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Inviato: ven 9 apr 2010, 20:29
da Staff Aimac
Questa stanza è dedicata a chi si prende cura, si sente coinvolto, assorbito nell’assistenza del proprio caro. È un luogo virtuale dove puoi sentirti libero di portare quello che stai vivendo, di esprimere i tuoi sentimenti in un clima di accoglienza, di fiducia, di rispetto. Un luogo dove puoi ascoltare l’esperienza di chi vive la tua stessa condizione. Uno spazio dove attraverso il confronto e la condivisione hai la possibilità di dare e anche di ricevere.


Inviato: gio 6 mag 2010, 15:18
da paola51
Finalmente posso ringraziare l'Aimac: da quando la mia ragazzina si e' ammalata destino a questa organizzazione il mio 5%1000. Il motivo e' semplice: ho trovato qui e non altrove tutte le informazioni possibili e immaginabili: a chi rivolgersi, cosa mangiare, dove curarsi, come comportarsi da malato e da parente del malato, documenti necessari per l'invalidita' e tanto altro ancora. Sono anche andata in via Barberini per chiedere ulteriori informazioni: ho trovato persone dolci e disponibili. Siamo nel quarto anno della cura. Ne siamo fuori? Non lo so, non ci voglio pensare. Quando sei nel pieno della vita e ti si ammala un figlio non riesci a fartene una ragione. Preziosissimo si e' rivelato il consiglio di una dottoressa che segue mia figlia: non bisogna starle addosso , bisogna starle accanto. Ho sempre cercato di seguire alla lettera questa preziosa ammonizione. Non so se ci sono sempre riuscita. In quei giorni ho conosciuto tanti giovani malati come la mia Francy. Qualcuno un po' piu' avanti, qualcuno un po' piu' indietro. Quando li incontro sempre accarezzo i volti, gioisco delle buone analisi,incoraggio per quelle piu'dubbie. Considero tutti miei figli. Il mio cuore si e' aperto e questo e' stato l'unico regalo che la malattia mi abbia fatto. Ma non e' da poco. Un grande abbraccio a tutti coloro che scrivono e leggono. paola


Inviato: gio 6 mag 2010, 21:03
da danyrose
Cara Paola, sono le storie come la sua che riescono ad arricchirci e a darci forza, sono le persone come lei che ci permettono di andare avanti e credere sempre di più nel nostro lavoro. La malattia oncologica a volte ha il potere di abbattere anche noi, ma le assicuriamo che non ha nessun potere di fronte ad un messaggio quale quello che lei ci rimanda "il regalo di un cuore che si apre".

Grazie.


Inviato: mer 12 mag 2010, 3:33
da Lucianna
Salve a tutti,sono una ragazza di 29 anni e da un anno combatto la malattia di mia mamma quasi in prima persona,al punto che con l'inizio della sua caduta dei capelli dovuta alla chemio ho cominciato a perderli anche io ma dovuta a una forte depressione collera e nervoso,...nervoso che ancora oggi mi porto dietro mentre mia mamma ogni 21 giorni continua la sua terapia.

Mia mamma si e accorta di un piccolo nodulo al seno nel 2008 ma che ha trascurato l'importanza visto che avevamo mio padre con gravi problemi cardiaci,ora sta bene per fortuna,ma sono stati mesi tragici,dopo l'intervento al cuore ha avuto una riabilitazione molto lenta,poi una depressione post operatoria che non augurerei a nessuno,ma per fortuna dopo mesi e mesi si e ristabilito,intanto siamo nel marzo del 2009 quando arrivano delle semplici analisi che mia mamma poi decise di fare per controllarsi quel noduletto invisibile......che negli otto mesi era cresciuto moltiplicandosi di volume con esito :47% di cellule neoplastiche nell organismo.

>Ecco un altro velo nero nella nostra famiglia,a cio e seguito intervento con asportazione del tumore alla mammella destra e asportazione di un altra neoplasia alla mammella sinistra riabilitazione,radio e chemio e ques'ultima continua ancora oggi e finira nel settembre del 2011.

Queste situazioni sono state accompagnate da panico tensione paura pianti e sfoghi che sono Voi potete capire e che non esistono parole per spiegare.

