Che parole meravigliose Paola, mi hai fatto commuovere.Paolasperanza ha scritto: ↑gio 30 mag 2024, 22:01 Ringrazio tutti voi che avete scritto. Ognuno di voi mi ha dato un briciolo di speranza e una comprensione che raramente riesco a trovare.
Io credo di aver passato molto tempo con mia madre, sono tornata vivere nel mio paese d'origine proprio per starle accanto e farle vivere quella vita piena che lei non aveva avuto. Negli ultimi anni gli impegni e i figli inevitabilmente ci hanno tenute più lontano, quasi tutti i giorni andavo da lei di corsa per lasciarle i bambini prima di andare a lavoro. Lei mi diceva di fermarmi un pochino, ma io ero sempre di corsa. Quando mi rimettevo in macchina mi dispiaceva, sapevo che il tempo sarebbe passato e che dovevo stare di più con lei. Ma la vita è così. Ho sempre vissuto anche nella paura di perderla perché tutta la sua famiglia è andata via presto per il cancro, quindi questa nuvola nera l'ho sempre sentita su di noi. Avrei potuto godere di più del mio tempo con lei. E forse dovrei anche ringraziare di averla persa ora che ho 42 anni e lei 68...ma avevamo ancora un bel pezzo di vita e dei viaggetti da fare insieme.
So però di averla amata tanto, e lei lo sapeva. Non l'ho mai data per scontato, sapevo che era speciale e rendeva la vita di tutti noi bellissima. So di esserle stata accanto fino all'ultimo battito del cuore e di averle sussurrato che poteva volare via serena perché aveva amato tanto ed era stata amata infinitamente e che la sua famiglia d'origine la stava aspettando. Solo questo mi consola un poco. Tutto il resto è un dolore inesprimibile.
Scusate lo sfogo.
E grazie a tutti. Vi abbraccio forte.
Padre con neoplasia pancreatica
Re: Padre con neoplasia pancreatica
Tu, come una Dea Guerriera hai fronteggiato tutte le avversità a testa alta, senza chiedere, senza supplicare, senza pregare. Sei la mia musa, sei e sarai in eterno il mio inizio e la mia fine, perché è a te che per tutto sono grata.
Re: Padre con neoplasia pancreatica
....mi sembra di rileggermi tanti anni fa......, la mia mamma è mancata nel 2014 ma il suo vuoto aumenta sempre più....
anch'io ero sempre di corsa, ho impresso in me, quando caricavo le bambine in macchina che andavo a riprendere dopo il lavoro, lei ci salutava con la mano fino a quando poteva vederci e spesso pensavo che avrei voluto stare di più lì con lei ma i mille impegni (domestici) non me lo permettevano. anch'io in questo forum ho trovato tanta solidarietà e belle persone, e quando il successivo anno il cancro ha bussato direttamente alla mia porta mi sono, come dire, sentita già "pronta" perché avevo letto già tante storie e conoscevo alle volte il da farsi. qualcuno se n'è andato, qualcuno è tornato; io rimango cercando di essere una speranza per coloro che ancora stanno combattendo!
vorrei solo avere notizie di Filomena che è tanto che non si fa sentire...
anch'io ero sempre di corsa, ho impresso in me, quando caricavo le bambine in macchina che andavo a riprendere dopo il lavoro, lei ci salutava con la mano fino a quando poteva vederci e spesso pensavo che avrei voluto stare di più lì con lei ma i mille impegni (domestici) non me lo permettevano. anch'io in questo forum ho trovato tanta solidarietà e belle persone, e quando il successivo anno il cancro ha bussato direttamente alla mia porta mi sono, come dire, sentita già "pronta" perché avevo letto già tante storie e conoscevo alle volte il da farsi. qualcuno se n'è andato, qualcuno è tornato; io rimango cercando di essere una speranza per coloro che ancora stanno combattendo!
vorrei solo avere notizie di Filomena che è tanto che non si fa sentire...
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Re: Padre con neoplasia pancreatica
Ieri era la festa del Santuario di papà ed io ho deciso di mettermi in gioco "andando ad aiutare nell'organizzazione" e nella parte "pratica" occupandomi della distribuzione dietro offerta della merenda.
Ed è stata una giornata splendida...che è valsa credo un mese di terapia.
