In questa stanza è possibile dare parola a ciò che si vive come paziente, familiare, amico, condividendo la propria esperienza ed esprimendo le proprie emozioni in un clima di accoglienza, fiducia e rispetto.
IoXmummy ha scritto: ↑mer 10 lug 2024, 22:52
Anche io lo spero tanto, che ci sia qualcosa che ci possa far incontrare di nuovo, ma alterno momenti di speranza a momenti in cui la razionalità prevale e fa crollare tutte le mie speranze. Anche io sto andando da una psicologa, non so quanto la cosa mi stia aiutando, ma almeno per un'ora piango e mi sfogo un po'. Le amicizie..forse è una l'amica che posso considerare davvero vicina anche se penso che, non avendo provato niente di simile, non può capire a fondo certi pensieri che mi passano per la testa. La maggior parte delle persone da per scontato che basta, sono passati tre mesi, capitolo chiuso.. ma questo capitolo era la persona più importante della mia vita, questo capitolo io non lo voglio chiudere!
Anche con il mio compagno a volte è difficile, a volte lo sento lontano anni luce, non riesco a parlare con lui di quello che provo, ho proprio un blocco, dato dal fatto che so che, se non ci si è passati, non si può capire.
Ei..
Io penso che non ci sia tempo per queste cose. Ognuno reagisce in maniera diversa.. quanto tempo ci vorrà, non lo sappiamo. Magari anni.. sicuramente non 3 mesi.
Come dici te, il capitolo non si può chiudere.. sono persone che hanno fatto parte della nostra vita intensamente ed in maniera costante. Per me la mia famiglia è tutto (mi verrebbe da dire “era” perché in questo momento non sento più quel collante che c’era prima.. spero sia solo qualcosa di passeggero.. probabilmente c’è un rifiuto da parte mia nell’accettare che non siamo più noi 4). Spero che tu possa sbloccarti con il tuo compagno.. Anche io a volte mi incavolo con il
mio perché sembra che non riesca a capire fino infondo il dolore però vedo che ci prova.. Comunque, anche starci vicino in questo momento non è facile. Io non riesco più a ridere.. mi immagino come sarebbe stare con una persona così triste e mi rendo conto anche io che non è di sicuro una passeggiata. Per quanto riguarda la prima parte del tuo messaggio.. io ho avuto contatti con un’amica medium (una conoscente dell’Università che stimo molto). Mi ha dato dei dettagli che era impossibile sapesse.. chissà chissà..
Sciocchina ha scritto: ↑mer 10 lug 2024, 21:44
È proprio vero che solo se ti succede qualcosa di simile, capisci.. sennò vivi in un mondo completamente differente.
Di dove sei se posso chiedere?
Se c’è qualcuno di Rimini, io ci sono volentieri per due chiacchiere, amiche del forum <3
io sono piemontese. Rimini è un cicinin lontana. anche se si potrebbe organizzare un "we care giver in lutto" in una sede intermedia!
mio papà che era ipersocievole avrebbe approvato.
C'è poi una cosa che chi non c'è passato non può neanche immaginare, cioè tutti i mesi accanto a un genitore malato...le attese per la tc, le lotte per anticipare una visita, la vita che avevi che pezzo dopo pezzo sparisce e tu sei lì e non puoi fare a meno di continuare a fingere che tutto vada bene. A volte sono in un parcheggio e penso " ero qui quando mamma mi ha chiamato perché papà aveva la diarrea". quei mesi sono un trauma e non spariscono perché il genitore è morto.
mio marito ha perso qualche anno fa il padre per una demenza senile durata 10 anni (era molto anziano suo padre alla morte e la morte non è stata uno "shock") , eppure ha ripreso da poco a parlare di com'era suo padre quando stava bene. per anni (mentre era malato o nei primi anni dopo la morte) non lo nominava mai. da qualche mese ha iniziato a raccontarmi di lui...lui ha reagito così a quel che è successo.
Anche io faccio fatica a parlare di papà. lo penso,ma non riesco a parlarne.
Forse perché c’è ancora tanto dolore.. per quello non riesci a parlarne. Io si, parlo di mia mamma però poi piango.. a volte parlo anche al presente.. come se lei ci fosse ancora:(
L’idea del weekend non è male.. ci dobbiamo fare forza tra di noi!
Ellis_78 ha scritto: ↑gio 11 lug 2024, 14:34
Ciao Ely,
La mia mamma è mancata 8 mesi fa e ogni giorno penso a lei.
Il vuoto che ha lasciato nella nostra bellissima famiglia è grande.
Durante i 15 mesi di malattia io ho avuto la fortuna di avere accanto amiche fantastiche che mi hanno sostenuto in maniera incredibile , anche loro hanno avuto un percorso simile in famiglia , ma siamo amiche da 25 anni e siamo inseparabili e loro sono state la mia forza . Anche il mio compagno è stato accanto alla mia famiglia ogni momento . Sicuramente tutto questo amore ha reso il percorso un poco più lieve. Non è facile la sua assenza a volte mi fa mancare il fiato a volte mi trovo a parlare con lei anche se non è qui, le racconto la mia giornata e mi sembra di averla qui con me . Piano piano ho ricominciato la mia vita lontano da ospedali, tac esami ecc e ho ricominciato anche grazie all amore di chi mi circonda e all amore della mia mamma che sarà sempre dentro di me.
