Ritorno qui, perché nessuno capirà realmente.
Inviato: gio 12 apr 2018, 13:22
Buongiorno,
sono Mary, una ragazza di 24 anni. Vivo a Napoli e avevo una vita normalissima fino a 1 anno e 10 mesi fa.
Tra poco più di due mesi, con precisione il 22 Giugno, mio padre sarà andato via dalle nostre vite esattamente da 2 anni.
Mi iscrissi a questo forum in quel periodo, il più brutto, quando sembrava che le cose non andassero più bene. Quando tutto non aveva una soluzione e l’unica cosa che ci era rimasta era la speranza.
Il 5 ottobre del 2016 una chiamata cambiò la mia vita, e quella della mia famiglia.
Mio padre era a lavoro, aveva avuto un capogiro ed era stato portato in ospedale.
Dicevano fosse un ictus, poi un calo di diabete, non si sapeva fin quando non arrivammo lì.
Ricordo ogni singolo momento di quella giornata. Ogni dettaglio. Quella strada sembrava infinita come infinito è diventato quel momento.
Aveva da anni un cancro ai polmoni, anni perché per quanto era grosso e silenzioso, senza alcun sintomo apparente, doveva essere lì già da parecchio, dicevano i medici. Ma purtroppo non era l’unico.
Una metastasi al cervello si era già impiantata ed era abbastanza grande da essere reputato un cancro al 4 stadio.
Non so con quale forza non sia crollata in quei giorni, 11 giorni d’ospedale, casa, lavoro.
Giorni caotici e impossibili da dimenticare.
Era da poco nata la nostra prima nipotina, la sua prima nipotina e tutto l’entusiasmo andó a frantumi. Un po’ come mi sento io al momento.
Mi iscrissi a questo forum quando mio padre dopo le cure iniziava a star bene.
Le radioterapie eliminarono ogni traccia di quella metastasi, lasciando una cicatrice però a causa della grandezza.
La chemioterapia aveva fatto rimpicciolire di gran lunga il tumore al polmone.
Mio padre ha passato 6 mesi di vita nel modo migliore, nonostante le cure.
Solo le radio gli debbero fastidi ma solo perché non poteva prendere abbastanza cortisone a causa del diabete.
Ragazzi.
Sei mesi dove nell’ultimo periodo, al ritiro delle tac aumentó di gran lunga perché stava sparendo. Stava bene. Aveva solo 56 anni.
Ma in un mese, un dannato mese una serie di eventi fecero evolvere il tutto.
Ed era quello il periodo in cui mi iscrissi qui, per volerle parlare con voi, ma non ci riuscii.
Leggevo le vostre storie e avevo paura.
Avevo così paura che il mio incubo si è avverato..
Papà non riusciva più a tenersi in piedi,
Non riusciva a camminare,
Non ricordava più nulla, nemmeno il mio nome.. o quello dei nostri fratelli.
È stata la cosa più brutta della mia vita.
Una cosa che non dimenticherò mai.
Quella lesione celebrale data dalle radioterapie si sarebbe dovuta assorbire con delle dannate flebo che però a mio padre non facevano effetto.
Ed il liquido comprimeva sul cervello, dando vita a tutte queste conseguenze.
Lo stesso ha causato la sua morte prima cerebrale e dopo due giorni quella totale.
Ormai sono due anni, a me sembra ieri.
A volte piango senza controllo, sento il cuore fuori da petto.
Mi è cambiata la vita.
Siamo rimaste io e mia madre, i miei fratelli sposati sono sempre con noi, ma non è lo stesso.
Ho dovuto lasciare i miei sogni e lavorare, farlo per portare avanti casa e tutto ciò che fa vivere me e mia madre.
Ho vissuto e vivo tutto questo in modo complicato, mi sento intrappolata in me stessa.
Ho paura.. e vorrei solo che lui fosse qui a dirmi di non dovermi preoccupare, come ha sempre fatto, ed invece non è così.
