VI CHIEDO SCUSA
Inviato: mar 26 mag 2015, 14:22
Chiedo scusa a ciascuno di voi se nelle ultime settimane non ho trovato la forza di scrivere, di condividere. Io sono una che predica bene e razzola male, molto male!
Vi chiedo scusa perché vorrei esserci per ciascuno, anche solo per pronunciare quelle parole che regalano sollievo, forza, positività. Ma a volte occorre saper riconoscere i propri limiti e io ne ho uno bello grande che si chiama NOSTALGIA... Sono trascorsi quasi due anni dalla perdita di mio marito e le date continuano a farmi male e tra aprile e maggio ne ho dovute affrontare parecchie. Alle mie date si sono sommate quelle di altre persone, persone a cui tenevo che hanno perso, come me, i loro amori a causa dello stesso nemico.
Ciascuno di noi si trova o si è trovato ad affrontare il nemico numero 1°. Ciascuno di noi si chiede se quanto è stato fatto sia stato sufficiente, se si sarebbe potuto fare di più o fare di meno... senza accanirsi. C'è chi rifiuta le cure e c'è che tenta ogni possibile strada. Il risultato e l'esito è sovente il medesimo... e allora perché? Me lo sono chiesta anch'io, ma ho compreso che non si lotta contro il cancro, impossibile lottare contro qualcosa che si nasconde tra le membra, nutrendosi del corpo di chi amiamo. Lottiamo è vero, ma contro le nostre paure, contro chi eravamo e non possiamo più essere e contro chi amiamo talvolta, pretendendo da lui più di quanto sia lecito, perché la malattia logora...
Ma chi è disposto ad accettare di perdere in partenza? Chi cosciente delle statistiche rinuncerebbe alla speranza? E allora ragazzi, anche se sappiamo tutto, anche quando è palese che finirà male, continuiamo a regalare un sorriso a chi amiamo, anche se non sarà ricambiato, anche se non sarà visto, continuiamo a farlo, perché se è vero che spesso l'esito è tremendamente identico è altrettanto vero che è il modo in cui quel destino si concretizza può fare la differenza. Non importa se dopo non sarà cambiato nulla, non importa se il vuoto sarà vuoto, avremo amato, avremo sperato, avremo accompagnato con dedizione e questo sarà quello che sentiremo e sarà quello che riempirà quel vuoto.
Errie
Vi chiedo scusa perché vorrei esserci per ciascuno, anche solo per pronunciare quelle parole che regalano sollievo, forza, positività. Ma a volte occorre saper riconoscere i propri limiti e io ne ho uno bello grande che si chiama NOSTALGIA... Sono trascorsi quasi due anni dalla perdita di mio marito e le date continuano a farmi male e tra aprile e maggio ne ho dovute affrontare parecchie. Alle mie date si sono sommate quelle di altre persone, persone a cui tenevo che hanno perso, come me, i loro amori a causa dello stesso nemico.
Ciascuno di noi si trova o si è trovato ad affrontare il nemico numero 1°. Ciascuno di noi si chiede se quanto è stato fatto sia stato sufficiente, se si sarebbe potuto fare di più o fare di meno... senza accanirsi. C'è chi rifiuta le cure e c'è che tenta ogni possibile strada. Il risultato e l'esito è sovente il medesimo... e allora perché? Me lo sono chiesta anch'io, ma ho compreso che non si lotta contro il cancro, impossibile lottare contro qualcosa che si nasconde tra le membra, nutrendosi del corpo di chi amiamo. Lottiamo è vero, ma contro le nostre paure, contro chi eravamo e non possiamo più essere e contro chi amiamo talvolta, pretendendo da lui più di quanto sia lecito, perché la malattia logora...
Ma chi è disposto ad accettare di perdere in partenza? Chi cosciente delle statistiche rinuncerebbe alla speranza? E allora ragazzi, anche se sappiamo tutto, anche quando è palese che finirà male, continuiamo a regalare un sorriso a chi amiamo, anche se non sarà ricambiato, anche se non sarà visto, continuiamo a farlo, perché se è vero che spesso l'esito è tremendamente identico è altrettanto vero che è il modo in cui quel destino si concretizza può fare la differenza. Non importa se dopo non sarà cambiato nulla, non importa se il vuoto sarà vuoto, avremo amato, avremo sperato, avremo accompagnato con dedizione e questo sarà quello che sentiremo e sarà quello che riempirà quel vuoto.
Errie