Dolori che vi trafiggevano il cuore,io parlo da figlia e quindi da pilastro di mia mamma perche in tutto cio c'ero io a sostenerla in tutto,l'ho seguita addirittura in sala operatoria,inoltre avevo mio padre a terra moralmente e psicologicamente mia sorella piu piccola incapace di accettare le situazioni...insomma combattiamo ancora ed e dura ma oggi a distanza di un anno mi sono resa conto che con un briciolo di fede si arriva ovunque,basta fare una preghiera e ci si sente liberi leggeri...e come se non fosse successo nulla.... il problema e la disperazione restavano e restano ancora oggi ma quella sensazione e una camomilla in una notte turbolenta ,la tempesta non passa ma l'animo si placa e si riceve la forza di dire e fare cio che un momento prima si pensava fosse impossibile.

Poi c'e la rabbia quando mi dice :non so se vedro il giorno che ti sposerai,se conoscero mai i tuoi figli....e tanto altro che mi fa piangere solo a pensarle queste cose.......

Vi chiedo scusa anticipatamente se non sono stata chiara con delle metafore,ma Vi ripeto dentro ho un vortice di emozioni che mi e difficilissimo riordinarle per poi esporle.Un saluto a tutti.Lucianna


Inviato: mer 12 mag 2010, 13:22
da cry86
Ciao a tutti,sono una ragazza di 23 anni che nella battaglia contro il cancro ha perso una zia per un cancro al polmone e che da un anno ha colpito anche mio zio. Pensavamo tutto fosse "finito "per cosi'dire,mio zio era stato operato,ha fatto la chemio e tutto era scomparso, a distanza di pochi mesi ha scoperto che il tumore e'recidivo.Siamo ricaduti nell'oscurita',stiamo rivivendo la stessa odissea perche'di un odissea si tratta sia per chi la vive in prima persona sia per chi sta accanto al malato.Tutte le parole sembrano inutili,ci si sente impotente dinanzi a tutto cio'... Non c'e'nulla da dire semplicemente...Grazie di avermi dato la possibilita'di scrivere a persone che sono sicura mi capiscano...
Cristina


Inviato: mer 12 mag 2010, 16:58
da paola51
Cara Cry, cara Lucianna voi avete il problema inverso al mio, siete in pena per i vostri genitori, io per mia figlia: ma i rami dell'albero nei momenti di sofferenza contano poco; ricordo di aver molto pianto per la morte di un amico carissimo, scomparso in sei mesi. Tuttavia molti casi si risolvono, si curano, guariscono. Pensate che i vostri cari vi studiano, leggono sul vostro viso speranze e verdetti: per il tempo che ci e' dato di stare sulla terra - e questo vale per tutti - cerchiamo di godere di ogni piccolo istante di serenita';riappropriamoci del tempo, andiamo a vedere un film comico, leggiamo un libro non impegnativo, fermiamoci a guardare le stelle. Insieme a loro naturalmente, alle mamme ai papa' ai figli agli amici agli amori malati. Passiamogli un pizzico di ottimismo e di fiducia come se ce lo togliessimo di bocca. Non esitate a litigare (si e' tutti un po' nervosi), nei limiti del possibile e' bene fare la stessa vita di prima e pensare alla malattia come un estraneo che se ne deve andare da noi. Questa e' la battaglia: vincerla o perderla dipende solo in parte dal nostro impegno ma affrontarla con grinta fa veramente bene !


Inviato: mer 12 mag 2010, 20:31
da empire84
ciao ragazzi...ciao angeli !!!!

vi ho conosciuti grazie a matrix...è bellissimo e fondamentale quello che fate...anche il solo fatto di darci un pò di spazio x sfogarci è importante...condividere questo dolore con voi mi aiuta...da un anno la MIA FAMIGLIA si è ammalata...la mamma,la forza della casa ha un tumore al seno...inutile raccontarvi tutto il percorso che stiamo facendo,xchè è di sicuro simile al vostro...ma ciò che voglio sottolineare è quanto sia importante x me stare vicino a mia mamma...da un anno ho tralasciato tutto soprattutto gli studi x dedicarmi anima e corpo a lei senza farla sembrare un peso ma anzi ironizzando sempre su tutto...la nostra forza è il nostro sorriso,la nostra positività...la sua voglia di vivere...ed io sono felice che lei l'abbia presa così...io sono realista...mi informo,faccio ricerche,ho imparato a fare le punture...insomma penso positivo ma ho i piedi x terra...Da un anno la nostra vita è cambiata...sono diventata la sua ombra,senza opprimerla però...lei è forte è grande e sono fiera di lei...vorrei che tutti avessero il suo atteggiamento di fronte alla malattia,xchè è un atteggiamento sano e positivo !!!! io ci credo che si possa guarire...io ci credo fortemente...e ringrazio voi anche se non vi ho mai contattato...ma sono sicura che aiutate tante persone a vivere meglio questa situazione...forse forse vorrei fare parte della vostra squadra x dare forza a chi sembra averla persa...xchè io ci credo !!!! vi abbraccio fortissimo


Inviato: mer 12 mag 2010, 22:06
da Lucianna
Ciao a tutti,ciao Paola,penso di immaginare minimamente il tuo dolore sopratutto quando e contro natura vedere un genitore soffrire per il proprio figlio.

