angosca tanta angoscia, Soprattutto la sensazione di stare perdendo quelli che potrebbero essere gli ultimi mesi/anni di mio papà. Dopo la diagnosi sono corsa a casa, e ho studiato lì per un mese, è stato "bello" poterci essere per la prima chemio, per i primi effetti collaterali, conoscere i dottori, vedere la reazione di mio padre e quella di mia madre da vicino. Credo che l'unico modo per non crollare è riempire la mente con azioni quotidiane,lo studio, il prepararsi da mangiare. Perchè pensare a quelle parole, a quella diagnosi, a quella maledetta prognosi. Sapete,alle lezioni di patologia, carcinoma polmonare, è sinonimo di prognosi cattiva. E lo so, lo leggo, sono costretta a ripeterlo a me e ai professori, ma nello stesso tempo, la mia mente, mi fa notare che c'è quel 5% che sopravvive dopo 5 anni dalla diagnosi, che è un numero talmente piccolo. La tac fatta dopo il primo ciclo ci ha dato una notizia meravigliosa, più il 70% della massa tumorale è andata via. sembra rispondere bene al trattamento. C'è davvero da essere ottimisti? Ottimisti in che ottica? Cerco di restare lucida e razionale, non faccio che ripetermi sì, è una bella notizia MA non vuol dire che guarirà, non c'è guarigione. La consapevolezza che comunque, qualunque notizia positiva arrivi,c'è solo quel 5%. Cinque anni? Vissuti come? tra una chemio e un'altra? con la trombosi? A letto? E la pensione tanto attesa? L'orto, la pesca?? Quanti momenti di vita vera gli rimangono? Quanti momenti insieme ci rimangono? Dopo tanti sacrifici e aspettative, riuscirà a vedermi laureata? E mia madre? Quanto reggerà? Come reggerà? Che persona uscirà da tutto questo? Mi sembra di dover dire così tante cose, di avere tante di quelle domande, che non riesco a fare a NESSUNO. Perchè a casa devo farmi vedere forte. E le altre persone, per quanto mi siano vicini, non potrebbero MAI capirmi, e in ogni caso, non ci riesco. E poi c'è il senso di colpa, che mi assale pure dopo aver scritto queste cose, perchè, la parte peggiore spetta a lui, che sta male fisicamente, che non può più passeggiare veloce come una volta, che sente la sua autonomia di persona adulta venir meno. Scusate lo sfogo, spero che qualcuno di voi continui a leggere, spero di poter continuare a parlare, in questo modo, e magari anche con le persone che mi stanno più vicino.

angiame
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Messaggi: 2785
Iscritto il: lun 11 giu 2012, 21:21

Messaggio da angiame »

Rori pm guarda dove fai login

Ambra

GIUSEPPE
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Messaggi: 734
Iscritto il: gio 14 ott 2010, 20:26

Messaggio da GIUSEPPE »

Rori Cara,

in apertura ti porgo un affettuoso saluto di solidarietà. Sono un lungo vivente al cancro, apprezzo quello che scrivi. Ti poni tante domande, domande che tutti ci poniamo quando ci viene diagnosticato un cancro...spesso non abbiamo risposte certe. Il cancro va affrontato giorno per giorno lasciando aperta la porta della speranza. Non chiuderti in te stessa. Tu dici"le altre persone, per quanto mi siano vicine, non potrebbero capirmi". Ciò non è una verità assoluta, vi sono persone che possono, vogliono aiutarci perchè amano la solidarietà.

Tratta da un libro che ho letto durante la mia esperienza tumorale, ti trascrivo una significativa definizione del cancro di una nota associazione:
"Ciò che ha motivato la nascita e il lavoro dell'associazione è stato l'aver compreso e verificato-attraverso un metodico lavoro di ascolto dei bisogni delle persone colpite dal cancro- che al di là della terapia della malattia, la persona vive una condizione di sofferenza, di paura e di solitudine nell'affrontare l'ignoto. Il cancro infatti è la malattia paradigmatica dell'incertezza e del cambiamento. Dell'incertezza, perchè ti fa vivere nella costante paura che si possa ripresentare; del cambiamento , perchè nulla poi è più come prima".
In bocca al lupo per tutto.

Ciao Rori.

Giuseppe

paolo60
Membro
Messaggi: 242
Iscritto il: ven 5 ott 2012, 16:34

Messaggio da paolo60 »

Rori,

le stesse domande che ti stai ponendo tu se le pone tutti i giorni la mia famiglia ed il sottoscritto. A Luglio mi hanno trovato un tumore al polmone a piccole cellule e se ti vai a leggere le statistiche ti vengono i brividi.Quanto mi resta ?? non lo so.