Affaccendata, a lavorare e ridere con i suoi amici....e anche se ogni 3x2 qualcuno mi parlava di lui (gli assomiglio molto) non mi sono mai sentita triste, ma felicemente membro di una comunità che lo conosceva e lo amava e che oggi riconosce in me "un buon frutto del suo papà".
Ho riso, lavorato e sono tornata a casa serena.
E sono certa che papà ovunque sia, sia felice di vedere che sto meglio e che tutto il mondo che mi ha lasciato sto facendo del mio meglio per farlo "fiorire".
Ed è stata una giornata splendida...che è valsa credo un mese di terapia.
Affaccendata, a lavorare e ridere con i suoi amici....e anche se ogni 3x2 qualcuno mi parlava di lui (gli assomiglio molto) non mi sono mai sentita triste, ma felicemente membro di una comunità che lo conosceva e lo amava e che oggi riconosce in me "un buon frutto del suo papà".
Ho riso, lavorato e sono tornata a casa serena.
E sono certa che papà ovunque sia, sia felice di vedere che sto meglio e che tutto il mondo che mi ha lasciato sto facendo del mio meglio per farlo "fiorire".
"Me l'hai insegnato tu
Che la felicità non è una colpa
E che puoi tornare a ridere ancora
Ancora una volta"
Brunori Sas
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Re: Padre con neoplasia pancreatica
Che bello mi sono commossa! all'inizio ricordo che non sapevi come fare per fare in modo che fosse orgoglioso di te, invece vedi che tutto arriva in modo naturale...i nostri genitori ci sono sempre nelle nostre risate, nelle nostre parole e nelle nostre azioni non potrebbe essere altrimenti. Un abbraccio
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Re: Padre con neoplasia pancreatica
La tua storia mi rincuora. Per me sono passati 6 mesi. All'inizio piangevo continuamente. Poi pian piano ho iniziato a mettere da parte i pensieri, li allontano appena arrivano e mi butto negli impegni quotidiani per non soffrire.
Mi sento vuota però. Non mi sembra normale che una vita intera, tutti quei pensieri, sogni, sentimenti, tutto quello che era mia madre io riesca a metterlo in una valigia pesante che mi porto dietro, ma non apro per non soffrire. Non guardo foto, non torno indietro con la memoria perché è troppo doloroso.
Ho paura che questo lutto non lo stia realmente affrontando per dare spazio solo alla vita che viene senza sofferenza. Non so se mi spiego bene.
So che non c'è un manuale, una regola per poter vivere tutto questo in modo 'sano ', ma vorrei che qualcuno mi dicesse come si fa. Normalmente me lo avrebbe detto lei, ma non posso più chiederglielo.
Mi sento vuota però. Non mi sembra normale che una vita intera, tutti quei pensieri, sogni, sentimenti, tutto quello che era mia madre io riesca a metterlo in una valigia pesante che mi porto dietro, ma non apro per non soffrire. Non guardo foto, non torno indietro con la memoria perché è troppo doloroso.
Ho paura che questo lutto non lo stia realmente affrontando per dare spazio solo alla vita che viene senza sofferenza. Non so se mi spiego bene.
So che non c'è un manuale, una regola per poter vivere tutto questo in modo 'sano ', ma vorrei che qualcuno mi dicesse come si fa. Normalmente me lo avrebbe detto lei, ma non posso più chiederglielo.
Mamma dove sei?
Re: Padre con neoplasia pancreatica
Anche per me sono passati 6 mesi.. e' vero, non c'è un manuale e ognuno cerca di trovare il modo per andare avanti come meglio riesce..papà ha voluto appendere molte foto della mamma e, wuando vado da lui, mi piace molto guardarle perché rivivo momenti felici insieme, perché mi sembra che attraverso le immagini lei sia ancora in un certo senso con me.. quando vedo qualcosa di bello o quando mi capita qualcosa il mio primo pensiero è ancora "devo dirlo alla mamma" perché con lei condividevo tutto e non mi sembra vero che lei non ci sia più.. però mentre fino a un po' di tempo fa il tornare alla realtà ogni volta era una pugnalata che toglieva il fiato, ora è come se stessi raggiungendo una maggior consapevolezza.. seguendo il consiglio della psicologa ultimamente riesco a parlarle, vado al cimitero e le racconto qualcosa..in realtà il più delle volte le dico quanto mi manca e quanto vorrei averla ancora vicina a me.. non so ancora se questa cosa mi stia facendo bene, in realtà a volte mi sento un po' sciocca ma forse è un modo per tenere almeno un po' accesa l'illusione che in qualche modo, non so come, lei possa sentirmi..