Mi dispiace non essere venuta qui prima,
ma non voglio pesare su di voi..che se siete qui avete già la vostra storia.
sono Mary, una ragazza di 24 anni. Vivo a Napoli e avevo una vita normalissima fino a 1 anno e 10 mesi fa.
Tra poco più di due mesi, con precisione il 22 Giugno, mio padre sarà andato via dalle nostre vite esattamente da 2 anni.
Mi iscrissi a questo forum in quel periodo, il più brutto, quando sembrava che le cose non andassero più bene. Quando tutto non aveva una soluzione e l’unica cosa che ci era rimasta era la speranza.
Il 5 ottobre del 2016 una chiamata cambiò la mia vita, e quella della mia famiglia.
Mio padre era a lavoro, aveva avuto un capogiro ed era stato portato in ospedale.
Dicevano fosse un ictus, poi un calo di diabete, non si sapeva fin quando non arrivammo lì.
Ricordo ogni singolo momento di quella giornata. Ogni dettaglio. Quella strada sembrava infinita come infinito è diventato quel momento.
Aveva da anni un cancro ai polmoni, anni perché per quanto era grosso e silenzioso, senza alcun sintomo apparente, doveva essere lì già da parecchio, dicevano i medici. Ma purtroppo non era l’unico.
Una metastasi al cervello si era già impiantata ed era abbastanza grande da essere reputato un cancro al 4 stadio.
Non so con quale forza non sia crollata in quei giorni, 11 giorni d’ospedale, casa, lavoro.
Giorni caotici e impossibili da dimenticare.
Era da poco nata la nostra prima nipotina, la sua prima nipotina e tutto l’entusiasmo andó a frantumi. Un po’ come mi sento io al momento.
Mi iscrissi a questo forum quando mio padre dopo le cure iniziava a star bene.
Le radioterapie eliminarono ogni traccia di quella metastasi, lasciando una cicatrice però a causa della grandezza.
La chemioterapia aveva fatto rimpicciolire di gran lunga il tumore al polmone.
Mio padre ha passato 6 mesi di vita nel modo migliore, nonostante le cure.
Solo le radio gli debbero fastidi ma solo perché non poteva prendere abbastanza cortisone a causa del diabete.
Ragazzi.
Sei mesi dove nell’ultimo periodo, al ritiro delle tac aumentó di gran lunga perché stava sparendo. Stava bene. Aveva solo 56 anni.
Ma in un mese, un dannato mese una serie di eventi fecero evolvere il tutto.
Ed era quello il periodo in cui mi iscrissi qui, per volerle parlare con voi, ma non ci riuscii.
Leggevo le vostre storie e avevo paura.
Avevo così paura che il mio incubo si è avverato..
Papà non riusciva più a tenersi in piedi,
Non riusciva a camminare,
Non ricordava più nulla, nemmeno il mio nome.. o quello dei nostri fratelli.
È stata la cosa più brutta della mia vita.
Una cosa che non dimenticherò mai.
Quella lesione celebrale data dalle radioterapie si sarebbe dovuta assorbire con delle dannate flebo che però a mio padre non facevano effetto.
Ed il liquido comprimeva sul cervello, dando vita a tutte queste conseguenze.
Lo stesso ha causato la sua morte prima cerebrale e dopo due giorni quella totale.
Ormai sono due anni, a me sembra ieri.
A volte piango senza controllo, sento il cuore fuori da petto.
Mi è cambiata la vita.
Siamo rimaste io e mia madre, i miei fratelli sposati sono sempre con noi, ma non è lo stesso.
Ho dovuto lasciare i miei sogni e lavorare, farlo per portare avanti casa e tutto ciò che fa vivere me e mia madre.
Ho vissuto e vivo tutto questo in modo complicato, mi sento intrappolata in me stessa.
Ho paura.. e vorrei solo che lui fosse qui a dirmi di non dovermi preoccupare, come ha sempre fatto, ed invece non è così.
Mi dispiace non essere venuta qui prima,
ma non voglio pesare su di voi..che se siete qui avete già la vostra storia.