Quanto resta a tuo padre ?? non lo sappiamo e non ti far domande su statistiche e cazzate del del genere.Amalo sino a che sta con te ...se saranno 1-2 o cinque anni nessuno lo puo sapere.Ti sei attaccata troppo su quella cifra su quei cinque anni che nessuno tra le altre cose ti puo garantire.Lascia perdere internet e viviti tuo padre ...sino a quando lascialo decidere a Dio.Esulta anche alle piccole buone notizie e piangi se ne arriva una di cattiva..non possiamo fare altro.Tutto il resto è aria fritta.

Lucia79
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Messaggi: 6
Iscritto il: lun 21 gen 2013, 18:52

Messaggio da Lucia79 »

Ciao Rori, mi hanno colpito tanto le tue parole...mio padre 6 mesi fa ha scoperto casualmente un melanoma (tumore della pelle, generato da un neo), esattamente un mese prima del mio matrimonio. è iniziato un tour che ti lascio immaginare, tra l'altro in Puglia, dove noi viviamo, non ci sono centri specializzati per la cura di questo tumore, considerato molto aggressivo. un male impensabile per un uomo che non è mai stato al sole e non ha mai fatto una lampada. eppure c'è. Mio padre è in cura a Milano. si è operato, ha asportato tutti i linfonodi inguinali e ora non sta facendo alcuna cura preventiva. pare che il melanoma non risponda a radio e chemio. e il rischio recidiva è altissimo. anche io, come te, ho iniziato a fare mille ricerche sulla rete...penso di aver letto di tutto. e purtroppo le statistiche non sono incoraggianti. dopo ore e ore passate a leggere e a cercare ne esci distrutto, confuso e stordito. e vorresti che fosse solo un brutto incubo.bisogna, per quanto difficile, sperare e avere fiducia nei medici. sono malattie che fanno tanta paura, ma c'è tanta gente che le combatte e riesce a fare una vita dignitosa...a volte vince anche la battaglia. non bisogna scoraggiarsi...fare sempre controlli scrupolosi e non sottovalutare nessun sintomo. hai ragione, la vita cambia...e la spensieratezza di ieri oggi non c'è più. tuo padrè è giovane e forte, la medicina fa tanti progressi e le cure diventano sempre più efficaci. ti abbraccio!

rori
Membro
Messaggi: 33
Iscritto il: mer 23 gen 2013, 6:06

Messaggio da rori »

Grazie a tutti per le risposte, leggendo il forum, mi accorgo di quanto sia importante il confrontarsi, di quanto situazioni apparentemente diverse siano uguali. Oggi mio padre ha iniziato il secondo ciclo di chemio. Questa settimana dovrà fare una risonanza all'osso iliaco di sinistra, perchè la tac ha evidenziato segni di corrosione ossea,di attività osteoclastica in aumento, insomma possibili metastasi ossee. So che sono molto frequenti nel carcinoma polmonare e in quello mammario. Qualcuno ha avuto esperienza? Dal momennto che si scoprono, vengono trattate in qualche maniera? Ho letto di una terapia a base di bifosfonati.. In ogni caso staremo a vedere. L'oncologo di mio padre, al momento della diagnosi,non gli ha mai comunicato lo stadio della malattia (IV), seppur lui insistesse; da una parte devo dire che capisco questa scelta, gli ha detto che di questo non deve preoccuparsi,che deve pensare solo a curarsi, dall'altra parte inizio a nutrire qualche dubbio, perchè certe volte mi accorgo che lui non abbia un'idea molto precisa del suo stato. Premetto che mio padre è sempre stato una persona un po particolare, quando si fissa su una cosa,niente è in grado di smuoverlo, per quanto assurda possa essere. Ad esempio, era sicurissimo di tutta la storia dei Maya,ma davvero certo,fino all'ultimo ( mia madre pensa che uno dei motivi per cui non abbia voluto andare ai controlli medici,nonostante lei glielo dicesse da 1 anno, sia proprio questo). Adesso poi si era convinto, che siccome nel referto c'era scritto che vi era più del 70% della massa in meno, avrebbe smesso di fare la chemio. Ovviamente non è così,fatto sta, che alla fine,invece di prendere la notizia positivamente, l'ha presa negativamente. Mia madre dice che le sembra apatico.Forse è normale, il suo alternare momenti in cui progetta pescate con la barca, e in cui, dice che durerà al massimo due anni.

 


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