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Inviato: lun 28 ott 2013, 17:11
da Staff Aimac
Perché un paziente dovrebbe partecipare ad uno studio clinico?
Cari amici il 29 novembre si terrà a Verona un convegno sull'importanza della ricerca clinica in Oncologia e Ematologia.
AIMaC e FAVO sono state inviate a partecipare al convegno per portare la voce delle persone malate di cancro che hanno partecipato o parteciperebbero o parteciperanno a trial clinici (studi sperimentali). Raccontateci le vostre esperienze e riflessioni su questo importante tema che può contribuire a cambiare la storia della vita di chi si ammala di tumore. Diteci:“Perché un paziente dovrebbe partecipare ad uno studio clinico?”.
Grazie di cuore per ogni pensiero che vorrete condividere!


Inviato: lun 28 ott 2013, 17:40
da ernesto
Perchè quando la medicina ufficiale ammette di non riuscire a curare una persona, la speranza va coltivata in ogni modo anche partecipando ad uno studio clinico. E quando si arriva alla conclusione che non c'è più nulla da fare per se stessi si può sorridere all'idea che forse il proprio vissuto possa aiutare altre persone in futuro.
Non è con gli studi clinici che si scoprono le cure che diventano protocolli ufficiali?

Personalmente la vedo molto simile alla donazione di organi ...
Buon lavoro,

Ernesto


Inviato: mar 29 ott 2013, 3:00
da linetta
Per consentire alla ricerca di non fermarsi, per legare la propria storia a quella di altri esseri umani che magari "verranno dopo"..non importa quando.. Magari beneficeranno di migliori conoscenze acquisite durante gli studi clinici..magari avranno una sopravvivenza maggiore ed una migliore qualità della vita..

Solo una buona ed onesta Ricerca può consentire alle persone di vivere malgrado una diagnosi impegnativa..

Non bisogna smettere di crederci...

Linetta


Inviato: mar 29 ott 2013, 3:12
da angiame
Caro staff AIMaC,
Perché...
Per la speranza che da... Sia al malato e sia per i suoi familiari!
Per molti sembra poco... Ma per noi che conosciamo il cancro, per noi che sappiamo cosa può fare,

E che abbiamo visto quello che può fare...

Beh la mia mamma ha perso... Ma se serve a trovare una cura... Una salvezza...

Bisogna far parte di uno studio clinico!! Senza se e senza ma...
Il cancro deve diventare curabile... Non più mortale e soprattutto non deve più far paura!!!
Saluti staff AIMaC

GRAZIE di tutto

Ambra


Inviato: mar 29 ott 2013, 15:08
da debi
per sperare di avere ancora una possibilita...

per sperare che in futuro qualche altra persona potra avere maggiori risorse contro questa terribile malattia...per sperare che in futuro il cancro non sia solo curabile ma diventi GUARIBILE!
grazie AIMAC

deborah


Inviato: mar 29 ott 2013, 16:04
da carla.carboni
Perché un giorno i nostri figli possano dire: i nostri genitori sono riusciti a sconfiggere il maledetto cancro.

Grazie di tutto AIMAC.

Carla


Inviato: mar 29 ott 2013, 16:19
da paola51
Se i protocolli ufficiali non sono piu' applicabili ben venga il mettersi a dispozione della ricerca. Quella onesta, che rispetta l'uomo e la medicina. E' un regalo di speranza dal valore incalcolabile che si fa agli altri ma anche a noi stessi. Dalla ricerca sono nati i farmaci e le terapie che hanno salvato la vita a milioni di persone.


Inviato: mar 29 ott 2013, 17:27
da paola51
dimenticavo! che la sperimentazione, ove accettata, sia accessibile a tutti gratuitamente.


Inviato: mar 29 ott 2013, 20:26
da GIORNOPERGIORNO
Perche' anche quando ti dicono che non c'e' piu' niente da fare, qualche cosa, anche se per altri si puo' ancora fare.

Perche' lo dobbiamo a coloro che stanno cercando una cura a questo terribile male e combattono accanto a noi tutti I giorni.

Perche' si puo' uscirne, dobbiamo solo trovare la via


Inviato: mer 30 ott 2013, 2:34
da GIUSEPPE
Buonasera,

sono un lungo vivente al cancro.

Certamente, nell'ipotesi di un'opzione alternativa, seguirei il motto paolino "Contra spem in spem credidi(Contro ogni speranza ho creduto nella speranza): accetterei di partecipare a trial clinici con la speranza di essere curato, di migliorare la conoscenza medica a vantaggio di altri malati nel futuro.

Un caro saluto.

Giuseppe