In punta di piedi
Inviato: ven 8 feb 2019, 7:44
Ho cancellato e riscritto diverse volte , sarà l'ansia che ormai mangio a colazione o sarà che non è mai facile parlare di sé e ammettere a se stessi di quanto sia difficile fingere che vada tutto bene .. non saprei. Non sono solita scrivere nei forum o nei blog, adoro leggere , leggere tanto perché mi riesce a portare in un altro mondo non fatto di realtà scomode. Ho da poco compiuto 20 anni e sono una ragazza che ha paura. Una tremenda paura , quella che ti blocca il fiato , la stessa che ti prende allo stomaco e la stessa che fa bruciare gli occhi e rabbrividire la pelle .. paura di svegliarmi e non di non trovarla più a fianco a me , paura del tempo che ci rincorre e sembra passare velocemente e allo stesso tempo sembri che duri un'eternità.. la stessa che adesso vorrei che mia madre avesse . Non sono solita a parlare di leí perché al solo pensiero sia positivo che negativo mi scendono sempre le lascrime. Io e lei non abbiamo un rapporto mamma e figlia normale il nostro è sempre stato diverso, siamo sempre stato un corpo e un'anima ; ma oggi il suo corpo sta giocando brutti scherzi e la sua anima sento che mi sta lasciando e al solo pensiero sto male , ma veramente male .
Tutto è iniziato 1 anno e mezzo fa per un calcinoma maligno aggressivo al seno, operata 4 volte e a distanza di 1 mese e mezzo dall'operazione si è ritrovata ad avere metastasi al fegato al polmone e alle ossa , è al 4 stadio e ora si ritrova con più o meno 3 mesi di vita e lei è all'insaputa di tutto ciò . Credetemi, non le ho mai mentito e portami questo dentro è devastante . A breve inizierà con le cure domiciliari e infine andrà all'hospis per la terapia del dolore e in punta di piedi andrà via da me. Piangere tutti i giorni è diventato l'ordine del giorno e mentre scrivevo ho fatto lo stesso .. parlare non lo sopporto mi danno fastidio tutti io voglio solo lei vicino a me. Ho ancora bisogno di lei , avevamo tanti progetti da fare insieme , tanti viaggi tante risate e tante altre cose che solo a pensarci mi viene voglia di urlare tutto il mio dolore , ma per il troppo orgoglio per la troppa forza che ci ho messo ormai faccio fatica anche solo a respirare. È orribile vederla soffrire e sentirsi continuamente impotente , è frustante sentirla piangere e disperarsi dal dolore .. è difficile far finta che andrà tutto bene , è difficile persino ridere ed è ancora di più difficile trattenere le lacrime. Vorrei trovare una soluzione e la Sto cercando con la consapevolezza che è invano . Dicono che la speranza è l'ultima a morire e allora mi chiedo qual'è la prima cosa che muore in un essere umano quando è distrutto? Spesso faccio brutti pensieri e per il mio caratteraccio tratto male tutte le persone che vogliono starmi vicino ma so che loro non possono fortunatamente capire come ci si sente e cosa si prova . So che sbaglio , ma io non voglio nessuno se non lei. Io ho bisogno di lei e lei ha bisogno di me. Il giorno prima che andassi a parlare con l'oncologa mia madre mi disse " ti prometto che ce la farò perché voglio farcela , stai tranquilla " io le ho promesso che avrei trovato una soluzione. Ho cercato secondi pareri medici tutti con lo stesso esito . Invano cerco ancora e ancora e ancora . Io non la lascio , non posso. Nasciamo tutti con il cordone ombelicale attaccato che poi ci viene tolto , in qualche modo io e mia madre non lo abbiamo mai tagliato abbiamo ancora quel cordone che ci fa essere così simili da sembrare diverse , ci fa essere due elementi complementari . Mi ha amato ancora prima che io nascessi e io l'ho amata ancora prima di iniziare a parlare per urlarglielo meglio. So che con i suoi 52 anni , in punta di piedi andrà via e so che con i miei 20 anni mi porterò dentro un vuoto che nessuno , per quanto bene mi possano volere , colmerà mai , lo stesso vuoto che già sento adesso solo all'idea che manca poco , lo stesso che non mi fa vivere più come prima ma solo sopravvivere . Grazie per avermi letto ,avevo bisogno di sfogarmi con persone che sanno, purtroppo , di cosa io stia parlando.
Tutto è iniziato 1 anno e mezzo fa per un calcinoma maligno aggressivo al seno, operata 4 volte e a distanza di 1 mese e mezzo dall'operazione si è ritrovata ad avere metastasi al fegato al polmone e alle ossa , è al 4 stadio e ora si ritrova con più o meno 3 mesi di vita e lei è all'insaputa di tutto ciò . Credetemi, non le ho mai mentito e portami questo dentro è devastante . A breve inizierà con le cure domiciliari e infine andrà all'hospis per la terapia del dolore e in punta di piedi andrà via da me. Piangere tutti i giorni è diventato l'ordine del giorno e mentre scrivevo ho fatto lo stesso .. parlare non lo sopporto mi danno fastidio tutti io voglio solo lei vicino a me. Ho ancora bisogno di lei , avevamo tanti progetti da fare insieme , tanti viaggi tante risate e tante altre cose che solo a pensarci mi viene voglia di urlare tutto il mio dolore , ma per il troppo orgoglio per la troppa forza che ci ho messo ormai faccio fatica anche solo a respirare. È orribile vederla soffrire e sentirsi continuamente impotente , è frustante sentirla piangere e disperarsi dal dolore .. è difficile far finta che andrà tutto bene , è difficile persino ridere ed è ancora di più difficile trattenere le lacrime. Vorrei trovare una soluzione e la Sto cercando con la consapevolezza che è invano . Dicono che la speranza è l'ultima a morire e allora mi chiedo qual'è la prima cosa che muore in un essere umano quando è distrutto? Spesso faccio brutti pensieri e per il mio caratteraccio tratto male tutte le persone che vogliono starmi vicino ma so che loro non possono fortunatamente capire come ci si sente e cosa si prova . So che sbaglio , ma io non voglio nessuno se non lei. Io ho bisogno di lei e lei ha bisogno di me. Il giorno prima che andassi a parlare con l'oncologa mia madre mi disse " ti prometto che ce la farò perché voglio farcela , stai tranquilla " io le ho promesso che avrei trovato una soluzione. Ho cercato secondi pareri medici tutti con lo stesso esito . Invano cerco ancora e ancora e ancora . Io non la lascio , non posso. Nasciamo tutti con il cordone ombelicale attaccato che poi ci viene tolto , in qualche modo io e mia madre non lo abbiamo mai tagliato abbiamo ancora quel cordone che ci fa essere così simili da sembrare diverse , ci fa essere due elementi complementari . Mi ha amato ancora prima che io nascessi e io l'ho amata ancora prima di iniziare a parlare per urlarglielo meglio. So che con i suoi 52 anni , in punta di piedi andrà via e so che con i miei 20 anni mi porterò dentro un vuoto che nessuno , per quanto bene mi possano volere , colmerà mai , lo stesso vuoto che già sento adesso solo all'idea che manca poco , lo stesso che non mi fa vivere più come prima ma solo sopravvivere . Grazie per avermi letto ,avevo bisogno di sfogarmi con persone che sanno, purtroppo , di cosa io stia parlando.