Fatti coraggio ! Un abbraccio
Che belle parole <3 sono contenta che tu sia stata sempre circondata da amore.. non è scontato. E sicuramente ora ti è più facile rialzarti e riprendere il
tuo cammino. Io si.. non lo nego. Ho persone che mi vogliono bene e che cercano di tirarmi fuori da questo abisso ma forse sono io che mi chiudo. Che mi isolo..
Che sono incavolata con il mondo e che quindi le respingo.. boh…
Franco953 ha scritto: ↑gio 11 lug 2024, 14:54
L" amore da' la forza a chiunque lo riceve di superare qualsiasi difficoltà. Tutti noi, soprattutto nei momenti critico,abbiamo bisogno di un gesto di vicinanza, di solidarietà, di amicizia, di speranza in poche parole " di amore ". E' il sole della nostra vita e ciò che ci dà forza.
Che belle parole Franco.. ho letto molti dei tuoi messaggi e fa sempre piacere leggerti.
IoXmummy ha scritto: ↑mer 10 lug 2024, 22:52
Anche io lo spero tanto, che ci sia qualcosa che ci possa far incontrare di nuovo, ma alterno momenti di speranza a momenti in cui la razionalità prevale e fa crollare tutte le mie speranze. Anche io sto andando da una psicologa, non so quanto la cosa mi stia aiutando, ma almeno per un'ora piango e mi sfogo un po'. Le amicizie..forse è una l'amica che posso considerare davvero vicina anche se penso che, non avendo provato niente di simile, non può capire a fondo certi pensieri che mi passano per la testa. La maggior parte delle persone da per scontato che basta, sono passati tre mesi, capitolo chiuso.. ma questo capitolo era la persona più importante della mia vita, questo capitolo io non lo voglio chiudere!
Anche con il mio compagno a volte è difficile, a volte lo sento lontano anni luce, non riesco a parlare con lui di quello che provo, ho proprio un blocco, dato dal fatto che so che, se non ci si è passati, non si può capire.
Vivo esattamente la stessa cosa e ho tagliato fuori dalla mia vita degli amici perché non credo possano capire e non volevo frasi di circostanza. Ammetto che forse c'è anche un pochino di rabbia verso chi ha un vita più facile e non può assolutamente capire ciò che significa perdere la persona più importante della tua vita tra atroci sofferenze. Ho provato ad andare dallo psicologo, ma dice che non ho bisogno di un percorso, ma solo di attraversare il dolore e poi se tra qualche mese sono ancora in una condizione difficile né riparliamo...
Mi ritrovo perfettamente in ciò che dici.
Quanto è dura.
Grazie
Cara Paola,
Siamo sulla stessa barca purtroppo. Gli amici a volte fanno il possibile ma chi non l’ha vissuto non può minimamente capire la sofferenza e il dolore che proviamo noi tutti giorni. Io mi sveglio la mattina e penso.. “ecco, un’altra giornata uguale.. vuota.. priva di progetti”.
Si.. perché tutti i miei progetti al momento sono stati messi in stand by. La mia vita ora è in stand by. E chissà quando riprenderò le redini e potrò riniziare a VIVERE.
È brutto dirlo lo so.. probabilmente sono entrata in un vortice di depressione dal quale è difficile uscire.
Io per esempio sto continuando ad andare dalla psicologa e mi serve molto, soprattutto per capire i miei stati d’animo, i miei attacchi di ansia. Io ti consiglierei di provare ad andare avanti con le sessioni perché si, il dolore lo devi vivere ma credo comunque sia necessario un percorso.. o per lo meno qualcuno che ti possa guidare (anche se non ci ridarà indietro le nostre mamme o la nostra felicità di prima). La testa fa brutti scherzi e io me ne sto rendendo conto solo ora.. A volte mi sembra di impazzire perché non vedo una via di fuga. La psicologa mi continua a dire che è normale e che ci vorrà tempo perché probabilmente non sono ancora riuscita ad accettare la sua assenza (pur essendo passati 7 mesi).
L’altro giorno stavo riflettendo e pensavo.. “quanto mi manca mia mamma.. ma forse, mi manca più sapere che non ci sarà nel mio futuro, che non ci sarà per gli avvenimenti più importanti della mia vita.” Io ho tanta rabbia per questo.. perché non mi è stato concesso nemmeno il tempo di darle un nipote, di vederlo crescere.. C’è tanta rabbia..
E più penso al futuro e più mi incavolo. E più mi viene voglia di rimanere ferma e di non andare avanti.
Poi si aggiunge il senso di solitudine, immenso.. che ti uccide dentro. È tutto così triste..
Mi dispiace Paola, forse non sono di aiuto ma come puoi ben capire, ho un vortice di emozioni dentro che non so più come gestire.
Spero solo che il tempo ci aiuti a rivedere la luce, quella che avevano le nostre mamme.
Sai cosa mi diceva sempre la mia? “Elisa, la vita non va mai come dici te.. è piena di imprevisti”
Effettivamente aveva ragione.. è inutile pianificare perché poi non siamo noi che decidiamo ma è il destino.
Il destino bastardo che ha portato via sia mia nonna che mia mamma più o meno alla stessa età.
E ora io sono qui, che condivido il suo stesso dolore ma non so come si sopravvive..
Ciao Elisa, leggendoti mi sembra di vedere nero su bianco alcuni miei pensieri.. la consapevolezza di non poter condividere più nulla con lei, io che con lei ho sempre condiviso tutto, è una cosa che annienta.. e la rabbia che mi fa dire "perché a lei? Perché a noi?" Proprio noi che eravamo così legate.. sembra un crudele scherzo del destino.