Inviato: gio 31 ott 2013, 19:14
Chi ha letto la mia storia sa che mia madre ha un adenocarcinoma al polmone con metastasi al fegato e alle ossa.
Oggi è una di quelle giornate in cui mi sento sola e disperata.. e scrivo a voi perchè so che posso essere capita. Purtroppo chi non ha vissuto in prima persona quest'esperienza non può capire quello che sento, le mie paure, le mie angosce, i miei pianti. Sono tutti capaci a dire "il tuo compito è quello di studiare, di continuare ad aiutarla perchè questo è quello che lei vorrebbe per te" ma che ne sanno loro di quanto sia difficile affrontare le giornate con mamma che un giorno moralmente sta bene e il giorno dopo invece è depressa (e di conseguenza ne risente drasticamente il corpo?
In più, come ho detto, ho 3 fratelli. Ognuno di noi ha reagito in modo diverso a questa grande disgrazia che si è abbattuta sulla nostra casa.. E perciò, il fatto che noi cerchiamo di soffocare le emozioni per non far vedere a mamma che soffriamo, provoca incomprensioni e litigate. Ci sfoghiamo litigando, tra di noi..
Oggi è stata una di quelle mattinate in cui ognuno di noi ha risposto all'altro non comprendendo.. e di conseguenza sono state urla e litigate, con mamma che piangeva per la situazione.
E' terribile parlarne qui. Ve lo dico con il cuore in mano.. Ma i miei amici non capiscono.. E sono contenta per loro che non capiscano.. Hanno 20 anni, la loro vita è spensierata. La differenza tra me e loro è che non hanno una madre con il tumore; la differenza è che non si svegliano alle 9:00 di mattina da metà agosto per sbrigare le faccende di casa; la differenza è che loro stanno male e piangono perchè la ragazza li ha lasciati. Io piango ed ho il cuore spezzato perchè non so quanto tempo ancora mia madre resterà qui vicina a me.. Ma non li biasimo per questo.. Anzi, fino a qualche mese fa io ero come loro. Sapete a Settembre è morta la madre di un mio amico per un tumore al polmone.. Erano tre anni che stava male. Io ogni volta che vedevo questo mio amico stare male pensavo "poverino". Adesso capisco quello che prima non potevo capire. Ora capisco il dolore che si prova al pensiero di poter perdere la mia mamma, che questo sarà l'ultimo natale con lei, che forse sarà l'ultima pasqua con lei se ce la farà.
Il fatto è che se non leggi tutta questa situazione nell'ottica della Fede ti sembra una cosa assurda. Ma io non so che pensare, non so cosa fare..
Tanti dicono che in queste situazioni non bisogna piangere davanti a lei. Io invece tante volte piango insieme a lei. Piango tenendole la mano mentre dorme. Piango quando torno la sera a casa e le do la buonanotte. E piango anche da sola, nel letto.
Caspita chi lo avrebbe detto che a 19 anni avrei dovuto affrontare una situazione del genere. Molte volte mi consolo pensando che solo di tumore al polmone ogni anno ci sono 1,6 milioni di casi al mondo. Le mie consolazioni sono pensare che ci sono tante persone come mia madre e tante persone come me che soffrono. Ma la maggior parte delle volte piango, urlo e mi sfogo perchè la cosa più difficile è accettare la malattia. Accettare che questo demonio abbia colpito mia madre. Accettare che lei non ci sarà più; accettare che non troverò più la forza per affrontare le delusioni della vita dentro un suo abbraccio; accettare che non sentirò più le sue parole di aiuto, accettare che non sarà presente alla mia laurea, accettare che non vedrà i miei figli, accettare che mio padre rimarrà solo, semplicemente accettare la perdita di mamma.
Scusate ancora per lo sfogo. Questa è una di quelle giornate in cui piangerò ad intermittenza
Oggi è una di quelle giornate in cui mi sento sola e disperata.. e scrivo a voi perchè so che posso essere capita. Purtroppo chi non ha vissuto in prima persona quest'esperienza non può capire quello che sento, le mie paure, le mie angosce, i miei pianti. Sono tutti capaci a dire "il tuo compito è quello di studiare, di continuare ad aiutarla perchè questo è quello che lei vorrebbe per te" ma che ne sanno loro di quanto sia difficile affrontare le giornate con mamma che un giorno moralmente sta bene e il giorno dopo invece è depressa (e di conseguenza ne risente drasticamente il corpo?
In più, come ho detto, ho 3 fratelli. Ognuno di noi ha reagito in modo diverso a questa grande disgrazia che si è abbattuta sulla nostra casa.. E perciò, il fatto che noi cerchiamo di soffocare le emozioni per non far vedere a mamma che soffriamo, provoca incomprensioni e litigate. Ci sfoghiamo litigando, tra di noi..
Oggi è stata una di quelle mattinate in cui ognuno di noi ha risposto all'altro non comprendendo.. e di conseguenza sono state urla e litigate, con mamma che piangeva per la situazione.
E' terribile parlarne qui. Ve lo dico con il cuore in mano.. Ma i miei amici non capiscono.. E sono contenta per loro che non capiscano.. Hanno 20 anni, la loro vita è spensierata. La differenza tra me e loro è che non hanno una madre con il tumore; la differenza è che non si svegliano alle 9:00 di mattina da metà agosto per sbrigare le faccende di casa; la differenza è che loro stanno male e piangono perchè la ragazza li ha lasciati. Io piango ed ho il cuore spezzato perchè non so quanto tempo ancora mia madre resterà qui vicina a me.. Ma non li biasimo per questo.. Anzi, fino a qualche mese fa io ero come loro. Sapete a Settembre è morta la madre di un mio amico per un tumore al polmone.. Erano tre anni che stava male. Io ogni volta che vedevo questo mio amico stare male pensavo "poverino". Adesso capisco quello che prima non potevo capire. Ora capisco il dolore che si prova al pensiero di poter perdere la mia mamma, che questo sarà l'ultimo natale con lei, che forse sarà l'ultima pasqua con lei se ce la farà.
Il fatto è che se non leggi tutta questa situazione nell'ottica della Fede ti sembra una cosa assurda. Ma io non so che pensare, non so cosa fare..
Tanti dicono che in queste situazioni non bisogna piangere davanti a lei. Io invece tante volte piango insieme a lei. Piango tenendole la mano mentre dorme. Piango quando torno la sera a casa e le do la buonanotte. E piango anche da sola, nel letto.
Caspita chi lo avrebbe detto che a 19 anni avrei dovuto affrontare una situazione del genere. Molte volte mi consolo pensando che solo di tumore al polmone ogni anno ci sono 1,6 milioni di casi al mondo. Le mie consolazioni sono pensare che ci sono tante persone come mia madre e tante persone come me che soffrono. Ma la maggior parte delle volte piango, urlo e mi sfogo perchè la cosa più difficile è accettare la malattia. Accettare che questo demonio abbia colpito mia madre. Accettare che lei non ci sarà più; accettare che non troverò più la forza per affrontare le delusioni della vita dentro un suo abbraccio; accettare che non sentirò più le sue parole di aiuto, accettare che non sarà presente alla mia laurea, accettare che non vedrà i miei figli, accettare che mio padre rimarrà solo, semplicemente accettare la perdita di mamma.
Scusate ancora per lo sfogo. Questa è una di quelle giornate in cui piangerò ad intermittenza