Inviato: ven 1 nov 2013, 17:55
Ciao a tutti, vi ho letti spesso ma non ho mai scritto, oggi però ho bisogno di sfogarmi.
La storia riguarda mia mamma, tumore asso seno nel 1998, aspettative di vita bassissime, meno di 6 mesi, operazione e cominciano con le chemio.
I mesi passano ma saltano fuori delle metastasi alle vertebre, cominciano radio.
Nel 2006, rottura del femore x metastasi operazione, radio e la vita continua di una sedia a rotelle.in piùzometa tutti i mesi.
Arriviamo a qst agosto, ricovero x mal di schiena, problema ai treni e nuova metastasi su una vertebra, cominciano con le radio ma le viene da vomitare e un forte mal di testa.interrompono e la mandano a casa.
i dolori non passano, nuovo ricovero, trovano metastasi alla cervicale e cervelletto, programmano di spostarla a milano il martedì x radio chirurgia visto che lì non riescono a farla xkè il casco è piccolo.
Sabato sta bene ma si sente stanca, domenica a letto con respiratore, lunedì uguale la aiuto a mangiare e noto la lingua bianca. Martedì mattina ci chiamano, la situazione è critica, respira con la maschera, c'è liquido nei polmoni, ma la faccia non è sofferente. Intorno a mezzogiorno ci fanno uscire ma lei chiede di mio papà, gli dice che non ce la fa più, di prendersi cura di me e di non farmi entrare xkè non vuole che mi impressioni. Poi si riaddormenta, ip ogni tanto entro lo stesso ma ormai è in coma. Sua sorella mi dice se andiamo a casa a sceglierlr dei vestiti, torniamo e lei è lì addormentata, non soffre più. C'erano solo mio papà e il mio compagno quando se né andata e adesso e tutto tanto difficile.
Ho 34 anni, lei ne aveva 67, dovrei avere la maturità x affrontarlo ma credo che l'età non conti in qst casi. Adesso penso solo che la vorrei qui ma mi rimane anche in mente quanto sia stata coraggiosa, come non si sia mai lamentata del male e soprattutto che l'ho sempre vista sorridere, non ho ricordi di lei triste, arrabbiata di quando il tumore tornava ma triste mai. Scusate il post lungo ma avevo bisogno di sfogarmi. Chiara
La storia riguarda mia mamma, tumore asso seno nel 1998, aspettative di vita bassissime, meno di 6 mesi, operazione e cominciano con le chemio.
I mesi passano ma saltano fuori delle metastasi alle vertebre, cominciano radio.
Nel 2006, rottura del femore x metastasi operazione, radio e la vita continua di una sedia a rotelle.in piùzometa tutti i mesi.
Arriviamo a qst agosto, ricovero x mal di schiena, problema ai treni e nuova metastasi su una vertebra, cominciano con le radio ma le viene da vomitare e un forte mal di testa.interrompono e la mandano a casa.
i dolori non passano, nuovo ricovero, trovano metastasi alla cervicale e cervelletto, programmano di spostarla a milano il martedì x radio chirurgia visto che lì non riescono a farla xkè il casco è piccolo.
Sabato sta bene ma si sente stanca, domenica a letto con respiratore, lunedì uguale la aiuto a mangiare e noto la lingua bianca. Martedì mattina ci chiamano, la situazione è critica, respira con la maschera, c'è liquido nei polmoni, ma la faccia non è sofferente. Intorno a mezzogiorno ci fanno uscire ma lei chiede di mio papà, gli dice che non ce la fa più, di prendersi cura di me e di non farmi entrare xkè non vuole che mi impressioni. Poi si riaddormenta, ip ogni tanto entro lo stesso ma ormai è in coma. Sua sorella mi dice se andiamo a casa a sceglierlr dei vestiti, torniamo e lei è lì addormentata, non soffre più. C'erano solo mio papà e il mio compagno quando se né andata e adesso e tutto tanto difficile.
Ho 34 anni, lei ne aveva 67, dovrei avere la maturità x affrontarlo ma credo che l'età non conti in qst casi. Adesso penso solo che la vorrei qui ma mi rimane anche in mente quanto sia stata coraggiosa, come non si sia mai lamentata del male e soprattutto che l'ho sempre vista sorridere, non ho ricordi di lei triste, arrabbiata di quando il tumore tornava ma triste mai. Scusate il post lungo ma avevo bisogno di sfogarmi. Chiara