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Re: Padre con neoplasia pancreatica
Io dopo un anno e mezzo sono ancora nelle montagne russe. non sono più arrabbiata per il pensiero che lui meriterebbe di essere qui.....però mi manca.
Ho deciso di essere partecipe ad alcune delle sue attività di volontariato e questo essere circondata da persone che lo conoscevano mi fa stare bene.
Però mi manca e anche io vado al cimitero e gli parlo.
e a volte certe giornate sono cupe, a volte penso che papà è qui con me e proseguire nel suo modo di vivere è il modo migliore per ricordarlo. spesso piango (adesso per esempio).
io questo lutto lo affronto un po' come riesco, cercando di ricordare come viveva papà. a volte mi riesce, altre meno.
Ho deciso di essere partecipe ad alcune delle sue attività di volontariato e questo essere circondata da persone che lo conoscevano mi fa stare bene.
Però mi manca e anche io vado al cimitero e gli parlo.
e a volte certe giornate sono cupe, a volte penso che papà è qui con me e proseguire nel suo modo di vivere è il modo migliore per ricordarlo. spesso piango (adesso per esempio).
io questo lutto lo affronto un po' come riesco, cercando di ricordare come viveva papà. a volte mi riesce, altre meno.
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Brunori Sas
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Re: Padre con neoplasia pancreatica
Invece a me il pensiero che lei meriterebbe di essere qui fa arrabbiare..tantissimo..e penso che mi farà arrabbiare per sempre!
Condivido il pensiero che "proseguire nel suo modo di vivere è il modo migliore per ricordarlo"..anche per me è così..anche io ci sto provando, non è facile ma faccio del mio meglio e quando mi sembra di essere riuscita a fare qualcosa che la renderebbe contenta, mi sento un po' contenta anche io..
Condivido il pensiero che "proseguire nel suo modo di vivere è il modo migliore per ricordarlo"..anche per me è così..anche io ci sto provando, non è facile ma faccio del mio meglio e quando mi sembra di essere riuscita a fare qualcosa che la renderebbe contenta, mi sento un po' contenta anche io..
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Re: Padre con neoplasia pancreatica
Credevo pure io che mi avrebbe fatto arrabbiare per sempre, e invece non so come né quando ma quel sentimento di rabbia è svanito a un certo punto.
Eppure so che mio padre amava vivere e lo sapeva fare,ma oggi questo mi è da sprone solo per vivere meglio.
In quest'ultimo mese più volte ho partecipato ad eventi delle sue attività di volontariato e per lo più mi sono sentita a mio agio e vicina a lui. In queste situazioni la mancanza che ho di lui viene "compensata" da un voler essere la sua erede. Sicuramente meno empatica e di buon carattere, ma pur sempre figlia sua.
Ho iniziato a interagire con quello che mio padre considerava il suo pupillo (ha pochi anni più di me) e vedo in lui tante doti di mio padre e capisco perché papà voleva fosse lui a farsi carico di una delle associazioni. Mi parla di papà con grande affetto, mi racconta di quanto sia difficile oggi andare avanti senza mio padre e io vorrei dirgli "ce la farai perché papà aveva scelto te e tu sei davvero perfetto per portare avanti l'associazione".
Quanto a me, mio padre mi manca sempre e in ogni istante e credo sarà così per sempre. Ma forse questo buco che sento dentro non è affatto un buco, è solo una nuova parte di me con cui devo imparare a convivere e che può solo rendermi migliore.
Papà manchi, sai? Manchi a me e a mamma. Ma manchi anche a tutti gli amici con cui hai trascorso le tue giornate a montare capannoni, preparare pranzi di beneficenza, fare riunioni,cantare e bere vino. E credo che ovunque tu sia, tu sia oggi contento di vedermi cantare con Tizio o organizzare qualcosa con Caio. Sto imparando oggi da te, alla fine non è stato troppo tardi per me.
La tua figlia un po' meno "scalcinata".
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