carcinosi peritoneale da primitivo ignoto
Inviato: mer 31 gen 2018, 16:44
ciao a tutti, provo anch'io a scrivere e condividere con voi questo masso che mi comprime il cuore ormai da sei mesi, un tunnel che si stringe e sembra senza uscita.
Al mio compagno di una vita, stiamo insieme da quando avevo 17 anni (ora ne ho 54), hanno diagnosticato a luglio una carcinosi peritoneale, il primitivo è ignoto, nè pec, nè colonoscopia, nè gastroscopia hanno dato risultati positivi, il prelievo del liquido con ago aspirato ha sentenziato che è probabilmente un adenocarcinoma di origine gastrica, biliare o pancreatica. Tanto è, ormai il danno è fatto.
Siamo in cura all'ospedale Niguarda di Milano dove a settembre è stato introdotto in un programma di chemio sperimentale. All'inizio il male non è progredito, poi purtroppo da dicembre ha cominciato a peggiorare, si è gonfiato a dismisura l'addome e dieci giorni fa hanno fatto anche una paricentesi drenando ben 7 litri di liquido. Abbiamo cambiato da 1 giorno la chemioterapia e ora gli hanno messo anche un porter per andare a casa con una macchinetta per la terapia che dura 48 ore.
Lui è sempre stato un uomo forte e un perno della famiglia, abbiamo due figli all'università, adesso lo vedo sempre più debole, ha perso da maggio 30 chili, mangia pochissimo, soffre silenziosamente cercando di mantenere una vita "normale" va in ufficio anche se il fisico non gli consente più di concentrarsi , è sempre stanchissimo. Abbiamo sentito anche altri oncologi, ma purtroppo la carcinosi è troppo estesa per intervenire chirurgicamente. Io ho sentito parlare della chemio in ipertermia che fanno però solo a Roma e lui non ha l'energia per provare anche quella.
Spesso cerco di scherzare col cuore a pezzi, lo chiamo "Matausen", ma non so come aiutarlo. siamo cresciuti insieme col nostro amore e non immagino non solo il futuro, ma nemmeno il domani senza lui accanto. I dottori non ci parlano mai di tempi, dicono che non si può dire, ma viaggiando in internet sappiamo ben più di quello che vorremmo. Ho già perso una nipotina di 7 anni per un tumore osseo e non riesco nemmeno ad avere consolazioni spirituali. Accetto volentieri i vostri consigli e una parola di aiuto.
Laura
Al mio compagno di una vita, stiamo insieme da quando avevo 17 anni (ora ne ho 54), hanno diagnosticato a luglio una carcinosi peritoneale, il primitivo è ignoto, nè pec, nè colonoscopia, nè gastroscopia hanno dato risultati positivi, il prelievo del liquido con ago aspirato ha sentenziato che è probabilmente un adenocarcinoma di origine gastrica, biliare o pancreatica. Tanto è, ormai il danno è fatto.
Siamo in cura all'ospedale Niguarda di Milano dove a settembre è stato introdotto in un programma di chemio sperimentale. All'inizio il male non è progredito, poi purtroppo da dicembre ha cominciato a peggiorare, si è gonfiato a dismisura l'addome e dieci giorni fa hanno fatto anche una paricentesi drenando ben 7 litri di liquido. Abbiamo cambiato da 1 giorno la chemioterapia e ora gli hanno messo anche un porter per andare a casa con una macchinetta per la terapia che dura 48 ore.
Lui è sempre stato un uomo forte e un perno della famiglia, abbiamo due figli all'università, adesso lo vedo sempre più debole, ha perso da maggio 30 chili, mangia pochissimo, soffre silenziosamente cercando di mantenere una vita "normale" va in ufficio anche se il fisico non gli consente più di concentrarsi , è sempre stanchissimo. Abbiamo sentito anche altri oncologi, ma purtroppo la carcinosi è troppo estesa per intervenire chirurgicamente. Io ho sentito parlare della chemio in ipertermia che fanno però solo a Roma e lui non ha l'energia per provare anche quella.
Spesso cerco di scherzare col cuore a pezzi, lo chiamo "Matausen", ma non so come aiutarlo. siamo cresciuti insieme col nostro amore e non immagino non solo il futuro, ma nemmeno il domani senza lui accanto. I dottori non ci parlano mai di tempi, dicono che non si può dire, ma viaggiando in internet sappiamo ben più di quello che vorremmo. Ho già perso una nipotina di 7 anni per un tumore osseo e non riesco nemmeno ad avere consolazioni spirituali. Accetto volentieri i vostri consigli e una parola di aiuto.
Laura