Inviato: mar 14 dic 2010, 22:58
Ciao a tutti.
Ho 29 anni, e mia madre malata da 2. Non entrerò nei dettagli della malattia, dato che sono storie che più o meno si somigliano tutte e leggendo qui in giro ne ho avuto la conferma. Mia mamma sta seguendo diligentemente tutte le terapie del caso, con gli effetti che tutti ben conoscete. E tuttavia non scrivo qui per parlare nello specifico di lei, ma di me. Sono sola ad occuparmi di lei, ho una sorella che si è defilata trasferendosi all'estero e mio padre non c'è mai stato, loro sono divorziati e nemmeno si parlano da anni, con lui non ho rapporti neanch'io. Studio, lavoro e cerco di andare avanti e di starle vicina. Ma ultimamente sono stata travolta da una strana tristezza che mi sta togliendo la voglia di tutto, mi ha allontanata dal mondo, isolandomi in una specie di esilio. Mi sento sconfitta: ho lasciato la persona con cui stavo perchè non riuscivo più a farmi raggiungere, con i gesti le parole e i sentimenti, e io, proprio io, sempre energica e ottimista,sento che giorno dopo giorno sto scivolando in un abisso dove non sorrido più. Buio e freddo, vedo tutto grigio. Con mia mamma non posso parlare perchè la farei sentire in colpa.
Ma ho l'impressione che psicologicamente la sua malattia abbia contagiato anche me.
A volte faccio pensieri bruttissimi, che nascono così, spontanei: a volte penso che vorrei che morisse in fretta per mettere fine a questo calvario, per affrontare un evento traumatico ma definito come un lutto piuttosto che questa situazione cronica e incerta, nella quale il futuro è solo un'ombra incomprensibile. Poi inorridisco per questi pensieri e mi sento un mostro.
Scusate per la pesantezza, ma questa è una manina fuori dalla mia bolla...
Ho 29 anni, e mia madre malata da 2. Non entrerò nei dettagli della malattia, dato che sono storie che più o meno si somigliano tutte e leggendo qui in giro ne ho avuto la conferma. Mia mamma sta seguendo diligentemente tutte le terapie del caso, con gli effetti che tutti ben conoscete. E tuttavia non scrivo qui per parlare nello specifico di lei, ma di me. Sono sola ad occuparmi di lei, ho una sorella che si è defilata trasferendosi all'estero e mio padre non c'è mai stato, loro sono divorziati e nemmeno si parlano da anni, con lui non ho rapporti neanch'io. Studio, lavoro e cerco di andare avanti e di starle vicina. Ma ultimamente sono stata travolta da una strana tristezza che mi sta togliendo la voglia di tutto, mi ha allontanata dal mondo, isolandomi in una specie di esilio. Mi sento sconfitta: ho lasciato la persona con cui stavo perchè non riuscivo più a farmi raggiungere, con i gesti le parole e i sentimenti, e io, proprio io, sempre energica e ottimista,sento che giorno dopo giorno sto scivolando in un abisso dove non sorrido più. Buio e freddo, vedo tutto grigio. Con mia mamma non posso parlare perchè la farei sentire in colpa.
Ma ho l'impressione che psicologicamente la sua malattia abbia contagiato anche me.
A volte faccio pensieri bruttissimi, che nascono così, spontanei: a volte penso che vorrei che morisse in fretta per mettere fine a questo calvario, per affrontare un evento traumatico ma definito come un lutto piuttosto che questa situazione cronica e incerta, nella quale il futuro è solo un'ombra incomprensibile. Poi inorridisco per questi pensieri e mi sento un mostro.
Scusate per la pesantezza, ma questa è una manina fuori dalla mia bolla...