Ciao a tutti.
Spero di rivolgermi con rispetto e chiedo scusa se qualche mia parola può offendere in qualche modo qualcuno, ma sappiate ch'è solo ignoranza in materia.

Scrivo perché un'anno fa e morto mio suocero di Tumore ed ora purtroppo hanno diagnosticato un cancro terminale anche a mia cognata, mio marito e ovviamente a pezzi, lui ed io siamo gli unici a conoscere la reale situazione di mia cognata, perché non sappiamo se dire oppure no a lei la verità, so che siamo egoisti forse, ma non sappiamo che fare. Vista la situazione l'unica persona in famiglia leggermente "lucida" sono io e di conseguenza sento il dovere di aiutarli tutti e tre e starle vicino, ma non so cosa dire, non so cosa fare davanti a tanto dolore e cosa fare per aiutarli.

Vi prego di aiutarmi e darmi qualche consiglio su cosa posso fare, dire, o cosa non devo dire, i dottori hanno detto (visto ch'è nel cervello) che può durare due giorni come 6 mesi, può anche essere che da un momento all'altro cada in coma, ma non riesco a capire, non vorrei farmi speranze ma io non la vedo cosi male, lei va a lavoro inconsapevole del fatto ch'è in fin di vita, santo padre piango solo a scriverle queste cose cosi ingiuste, nessun essere umano , e nessuna famiglia dovrebbe vivere tutto ciò, e una cosa straziante. Spero vogliate darmi una mano perfavore
Scusate le mancanze ortografiche , sono sudamericana.

Ciao parolevolanti...non devi scusarti di nulla, assolutamente!! Di cosa poi? Ti devi scusare perché stai sostenendo una situazione così complessa? Scherziamo?
Non é semplice, affatto...forse questo fardello non é giusto che sia solo tu a reggerlo. Dovrebbe esserci una psiconcolga, qualcuno che sappia dire cosa, come e quando. E che sostenga anche te, tuo marito...é straziante...posso dire solo che é giusto tu venga supportata..non é giusto per te e per voi, rimanere soli di fronte a questa situazione. Dolorosa, tanto dolorosa....un bacio enorme..te lo meriti (come tutti noi) tanto.
Alessandra

Ps di mancanze ortografiche non ne vedo l'ombra. Sei bravissima...

la situazione che hai descritto è molto difficile, ma va presa sottomano e, da medico, ritengo sia opportuno informare il paziente. Ciò sicuramente non è semplice: io descriverei la situazione però, come dice spesso Franco su questo forum, improntando la questione su un cardine che spesso gli oncologi dimenticano (per mancanza di tempo, in quanto per le direzioni sanitarie conta quanti malati trattano e non l'umanità che ci mettono in questo): la Speranza.

Spesso la scienza medica si passa per determinista peccando non poco di presunzione, ed usando spesso la statistica nel modo sbagliato (ad esempio se 99 persone su 100 muoiono per una certa malattia è sbagliatissimo dire che CERTAMENTE la malattia è letale!). Poi, oltre ad essere un errore scientifico, togliere completamente la speranza a un paziente peggiora le sue condizioni cliniche, ne accorcia la sopravvivenza e rende molto peggiore la sua qualità di vita.... e quest'ultima cosa vale anche per le persone che se ne prendono cura.

walterwhite ha scritto:la situazione che hai descritto è molto difficile, ma va presa sottomano e, da medico, ritengo sia opportuno informare il paziente. Ciò sicuramente non è semplice: io descriverei la situazione però, come dice spesso Franco su questo forum, improntando la questione su un cardine che spesso gli oncologi dimenticano (per mancanza di tempo, in quanto per le direzioni sanitarie conta quanti malati trattano e non l'umanità che ci mettono in questo): la Speranza.

Spesso la scienza medica si passa per determinista peccando non poco di presunzione, ed usando spesso la statistica nel modo sbagliato (ad esempio se 99 persone su 100 muoiono per una certa malattia è sbagliatissimo dire che CERTAMENTE la malattia è letale!). Poi, oltre ad essere un errore scientifico, togliere completamente la speranza a un paziente peggiora le sue condizioni cliniche, ne accorcia la sopravvivenza e rende molto peggiore la sua qualità di vita.... e quest'ultima cosa vale anche per le persone che se ne prendono cura.

non si può non informare, anche perchè deve fare esami, visite, terapie... mi trovi d'accordo sul non togliere la speranza.
non divago oltre addentrandomi sulle mie scelte fatte in famiglia.

parolevolanti, chi è vicino ad un malato così grave, soprattutto nei primi istanti della diagnosi, si trova a farsi carico di un grosso fardello. non è facile, ma lo si fà per il bene della persona. qualcuno deve prendere in mano la situazione e cercare di essere lucido, perchè ci si perde quando si parla con i medici e si ha quell'alone in testa che ti fa cogliere solo le parole negative. per quanto possibile meglio cercare di non perdere la quotidianità, la normalità anche nelle piccole cose.

parolevolanti,
ti metto qui il link di un'altra discussione che ha lo stesso argomento http://forumtumore.aimac.it/off-topic/d ... t2355.html