Sono situazioni che solo a pensarle vengono i brividi.

Come dicevo nel precedente mio intervento in questo forum,bisogna avere tanta forza e fede,cio ci accompagna a stare accanto a nostri cari,come loro desiderano,senza essere troppo ossessivi protettivi....,i nostri cari non devono vivere con la sensazione di essere diversi.

Io da un po involontariamente sto facendo soffrire la mia mamma,che non ostante i suoi problemi sta rivivendo con me i suoi passi alla scoperta della sua malattia,anche a me e uscito un nodulo,per fortuna benigno,ma vista l'ereditarieta di questa malattia faccio controlli e accertamenti molto spesso,quindi ogni mia seduta e un rievocare di ricordi negativi per mia mamma,che e comunque ancora sotto trattamento chemioterapico da piu di un anno.

Ora mia mamma e partite stamattina per Lourdes le diro di fare una preghiera anche per tua figlia.Abbi fede.

Vi abbraccio tutti.


Inviato: gio 13 mag 2010, 17:05
da morea
Ciao,sono una ragazza di 25 anni..Da un anno mia sorella che adesso ha 31 anni ha scoperto di avere un cancro al polmone,ma scoperto quando già aveva dato varie metastasi..

La nostra vita è stata sconvolta..

si era sposata da neanche un anno,e sognavamo tutti grandi cose per lei,una bella famiglia con dei figli,una bella e felice vita.Poi il cancro e tutto è crollato.

Di fronte alla vita ogni altro pensiero si annulla,ma non posso nascondervi che provo un profondo dolore quando penso che a mia sorella non è stata concessa la possibilità di essere felice,la gioia di avere un figlio,e a noi la gioia di conoscere i suoi figli.

Ha studiato tutta la vita lei,si era laureata,lavorava,si era appena sposata,insomma era pronta finalmente per cominciare a vivere,e poi.. tutto si è fermato.

Ma mi piace pensare che sia solo in standby,e che presto o tardi ritornarà il sereno.

La testimonianza dell'avvocato dell'AIMAC nella puntata di matrix mi ha dato la speranza che magari un giorno anche mia sorella potrà conoscere la gioia della maternità.In fondo la malattia non è una condizione permanente e irreversibile,si può anche guarire.

La cosa più bella in tutto questo è che lei è forte..l'altro giorno mi ha detto "Mai potrei dire di avere una vita infelice..Sono felice comunque"e questa è la cosa più bella che io abbia mai sentito dire.

Questa forza l'ha sempre presa da Dio,che la sta accompagnando in questo tortuoso viaggio e che sono certa,anche se non so quando,la salverà.

In quanto a noi familiari,la malattia è un pò come se ce l'avessimo anche noi.Certo è lei a soffrire fisicamente,ma niente per noi è stato più come prima da quel giorno.

Ormai si ride poco e si piange per niente,la ferità è troppo dolorosa,e il dolore dei miei genitori mi strazia.

Ma sono fiduciosa,voglio e devo esserlo,per mia sorella,per dare coraggio ai miei genitori,e per me,che ormai non riesco a pensare ad altro e ogni tanto cado nell'errore di non vivere veramente.

Un augurio immenso a tutti voi e a i vostri cari.


Inviato: ven 14 mag 2010, 20:48
da marella
Gent.mo Moderatore,

sono tanto contenta di aver trovato la mia password e di poter ricominciare a scrivere. Vi ringrazio per l'interessamento. Credo che possiate immaginare che gran conforto sia per me scrivere a delle persone che vivono la mia stessa esperienza. Adesso mi sento meno sola, soprattutto la sera quando alcune volte ritornano gli incubi . Mi collego con il forum ,sento delle persone vicine e mi consolo e non piango. Mi disse un medico che le donne forti non piangono e se non piangono guariscono.

Grazie di tutto

Marella