In ogni risposta di ognuno di voi ho letto parole dette col cuore e questo mi ha aiutata a sentirmi meno sola. È come se dopo avervi letto il "perché proprio a noi?" fosse diventata una domanda che talvolta riaffiora, ma meno insistente. Sono stata catapultata in un altro mondo dove, anche se mi sento sola, non lo sono. Gli sguardi dei malati e dei familiari nei reparti ospedalieri che incontro sono un altra prova di ciò , ma ognuno sembra chiuso nella sua sofferenza. Con le vostre belle e vere parole mi avete dato sostegno, sapere che non sono l'unica ad avere il cuore che brucia , la mente stanca e il buio intorno non è cosa da poco, l'amore per mio padre e voi mi date la forza di tenere duro, se tanti e tante guerriere come noi (e soprattutto come i malati ) hanno affrontato e affrontano tutto questo, in un modo o nell'altro posso farcela anche io e trasformare quelle poche briciole di forza e serenità in macigni da donare a lui che ne ha bisogno.
Lui che diventa sempre più burbero , ci zittisce se gli chiediamo come sta e allontana in malo modo il cibo che gli mettiamo davanti. Non ha la forza neanche di stare seduto e ancora non abbiamo neanche cominciato la chemio(domani sarà il primo giorno) non so come farà il suo fisico e la sua mente a reagire agli effetti collaterali.
Ma ha tutto il diritto di affrontare la cosa come vuole, io non mi stanco di rispondere con pazienza e di ricordargli che posso solo immaginare come sta ma che deve tenere duro e lottare con tutta la forza che ha.
Vi auguro tanti respiri di serenità e vi abbraccio fortissimo sperando che vi arrivi tutta la mia gratitudine, vicinanza e stima.
