Brava profmanu hai fatto un elenco , direi completo , di ciò che ti ha insegnato l’esperienza , purtroppo tragica, che hai vissuto di recente
Condivido punto per punto quello che hai scritto, comprese le " verdurine tagliate" che poi mi dici come le hai fatte
Sei stata bravissima e a me resta ben poco da aggiungere
L’esperienza con mio padre, la più intensa, e quella vissuta con altre persone mi hanno lasciato alcune convinzioni personali che considero importanti:
1) IL DESTINO:Da sempre l'essere umano si pone la domanda se il destino esiste oppure no?
Io sono convinto che ciò che accade è perchè era scritto che accadesse.
A volte non esiste una giustificazione o una motivazione precisa. E’ inutile, chiedersi il perché di certi avvenimenti, era destino che andasse così
Nessuno però sa in anticipo cosa c’è scritto nel libro della vita e quindi non bisogna mai smettere di lottare con tutte le proprie forze .
La speranza è l' arma più forte che abbiamo a disposizione per sconfiggere la malattia;
2) VIVERE IL PRESENTE:La frase “vivi il presente” la conosco da parecchi anni, ma penso di averla capita davvero solo qualche anno fa, quando mi resi conto, sulla mia pelle, che solo chi vive completamente nell' "oggi” può capire il vero significato della vita
Non conviene perdere tempo nel passato o nel futuro, tanto non esistono, l’unica cosa che conta, è vivere il presente
Solitamente si attende sempre qualcosa che deve arrivare, la pensione, le ferie, una promozione, un viaggio e così ci perdiamo i pezzi della nostra esistenza per strada.
Con mio padre , dalla “scoperta” della sua malattia ho cercato di vivere giorno dopo giorno senza mai chiederci cosa sarebbe successo domani Questo ci ha permesso di vivere più intensamente;
3) PENSARE POSITIVO: Noi siamo quello che pensiamo.
Che in altre parole significa che tutto quello che siamo o facciamo nasce prima nei nostri pensieri.
Che vuol dire che quello che pensiamo del mondo che ci circonda, della nostra vita e di noi stessi diventa la “nostra realtà”
Pensare positivo non significa essere ottimista ad ogni costo e non significa neppure mettere la testa sotto la sabbia come gli struzzi e ignorare situazioni spiacevoli che ci troviamo a vivere .
Pensare positivo significa affrontare in maniera costruttiva, le situazioni più pesanti e dolorose.
Non esistono vie di mezzo. L'opposto del pensare positivo è pensare negativo con tutte le conseguenze che ne derivano per chi è malato e per il famigliare che lo assiste lo aiuta. E se riuscite, ogni giorno, buttateci dentro "un sorriso" perchè veramente un sorriso allunga la vita.
4) LA PREGHIERA:Credo nell'esistenza di un essere superiore e nell'esistenza dell’aldilà dove, un giorno, tutti ci ritroveremo.
Durante la malattia di mio padre ho trovato un' arma in più, super efficiente.
E' una medicina per l' anima potentissima e mai avrei immaginato i suoi effetti immediati sullo spirito!
Cosa è? La preghiera !
Vi potrà sembrare banale e forse un pò noioso, ma posso garantire che una preghiera al giorno toglie il medico di torno, molto più di una mela.
A parte gli scherzi, recitare una preghiera tutti i giorni vi permette di incominciare la vostra giornata in maniera più serena e forte per tutto ciò che dovrete affrontare.
5) RIUSCIRE A PIANGERE: Piangere non è affatto un segno di debolezza. Molti , di fronte alla malattia, si trattengono e quasi provano una profonda vergogna a piangere
In quei giorni io ha pianto tanto e in modo continuo. Mi capita ancora oggi di farlo
E’ un atto liberatorio è un'espressione emotiva, una importante valvola di sfogo che vi può aiutare ad affrontare situazioni difficili.
Fateci caso, dopo aver pianto, vi sentite più rilassati . Piangere aiuta a elaborare le emozioni e a pensare in maniera più chiara in merito al problema che avete di fronte.
6) AIUTARE GLI ALTRI
iù rifletto sui meccanismi che governano la nostra società e osservo la brutta piega che sta prendendo, più mi accorgo che diventerà sempre più difficile riuscire ad essere felici. La regola per cui tutto deve essere profitto spinge le persone nella direzione opposta dei veri valori, uno dei quali risiede nell'importanza di saper aiutare gli altri.
Prediligere una vita nella quale ci si rende disponibili ad aiutare il prossimo, piuttosto che insistere nel cieco individualismo, è la chiave per vivere meglio, anche se la società in cui siamo fa di tutto per spingerci nella direzione opposta.
Aiutare gli altri è come quando si fa qualcosa di buono, e ci si sente cosi bene, al settimo cielo per il resto della vita ogni volta che ci si pensa..
Vi ringrazio della pazienza . Forse sono stato un po' lungo, e ...... attendiamo di conoscere quale insegnamenti importanti avete ricavato dalle vostre esperienze
Franco