gente che mi cerca, e gente che scappa
Inviato: mer 2 mag 2018, 9:55
ciao a tutti
sono Piero e ho 42 anni.
qualche settimana fa mi hanno diagnosticato un linfoma.
Per quanto strano, nonostante la diagnosi, per il grosso mi sento tranquillo e positivo. Esistono malattie peggiori rispetto a quello che ho io.
Ho il supporto dei miei famigliari e di molti amici, e questo mi da forza.
Gente con cui fino a ora ho avuto poco a che fare mi ha offerto il loro supporto, dandomi il loro numero, dicendomi che se ho bisogno di qualcosa, posso chiamarli in ogni momento.
Eppure ci sta gente, che io credevo amica, che da allora si comporta in maniera opposta.
Persone che credevo mi stessero vicine, eppure in dieci giorni che stavo all'ospedale con quaranta di febbre, mai un visita, mai una chiamata o un sms.
Ho provato a chiamare qualcuno di loro non appena stavo meglio e mi hanno rilasciato dall'ospedale, ma non rispondono oppure, se rispondono sono evasivi, come se avessero di meglio da fare...
Si comportano e mi guardano come se fossi contagioso, oppure già morto.
Io mi chiedo: ma di cosa hanno paura? Sono io ad avere il cancro, mica loro. Se ne fregano oppure non sanno come comportarsi? Come mai tutto questo succede? Ho sbagliato qualcosa io? Come ho fatto, nella mia vita passata, a essere così cieco e a valutare così male le persone?
Forse il mio errore è stato di raccontare in giro quello che ho... ma dal mio punto di vista, avere un linfoma non è nulla di cui vergognarsi, per cui non ne ho fatto un segreto. Ho anche sempre badato a non parlarne troppo, perché non voglio essere pesante. Ora mi sto pentendo di averne parlato. Forse avrei dovuto rifletterci meglio...
Chiedo a voi, che come me avete una malattia, che esperienze avete fatto con i vostri amici/conoscienti? Con gli altri, avete parlato del vostro problema o avete fatto l'esperienza che è meglio tenere nascosta la cosa? Anche voi avete avuto a che fare con gente che tutto d'un tratto decide di sparire dalla vostra vita?
E se si, come avete digerito la cosa..?
sono Piero e ho 42 anni.
qualche settimana fa mi hanno diagnosticato un linfoma.
Per quanto strano, nonostante la diagnosi, per il grosso mi sento tranquillo e positivo. Esistono malattie peggiori rispetto a quello che ho io.
Ho il supporto dei miei famigliari e di molti amici, e questo mi da forza.
Gente con cui fino a ora ho avuto poco a che fare mi ha offerto il loro supporto, dandomi il loro numero, dicendomi che se ho bisogno di qualcosa, posso chiamarli in ogni momento.
Eppure ci sta gente, che io credevo amica, che da allora si comporta in maniera opposta.
Persone che credevo mi stessero vicine, eppure in dieci giorni che stavo all'ospedale con quaranta di febbre, mai un visita, mai una chiamata o un sms.
Ho provato a chiamare qualcuno di loro non appena stavo meglio e mi hanno rilasciato dall'ospedale, ma non rispondono oppure, se rispondono sono evasivi, come se avessero di meglio da fare...
Si comportano e mi guardano come se fossi contagioso, oppure già morto.
Io mi chiedo: ma di cosa hanno paura? Sono io ad avere il cancro, mica loro. Se ne fregano oppure non sanno come comportarsi? Come mai tutto questo succede? Ho sbagliato qualcosa io? Come ho fatto, nella mia vita passata, a essere così cieco e a valutare così male le persone?
Forse il mio errore è stato di raccontare in giro quello che ho... ma dal mio punto di vista, avere un linfoma non è nulla di cui vergognarsi, per cui non ne ho fatto un segreto. Ho anche sempre badato a non parlarne troppo, perché non voglio essere pesante. Ora mi sto pentendo di averne parlato. Forse avrei dovuto rifletterci meglio...
Chiedo a voi, che come me avete una malattia, che esperienze avete fatto con i vostri amici/conoscienti? Con gli altri, avete parlato del vostro problema o avete fatto l'esperienza che è meglio tenere nascosta la cosa? Anche voi avete avuto a che fare con gente che tutto d'un tratto decide di sparire dalla vostra vita?
E se si, come avete digerito la cosa..?