Inviato: gio 8 ago 2013, 22:01
Ciao a tutti. Non scrivo da un po'. Papà nelle ultime settimane si è aggravato molto. I dolori sono aumentati, insopportabili. Accompagnato per andare in bagno. Mortificato. Domenica sera mi abbraccia e piange. Piango anch'io e lo riempio di baci. "Devi farcela, devi combattere..."
Lunedì mattina ricovero per chemio. Troppo debole, gli fanno una trasfusione di liquido nutriente. Mio fratello passa la notte con lui in ospedale. Mio padre lo abbraccia, lo bacia. Poi dorme serenamente. Martedì a mezzogiorno chiama mia madre" venite con l'ambulanza, papà ha avuto una crisi respiratoria e un blocco renale...i dottori dicono di portarlo a casa ... Non si può fare più niente...."
Così all'improvviso.
Ci precipitiamo all'ospedale. Sta male, molto male. Che pena. Che sofferenza. Ha l'ossigeno e respira a fatica. Arriviamo a casa egli adagiamo sul suo letto. Schiuma in bocca. Ma sembra più sereno. L'infermiere dice che manca poco perché ha delle chiazze rosse sulle gambe. Siamo li con lui, gli stringo la mano e gli dico parole dolci. Ha il volto tirato. Mi si spezza il cuore.
poi spalanca gli occhi verso il vuoto, o forse verso la famosa luce. Li richiude e si addormenta serenamente.non c'è più battito. È finita. Sono finite le corse in ospedale, la morfina, il cerotto, il dolore ... Sembra sorridere e addirittura ha ripreso la rotondità del volto. È rimasto solo un grande vuoto in tutti noi. Ti amiamo papà.
Lunedì mattina ricovero per chemio. Troppo debole, gli fanno una trasfusione di liquido nutriente. Mio fratello passa la notte con lui in ospedale. Mio padre lo abbraccia, lo bacia. Poi dorme serenamente. Martedì a mezzogiorno chiama mia madre" venite con l'ambulanza, papà ha avuto una crisi respiratoria e un blocco renale...i dottori dicono di portarlo a casa ... Non si può fare più niente...."
Così all'improvviso.
Ci precipitiamo all'ospedale. Sta male, molto male. Che pena. Che sofferenza. Ha l'ossigeno e respira a fatica. Arriviamo a casa egli adagiamo sul suo letto. Schiuma in bocca. Ma sembra più sereno. L'infermiere dice che manca poco perché ha delle chiazze rosse sulle gambe. Siamo li con lui, gli stringo la mano e gli dico parole dolci. Ha il volto tirato. Mi si spezza il cuore.
poi spalanca gli occhi verso il vuoto, o forse verso la famosa luce. Li richiude e si addormenta serenamente.non c'è più battito. È finita. Sono finite le corse in ospedale, la morfina, il cerotto, il dolore ... Sembra sorridere e addirittura ha ripreso la rotondità del volto. È rimasto solo un grande vuoto in tutti noi. Ti amiamo papà.