Ciao Cara
capisco le difficoltà e quanto è difficile la tua scelta
Alessandra e Walterwhite, hanno espresso compiutamente ciò che penso anch'io.
Certo, non si può e non si deve mentire . Non posso dire che è un raffreddore quando è in realtà si tratta di tumore ma esistono anche le mezze verità.
Sono le mezze verità dette a fin di bene e che comunque lasciano , nella persona malata, la Speranza di poter migliorare , o meglio usiamo le parole giuste, la Speranza di "non morire".
Che senso avrebbe dire a tua cognata, che al massimo potrà vivere altri 6 mesi ma potrebbe anche morire domani ?. Quale sarebbe il risultato a tuo avviso ? Quale beneficio ne potrebbe trarre tua cognata ?
Non credere ai film che ogni tanto si vedono in televisione , dove il malato, al quale restano poche settimane di vita , si dà alla pazza gioia.
Il risultato non può che essere negativo, con riflessi pesanti sul piano psicologico e fisico. Per molti vuol dire lasciarsi morire, non avere più la forza/voglia di vivere.
Non ti sto riportando voci o sensazioni che mi hanno riferito, purtroppo ho visto direttamente casi di amici/conoscenti in cui la morte, anche se per malattie invalidanti diverse dal tumore, è arrivata anche prima del previsto per il profondo stato di depressione nel quale sono caduti.
Poi, naturalmente, sono scelte del tutto personali.
A questo punto però ti dovresti chiedere , cosa è più importante per te ?
Dire la verità anche a costo di fare cadere tua cognata in uno stato di prostrazione irreversibile , oppure dire delle mezze verità lasciando che , nel limite del possibile, viva ancora l'ultimo periodo della sia vita senza ulteriori e più pesanti sofferenze morali/psichiche ?
Angela , giustamente , ha evidenziato un link che porta direttamente ai post del forum in cui , l'argomento è stato ampiamente dibattuto.
Leggi le diverse considerazioni, che possono aiutarti a fare una scelta che deve avere come principale obiettivo " il bene di tua cognata".

Un abbraccio

Franco

Buongiorno a tutti.

Prima di tutto GRAZIE , GRAZIE per le vostre risposte.

Avete ragione nel dire che devo cercare aiuto, stamattina ho contattato una psicologa e domani mattina andrò a parlarci.
Spero che lei mi aiuti ad aiutarli nel modo giusto.

Scusate non ho specificato che lei sa di avere un melanoma, ma non e al corrente del fatto ch'è terminale .
Poi mio marito non magia, non dorme, ho una grossa paura anche per lui che piange da giorni, mi dice che sta impazzendo , che non cella fa, che preferisce morire piuttosto che vedere sua sorella come abbiamo visto suo padre, guardo mia suocera e mi chiedo come fare a dirle questa cosa, l'anno scorso suo marito ed ora sua figlia, poi c'e lei mi cognata che sa di avere un tumore, ma non ha idea della gravita e nel frattempo mi chiama per organizzare il pranzo di natale, comprare i regali io la guardo e la ascolto stando attenda a non far vedere niente, stando attenta a cosa dico a come mi comporto in modo da non far vedere la preoccupazione e la tristezza che provo.

Chiedo a Dio padre eterno che lei non soffra, che non senta dolore , che se deve succedere succeda in maniera serena per lei.
Chiedo a Dio che la madre riesca a sopportare e che il dolore non la devasti povera donna.
Chiedo a Dio per mio marito che riesca a sopportare questo enorme e pesante fardello e la grande solitudine che sente ora.
Ed anche se non vi conosco voi del forum , ne conosco le vostre storie, Prego a Dio per tutti voi e le vostre famiglie a fin che possano arrivare notizie positive nella vostra vita e che Dio dia voi la forza necessaria per affrontare questo momento cosi doloroso.

Anche se confesso che ultimamente mi sto chiedendo se davvero esiste, perché non mi spiego come può permettere tutte queste sofferenze.

Scusate lo sfogo ,so che non aiuta ,ma non so più che pensare a questo punto.

Ciao parolevolanti, come ti hanno già detto non devi assolutamente scusarti di nulla qui troverai molte brave persone con cui condividere il tuo dolore..io stò vivendo la stessa identica situazione di tuo marito..pochi anni fà mio padre..ora stà toccando alla mia mamma e di conseguenza la mia compagna stà vivendo la stessa situazione della tua. Ma è proprio grazie a lei che vedo un pò di luce nelle mie giornate e da dove troverò la forza per ripartire..
Purtroppo devo assecondarti riguardo al pensiero che ho in questo periodo di Dio..non voglio offendere nessuno, ma mi chiedo come sia possibile permettere tutto questo a persone veramente buone come nel mio caso. Non lo dico perchè si tratta dei miei ma lo sono stati davvero! Mi ricordo il mio babbo quando regalò la sua auto ad una famiglia povera ( e premetto che la mia famiglia non è mai stata nè ricca, nè benestante) e mentre mi guardo intorno vedo tanti pezzi di m****senza scrupoli non avere mai neanche un raffreddore..vabbè stò divagando troppo scusami..
Tieni duro e come giustamente ti è stato suggerito ricerca un supporto psico-oncologico, io ne stò usufruendo e devo dire che è molto utile. Il contatto me lo ha dato il reparto di oncologia del mio ospedale, prova a chiedere e facci sapere. Ciao, un abbraccio.

Whitechape mi dispiace immensamente per quello che stai passando e terribile.

Spero che Dio ti dia la forza, per sopportare, capisco che per un essere umano e troppo.